per ora ho trovato solo questo ed è del 2003. http://www.interes.org/FicherosEstat...icada_01EN.gif
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Ragazzi, l'universita' e' cosa seria, non possiamo parlare cosi' alla leggera senza avere un po' di criterio.
Innanzitutto, non rientra in quella che e' definita scuola dell'obbligo.
In secondo luogo, ogni universita' fa parte di una realta' a se stante. Corsi di laurea con lo stesso nome in atenei diversi contengono molto spesso corsi diversi tra di loro. Si sceglie quindi soprattutto l'ateneo, non il corso di per se.
Non essendo scuola dell'obbligo, l'universita' non e' tenuta a garantire l'efficienza per qualsiasi numero di studenti si vogliano iscrivere. L'ateneo presenta dunque delle ovvie limitazioni oggettive, a fronte di una migliore istruzione (non si puo' paragonare l'istruzione ricevuta alle superiori con quella universitaria, stanno su mondi diversi).
Ricordiamoci oltretutto, che i titoli di studio hanno non solo valenza legale, ma anche professionale. Teniamo presente che un chirurgo deve fare pratica, deve essere attentamente seguito nella sua formazione. Non si puo' pensare di riuscire a formare 1000 chirurghi nello stesso corso. Anche per questo ci sono i corsi a numero chiuso. E solo in alcune facolta'.
Io per esempio studio neuropsicologia, ma all'epoca se non fossi entrato, avevo gia' pensato a corsi a numero aperto, quali filosofia. Questo perche' ora non ho interesse primario nella formazione professionale, ma in quella culturale.
Il solito 50enne che voglia accrescere la sua cultura personale, dovra' tenere conto che scegliendo un corso particolarmente difficile, toglie la possibilita' ad un ragazzo giovane di formarsi per la carriera.
Inoltre, per ogni corso a numero chiuso, ce n'e' quasi sempre uno ad accesso libero in un altro ateneo. Il diritto allo studio e' garantito in questo senso.
L'accesso puo' essere sbarrato in due modi:
- test d'ingresso, dove vengono valutate le conoscenze e si tiene conto dell'eta' del candidato e del voto conseguito all'esame di maturita'.
- esami di sbarramento. In genere, come al politecnico di Torino per alcuni corsi, succede che se non passi i primi due esami non puoi proseguire nel corso di studi.
Originariamente inviata da okno
L'esame di sbarramento già mi sembra più ragionevole: via i perditempo per far posto ad altri!
Per il resto non son convinto. Diritto allo studio significa diritto e non un'altra cosa mediata... il numero chiuso è in antitesi al diritto allo studio!
E perche', se uno vuole studiare puo'!
Proponi tu un sistema per far quadrare i problemi relativi all'affollamento e l'ammissione senza pre-esame.
Di perditempo ce ne sono tanti anche agli esami d'ammissione, e tanti vengono sbarrati anche li. Perche' credere che questi esami costituiscano un'impedimento all'esercizio di un diritto?
Il problema e' che si interpreta male il senso, secondo me, di un diritto. Ognuno ha il diritto di provarci, a fare una determinata cosa. Ma deve ottenerla con merito, qualsiasi cosa essa sia. L'esercizio del diritto starebbe in questo caso nella possibilita' di ottenere cio' che si desidera.
Cio' non toglie che se uno vuole studiare all'universita', puo' farlo. Magari non riuscira' a fare il medico come desiderava (perche' non ne ha i requisiti) ma avra' comunque libero accesso a tutta l'istruzione che vorra'.
Originariamente inviata da Abel Balbo
spiegazione please....di sicuro è ironica come frase.....cmq spiega spiega....
Sull'ironica hai intuito giustoOriginariamente inviata da nuvolablu
Di solito si dice "Cavoli! Ora piove" quando accadono cose che non si sarebbe mai immaginato che accadessero....per esempio vedere tu e Abel Balbo d'accordo su qualcosa :smt040
Fine OT
ah ok, grazie della spiegazione
cavoli strano che nn conoscevo sto proverbio ....ne so un sacco
Fine OT
Quoto S@ve.Originariamente inviata da Abel Balbo