Nas: "Metà ospedali fuori legge"
Indagine durata un anno,Sud pecora nera
Si fuma in corsia, i medicinali sono scaduti, mancano le attrezzature di emergenza, il cibo è contaminato, i locali sono umidi e l'immondizia è lasciata nei corridoi: è quanto trapela dall'indagine dei Nas partita un anno fa che ha visto mettere sotto la lente dei carabinieri 854 ospedali italiani. La metà è risultata fuori norma. Fanalini di coda Sicilia e Calabria. Almeno 778 le persone segnalate. A rivelarlo è il Corriere della Sera.
Ma anche al Nord non si ride: Toscana ed Emilia Romagna devono fare i conti con i loro ospedali non a norma. Anche in queste regioni, considerate il fiore all'occhiello della sanità, la metà dei nosocomi è stato "rimandato". Il top è invece il Trentino: qui le 17 strutture analizzate sono risultate perfette.
L'umidità e la sporcizia
Il reato più spesso contestato è la scarsa igiene. Al Nord come al Sud in decine di ospedali sono stati riscontrati acqua nei corridoi, muffe nelle cucine, rifiuti lasciati nei corridoi. E anche quando i servizi vengono appaltati all'esterno, come la ristorazione, la situazione non cambia. Disastrosa è la situazione in Calabria dove 36 ospedali su 39 sono mentre in Sicilia sono 67 su 81. Grave anche la Sardegna: su 45 strutture, ben 32 sono risultate fuori regola. E nella maggior parte dei casi le contestazioni hanno riguardato "l’omesso adeguamento strutturale dei reparti".
Il fumo in corsia
Nonostante le ferree leggi, spesso i carabinieri si sono ritrovati nei corridoi degli ospedali gente che fumava. Ma anche, e forse fatto ancor più grave, medicinali scaduti. Per non parlare delle camere affollate: lettini volanti e corsie stracariche per far fronte all'emergenza posti letto. E infine la mancanza di macchinari, dai semplici lava-padelle ai più vitali defibrillatori. Insomma, quando si parla di malasanità si pensa sempre al Sud, dall'indagine dei Nas, invece, è chiaro che è un'emergenza nazionale.
non ci sono parole!!!