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Noi non vogliamo un'italia multietnica

  1. #1
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
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    Predefinito Noi non vogliamo un'italia multietnica

    Berlusconi: «Sì ai rimpatri,
    non apriremo le porte a tutti»


    «Non faremo come la sinistra che vuole un'Italia multietnica». Critiche dal Pd: «Pluralismo e rispetto»
    ROMA - «Nessuno scandalo» per il caso degli immigrati respinti e ricondotti in Libia. Silvio Berlusconi appoggia la linea dura di Roberto Maroni. E rilancia: «Si deve fare chiarezza sulle due visioni - afferma il presidente del Consiglio. - La sinistra con i suoi precedenti governi aveva aperto le porte ai clandestini provenienti da tutti i Paesi. Quindi l'idea della sinistra era ed è quella di un'Italia multietnica. La nostra idea non è così». Per questo, dice Berlusconi, «non apriremo le porte a tutti come la sinistra». La linea del governo in maniera d'immigrazione è quella dell'«accoglimento solo per chi» ha diritto «all'asilo politico», e cioè «coloro che mettono piede sul nostro suolo, intendendo anche le acque territoriali». Per il resto, prosegue il premier, «vale il nostro diritto di respingere», non si violano «gli accordi internazionali», fermo restando che in mare verranno forniti «tutti i tipi di assistenza».

    MARONI - In precedenza, era stato lo stesso Maroni a confermare che la linea dei respingimenti degli immigrati clandestini «continuerà finché gli sbarchi non cesseranno». Le polemiche scoppiate sulla vicenda (con le dure critiche dell'opposizione e anche della Chiesa),«sono infondate». Secondo il ministro dell'Interno, quella dei respingimenti è una linea che «si è rivelata molto efficace e che è largamente condivisa dai cittadini italiani che vedono finalmente una reazione forte e decisa del Governo». Non solo: la linea è «assolutamente conforme a tutte le normative europee e ai Trattati internazionali».

    FRATTINI - Franco Frattini è della stessa opinione. Il respingimento dei clandestini, afferma il ministro degli Esteri, risponde alla «doverosa applicazione del patto che i leader europei hanno siglato nel dicembre scorso, a conclusione della presidenza francese» dell'Ue. «Si è chiamato patto europeo - ha spiegato il titolare della Farnesina - perché si è detto per la prima volta che il problema dell'immigrazione non è dell'Italia o di Malta. Se respingiamo lo facciamo anche in nome della Germania, della Francia o dell'Olanda».



    REAZIONI - Le parole di Berlusconi provocano però la dura reazione dei partiti di opposizione. Critiche arrivano dal Pd. «Sì, noi abbiamo un'idea diversa del'Italia, signor presidente del consiglio: multietnica, pluralista, libera, un paese fondato sul lavoro e sul rispetto - afferma Giovanna Melandri. - Un Paese di persone oneste e sincere che si impegnano in quello che fanno con passione e fatica. Un Paese in cui non conta il colore della pelle, la razza o la religione, ma piuttosto l'onestà e la sincerità del cuore». Federica Morgherini, sempre del Pd, cita qualche esempio: «È il mondo che è diventato multietnico. New York, Londra, Parigi, sono città multietniche. Anche Roma e Milano lo sono. È multietnico il presidente degli Stati Uniti, che avrà senz'altro apprezzato la battuta con cui la sua elezione è stata accolta dal capo del governo italiano, ma guarda caso non ha ancora trovato il tempo per incontrarlo. Ed è multietnica la squadra del Milan, che negli ultimi vent'anni ha schierato giocatori di colore provenienti dall'Olanda, dalla Francia, dal Brasile, dall'Africa». Duro Leoluca Orlando, dell'Italia dei Valori: «Ronde e deportazione ricacciano l'Italia al tempo del nazifascismo. Le ronde sono state nella storia delle dittature il grimaldello per scardinare lo Stato di diritto e per mortificare le forze dell'ordine. Confondere, inoltre, la doverosa difesa dei confini nazionali e l'espulsione dal territorio nel rigoroso rispetto di regole prestabilite con la deportazione è inaccettabile». Secondo Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione, le parole di Berlusconi sono «manifestamente xenofobe e discriminatorie».
    ma questi coglioni, perchè rincoglioniti sono, dove ***** vivono?

