Sanità, veto di Bush su estensione assicurazione bimbi
Ne avrebbero potuto usufruire circa 4 milioni di piccoli attualmente privi di copertura sanitaria. La decisione del presidente Usa per ''motivi economici''
Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha posto il veto sul testo di legge che prevede l'estensione dell'assicurazione sulla salute a diversi milioni di bambini, attualmente privi di copertura sanitaria. La norma, che era passata a larga maggioranza al Senato, prevedeva un fondo extra di 35 miliardi di dollari che si sarebbero dovuti aggiungere allo State Children's Health Insurance Programme, di cui oggi usufruiscono oltre sei milioni e mezzo di bimbi, ma che non viene reputato sufficiente per assicurare il benessere di tutta la popolazione pediatrica degli States.
Secondo i sostenitori del provvedimento, in questo modo sarebbe salito a circa 10 milioni il numero di bimbi con copertura sanitaria garantita.
Bush, che utilizza per la quarta volta il suo potere di 'bloccare' leggi in discussione, ha spiegato di aver preso la sua decisione per motivi economici: espandere la copertura sanitaria significherebbe incoraggiare le persone che oggi sono assicurate privatamente a passare alla sanità pubblica. Cosa che comporterebbe costi altissimi. La normativa prevedeva comunque il reperimento di risorse attraverso tassazioni sul tabacco.
Il presidente Usa ha proposto comunque di aumentare di cinque miliardi di dollari i fondi destinati al Programma di assicurazione sanitaria pubblica dedicato ai bambini. Questo argomento è comunque destinato a diventare 'terreno di battaglia' fra i candidati alle elezioni presidenziali 2008.
Una battaglia che in questi giorni i Democratici stanno portando avanti contro il presidente attraverso il volto di Graeme Frost, un ragazzino di 12 anni che lo accusa di volere la sua morte e la morte di tutti i bambini e le bambine come lui.
Graeme a 8 anni rimase gravemente ferito in un incidente d'auto. In quattro anni di interventi chirurgici e lenta riabilitazione è tornato in piedi grazie a Ship, l'acronimo del programma di assicurazione pubblica statale per minorenni delle famiglie di reddito basso, che ora però ha terminato i soldi. E' stato Ship a pagare il conto medico, fisioterapico e ospedaliero attualmente di 400 mila dollari. Un conto che il padre di Graeme, con il suo reddito di 36 mila dollari all'anno, non si sarebbe mai potuto permettere.
se questa è l'america, o meglio se bush = america.. meglio, molto meglio la cara e vecchia europa. almeno qui un po' di civiltà e senso di solidarietà esiste.