(ASCA) - Roma, 30 set - Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, ha convocato questa mattina presso il suo Ministero il Comitato per la salvaguardia della stabilita' finanziaria formato da Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia, Lamberto Cardia, presidente della Consob e Giancarlo Giannini, presidente dell'Isvap.
Tremonti cerca di prevenire gli effetti sull'Italia della crisi finanziaria (secondo alcune previsioni, sono almeno 40 mila i risparmiatori italiani a rischio) che potrebbe aggravarsi dopo che la Camera degli Stati Uniti ha bocciato con 228 no e 205 si' il piano Bush di salvataggio delle istituzioni finanziarie americane. Il voto, secondo gli esperti, ha avuto su Wall Street un effetto piu' devastante che gli attentati dell'11 settembre 2001: gli indici americani hanno chiuso la seduta di ieri subendo il maggior calo giornaliero della storia. Il Dow Jones e' arretrato di quasi 800 punti (-777,68 punti), segnando la maggiore perdita in termini di punti della sua storia (-6,98%). Il Nasdaq ha ceduto quasi 200 punti (-199,61), mettendo a segno il maggior calo dal maggio 2000 (-9,14%).
In attesa che la Camera di Washington discuta al piu' presto un nuovo piano per affrontare l'emergenza finanziaria, il governo italiano si appresta ad affrontare la discussione sulla legge finanziaria e Tremonti vuole conoscere se occorre assumere provvedimenti ad hoc per evitare che la crisi americana possa avere ripercussioni assai negative sulla nostra economia.
Intanto, proprio ieri, l'Istat ha diffuso i dati sulla disoccupazione. Nell'ultimo anno, i disoccupati sono cresciuti di un punto percentuale raggiungendo il 6,7%. Ma l'aumento della disoccupazione, se si confronta il secondo trimestre del 2008 con quello del 2007, e' addirittura del 20%. Le persone in cerca di lavoro sono quindi 300 mila in piu', raggiungendo un totale di 1,7 milioni. Aumenta invece il numero dei lavoratori part-time e quello dei lavoratori extracomunitari.
Questi numeri negativi sull'occupazione si aggiungono a previsioni di crescita dell'economia italiana molto modeste per il prossimo biennio. A luglio sono pero' aumentate le retribuzioni: +9% in un anno, +9,5% rispetto a giugno.
L'impennata si spiega con molta probabilita' con l'avvio della detassazione di straordinari e premi di produzione.
L'Istat, infatti, rileva che l'aumento ''e' da ricondurre a fattori temporanei, legati per lo piu' al pagamento a luglio di componenti retributive normalmente erogate in giugno''.
A questi dati si aggiunge l'annuncio dell'aumento delle le tariffe di elettricita' e gas, che scontano l'effetto del caro-petrolio dei mesi scorsi. Dal primo ottobre scatta un rincaro dello 0,8% per le bollette dell'energia elettrica.
Maggiore l'incremento per il gas: +5,8%. Lo ha comunicato l'Autorita' per l'energia.
Da domani 1 ottobre, quindi, la spesa annua delle famiglie aumentera' di 3,7 euro per l'energia elettrica e di 61,5 euro per il gas per un totale di oltre 65 euro. Il sistema energetico italiano, annota l'Autorita' per l'energia, ''e' ancora fortemente dipendente dall'importazione di idrocarburi; percio' il forte aumento del prezzo del greggio dei mesi precedenti, con punte record di 144 dollari al barile pesa ancora sull'aggiornamento delle condizioni di fornitura, specie per il gas''. Questa considerazione fa dire a Claudio Scajola, ministro per lo Sviluppo economico, che ''entro la fine di questa legislatura'' il governo avviera' il piano italiano verso la scelta dell'energia nucleare.
Il premier Silvio Berlusconi si dice convinto che l'economia italiana e' salda, ''fondata com'e' sull'industria manifatturiera, seconda solo alla Germania''. Cesare Damiano, Pd, ex ministro del Lavoro del governo Prodi, osserva invece che ''si sentono i primi segnali che derivano dalla stagnazione dell'economia e dal rallentamento delle politiche di stabilizzazione voluto dal governo anche nel pubblico impiego''.
Ma al di la' delle posizioni di principio dei due schieramenti politici c'e' la comune preoccupazione che l'onda della crisi finanziaria possa rappresentare una nuova emergenza per l'economia italiana e che il governo debba di conseguenza rivedere i numeri della propria manovra economica.
Della situazione internazionale dei mercati finanziari discutera' la prossima riunione del G8 prevista nel mese di ottobre. Giulio Tremonti, con un lungo articolo sul ''Corriere della sera'' di ieri, ha annunciato che il governo italiano ha una sua proposta: trasformare il G8 in G14, facendovi entrare la Cina, l'India, L'Africa del Sud, Messico, Brasile. Per il ministro dell'Economia, serve una ''nuova governance'' di dimensioni mondiali.
Quanto alla discussione sulla legge finanziaria, Tremonti si dice convinto che ''il confronto parlamentare sara' molto costruttivo''. Ma considerando i tesi rapporti governo-opposizione delle ultime settimane e' difficile prevedere se l'auspicio possa davvero avverarsi.
http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=780898&canale=ORA&articolo= CRISI%20FINANZIARIA:%20IL%20GOVERNO%20STUDIA%20GLI %20EFFETTI%20SULL'ITALIA%20(IL%20PUNTO)
Voi siete tranquilli?