    tutto il mondo è multietnico, lo è sempre stato e sempre lo sarà, come ***** fanno a negare una cosa tanto ovvia?

    non critico i respingimenti, non mi piacciono, ma non sto qui a criticarli, sto criticando la frase in cui berlusconi dice che non vuole un'italia multietinica.
    bah, che schifo di paese che siamo. mafiosi e contenti. bello

  2. #2
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Aspetto le leggi che non permettano ai marocchini di entrare nei bar o di prendere moglie italica.

  3. #3
    Overdose da FdT Yoda
    Uomo 30 anni da Trento
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    Messaggi: 5,654
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    Mi son cadute le braccia quando ho letto sta cosa sul giornale

  4. #4
    FdT quasi assuefatto
    Uomo da Palermo
    Iscrizione: 24/8/2007
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    Quote Originariamente inviata da drkheart Visualizza il messaggio
    Aspetto le leggi che non permettano ai marocchini di entrare nei bar o di prendere moglie italica.
    esatto questo schifo che sta accadendo in italia si è già visto e secondo me non manca poi molto a un nuovo 38',e gli allocchi che si fanno ammaliare dal luccichio e non dalla sostanza continuano a regalargli voti

  5. #5
    Morgana X
    Utente bannato

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    perfettamente d'accordo con berlusconi,non mi va di vedere la mia terra insozzata da un branco di beduini a cammello.

  6. #6
    Eurasia
    Ospite

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    La multietnicità di un paese implica uno sforzo di integrazione non indifferente che il governo non ha tempo e volontà di sostenere. Non che sia colpa del governo in carica, perchè anche i deputati del Pd dovrebbero riconoscere che aprire un dibattitto su un'Italia multietnica significa considerare dal punto di vista sostanziale l'influenza della religione cattolica nel nostro paese. E non mi riferisco al semplice crocifisso negli uffici pubblici, ma a vere e proprie politiche che attualmente favoriscono l'istruzione negli istituti privati cattolici. Potremo mai permetterci di fare lo stesso per tutte le altre culture oppure dovremmo abolire totalmente il privatismo religioso? E poi, in una società multietnica è necessario riconoscere le differenze e dare ad esse una priorità, ma in base a quali criteri? E' ovvio che non lo si può fare per tutti. Quindi questo articolo mi lascia perplessa per due punti:
    1) Possibile che la Melandri nel suo messaggio condivisibile in quanto estremamente moralista non si renda conto di ciò?
    2) La signorina Carfagna non ha nulla da esprimere in proposito, visto che teoricamente dovrebbe interessarsi in materia?

  7. #7
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio
    La multietnicità di un paese implica uno sforzo di integrazione non indifferente che il governo non ha tempo e volontà di sostenere. Non che sia colpa del governo in carica, perchè anche i deputati del Pd dovrebbero riconoscere che aprire un dibattitto su un'Italia multietnica significa considerare dal punto di vista sostanziale l'influenza della religione cattolica nel nostro paese. E non mi riferisco al semplice crocifisso negli uffici pubblici, ma a vere e proprie politiche che attualmente favoriscono l'istruzione negli istituti privati cattolici. Potremo mai permetterci di fare lo stesso per tutte le altre culture oppure dovremmo abolire totalmente il privatismo religioso? E poi, in una società multietnica è necessario riconoscere le differenze e dare ad esse una priorità, ma in base a quali criteri? E' ovvio che non lo si può fare per tutti. Quindi questo articolo mi lascia perplessa per due punti:
    1) Possibile che la Melandri nel suo messaggio condivisibile in quanto estremamente moralista non si renda conto di ciò?
    2) La signorina Carfagna non ha nulla da esprimere in proposito, visto che teoricamente dovrebbe interessarsi in materia?
    Imho la stessa concezione di "dover fare i conti con la religione cattolica" nel ragionare di materia statale e di integrazione è la cagata più abnorme che ci tocchi fare.
    Ah, voglio uno Stato laico

