Indù assaltano chiese e orfanotrofi
Da 48 ore l'Orissa è teatro di distruzioni. Ferito gravemente un sacerdote
India, due cristiani bruciati vivi
Ondata di violenze contro i cattolici
NUOVA DELHI - Nell'est dell'India riesplode la guerra di religione. Fondamentalisti indù hanno bruciato vivi due cristiani; un religioso è ricoverato in ospedale in gravi condizioni mentre notizie ancora confuse parlano del sequestro di due suoi confratelli. A fuoco l'orfanotrofio gestito da missionari cristiani a Khuntapali, nell'est del paese, 400 chilometri a ovest di Bhubaneshwar, capitale dello stato di Orissa. La suora laica cristiana bruciata viva aiutava nella cura dell'istituto.
Si chiamava Rajnie Majihie, aveva poco più di venti anni; accudiva i trenta bambini ospiti della struttura. "E' morta per salvare gli orfani", ha detto all'agenzia missionaria Misna padre Alfonse Towpo, assistente del vescovo Lukas Merketta della diocesi di Sambalpur. "E' morta perchè è rimasta indietro per far uscire tutti i bambini. Anche padre Eduard (il sacerdote ferito) è rimasto gravemente ustionato per far scappare gli orfani" ha aggiunto padre Towpo.
L'altro cristiano carbonizzato è morto tra le fiamme della sua casa mentre migliaia di manifestanti gettavano nel terrore i villaggi incendiando chiese e oratori. "Uccidete i cristiani", è lo slogan ripetuto dagli indù all'assalto dei centri sociali e dei pullmini dei religiosi cattolici.
Io non capisco. Si può essere d'accordo o no con una religione, crederci o ritenerla un mucchio di sciocchezze, ma.....bruciare un orfanotrofio con bambini e suore dentro!??