"Chirurgia estetica: no ai minori"
Un ddl presto sul tavolo del governo
Vietare gli interventi di chirurgia plastica estetica ai minori di 18 anni, a meno che non ci siano necessità cliniche. Lo ha proposto il Sottosegretario del ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Francesca Martini, che ha presentato un disegno di legge che sarà tra breve sul tavolo del Consiglio dei Ministri per essere approvato, e che prevede l'istituzione di un registro delle protesi mammarie, "primo in Europa".
Intervenuta al convegno “La gestione del rischio nella chirurgia estetica”,
Francesca Martini ha presentato il disegno di legge: oltre all’età del paziente, il registro traccerà i materiali utilizzati nell’intervento e il follow up, cioè il programma terapeutico che il paziente stesso sta seguendo. Il registro dovrebbe permettere, nelle intenzioni del Sottosegretario, una maggiore possibilità di accreditamento delle strutture e formazione degli specialisti.
“Saremo il primo paese in Europa ad avere un registro delle protesi mammarie" ha detto la Martini. E ha proseguito: "Bisogna evitare il far west della chirurgia estetica, perché troppo spesso le pazienti con interventi andati male, ricadono sui costi del sistema sanitario nazionale”. Il Sottosegretario ammette di non essere contraria alla chirurgia estetica: “Molto spesso questi interventi hanno un’importante valenza psicologica, ma non devono mai andare a discapito della salute della paziente”. L’intenzione è, dunque, soltanto quella di bloccare gli eccessi.
Chirurgia estetica in aumento nonostante la crisi, "
ma attenzione ai rischi"
Le richieste di interventi di chirurgia estetica non risentono della crisi: aumentano di circa il 10-15% l’anno e dal 2006 sono cresciuti dell’11,2%, per un totale di oltre 265mila casi. Sono i dati diffusi dalla
Sicpre (la società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) e presentati a Roma durante il convegno con il Sottosegretario Martini.
Intervento più richiesto: il ringiovanimento del viso, in particolare i ritocchi alle palpebre sono stati 52mila nel 2007. Segue la liposuzione con 49mila operazioni, e al terzo posto si piazza la rinoplastica con 44mila. A incentivare il boom il calo dei prezzi degli interventi e il maggior numero dei chirurghi: “Una volta l'Italia era il paese più caro, ora non più - ha dichiarato
Carlo D'Aniello, il presidente della
Sicpre – il problema è che manca una corretta e uniformata gestione del rischio”. Il chirurgo sostiene infatti che “l'incremento della richiesta ha portato a un aumento dell'offerta di servizi anche da parte di medici non adeguatamente informati sulla disciplina”.