  8. #8
    Dale Dale Dale ! Pitbull_88
    Uomo 36 anni da Cagliari
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    Da persona di sinistra, stavolta mi trovo d'accordo con la destra. E vi spiego pure la motivazione..
    L'Italia è in crisi, non c'è piu lavoro ormai, nessuno è sicuro del suo posto nella società..se arrivasse ancora tanta gente nella nostra penisola, questi verrebbero anteposti a noi per probabili nuove assunzioni perchè si accontentano di paghe molto inferiori alle nostre, e di conseguenza l'italiano non troverebbe davvero piu lavoro, e sarebbe costretto ad emigrare. In un periodo come questo, buio e negativo per il lavoro, questa mi sembra una buona mossa..magari io sarei d'accordo a riaprire le porte una volta passata la crisi..per non far la figura dei razzisti. Ma ora che l'Italia sta messa malissimo, sarebbe meglio isolarsi in questo senso e cercare di riprenderci senza complicarci ulteriormente la vita.

  9. #9
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    Quote Originariamente inviata da drkheart Visualizza il messaggio
    Imho la stessa concezione di "dover fare i conti con la religione cattolica" nel ragionare di materia statale e di integrazione è la cagata più abnorme che ci tocchi fare.
    Ah, voglio uno Stato laico
    rassegnamoci, non lo avremo mai in italia

    Quote Originariamente inviata da DeA. Visualizza il messaggio
    Da persona di sinistra, stavolta mi trovo d'accordo con la destra. E vi spiego pure la motivazione..
    L'Italia è in crisi, non c'è piu lavoro ormai, nessuno è sicuro del suo posto nella società..se arrivasse ancora tanta gente nella nostra penisola, questi verrebbero anteposti a noi per probabili nuove assunzioni perchè si accontentano di paghe molto inferiori alle nostre, e di conseguenza l'italiano non troverebbe davvero piu lavoro, e sarebbe costretto ad emigrare. In un periodo come questo, buio e negativo per il lavoro, questa mi sembra una buona mossa..magari io sarei d'accordo a riaprire le porte una volta passata la crisi..per non far la figura dei razzisti. Ma ora che l'Italia sta messa malissimo, sarebbe meglio isolarsi in questo senso e cercare di riprenderci senza complicarci ulteriormente la vita.
    ma qui non si parla del ricacciare indietro i clandestini come abbiamo iniziato a fare ora, è un discorso più in previsione futura: stranieri sul nostro suolo li abbiamo e li avremo sempre visto che quelli in regola entreranno, negare la multietnicità vuol dire negare la realtà e il futuro del paese.

  10. #10
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da DeA. Visualizza il messaggio
    Da persona di sinistra, stavolta mi trovo d'accordo con la destra. E vi spiego pure la motivazione..
    L'Italia è in crisi, non c'è piu lavoro ormai, nessuno è sicuro del suo posto nella società..se arrivasse ancora tanta gente nella nostra penisola, questi verrebbero anteposti a noi per probabili nuove assunzioni perchè si accontentano di paghe molto inferiori alle nostre, e di conseguenza l'italiano non troverebbe davvero piu lavoro, e sarebbe costretto ad emigrare. In un periodo come questo, buio e negativo per il lavoro, questa mi sembra una buona mossa..magari io sarei d'accordo a riaprire le porte una volta passata la crisi..per non far la figura dei razzisti. Ma ora che l'Italia sta messa malissimo, sarebbe meglio isolarsi in questo senso e cercare di riprenderci senza complicarci ulteriormente la vita.
    Andiamo bene, torniamo al '29 e al protezionismo...
    Che poi portò alle affermazioni dei totalitarismi e in seguito alla Seconda Guerra...
    Andiamo bene, benissimo; abbiamo capito tutto, ma proprio tutto!
    60 milioni di morti = inutilità.

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