Chi è Silvio Berlusconi?...Breve storia.
Pochi sanno che l'impero mediatico di berlusconi fatto di giornali e tv oscura ormai da anni la verità su silvio berlusconi.
VITA DI BERLUSCONI. CRONOLOGIA
1936. Nasce a Milano il 29 settembre, primo di tre figli (due maschi e una femmina) di Luigi Berlusconi, impiegato alla Banca Rasini, e Rosa Bossi, casalinga.
1954.Prende la maturità classica al liceo salesiano Copernico e s'iscrive all'Università Statale, facoltà di Giurisprudenza. A tempo perso, vende spazzole elettriche porta a porta, fa il fotografo ai matrimoni e ai funerali, suona il basso e canta nella band dell'amico d'infanzia Fedele Confalonieri (anche sulle navi da crociera).
1957. Primo impiego saltuario nella Immobiliare costruzioni.
1961. Si laurea in legge con 110 e lode, a Milano: tesi sugli aspetti giuridici del contratto pub- blicitario, e vince una borsa di studio di 2 milioni messa in palio dalla concessionaria Manzoni. Evita, non si sa come, il servizio militare. E si dà all'edilizia, acquistando un terreno in via Alciati, grazie alla garanzia fornitagli dal banchiere Carlo Rasini, che gli procura anche un socio, il costruttore Pietro Canali. Nasce la Cantieri Riuniti Milanesi.
1963. Fonda la Edilnord Sas: soci accomandanti Carlo Rasini e il commercialista svizzero Carlo Rezzonico (per la misteriosa finanziaria luganese Finanzierungesellschaft für Residenzen Ag). Nel 1964 apre un cantiere a Brugherio per edificare una città-modello da 4 mila abitanti. Nel 1965 è pronto il primo condominio, di cui però non riesce a vendere nemmeno un appartamento. Poi, non si sa come, riesce a venderlo al Fondo di previdenza dei dirigenti commerciali.
1965.Sposa Carla Elvira Dall'Oglio, genovese, che gli darà due figli: Maria Elvira (che si fa chiamare Marina - 1966) e Piersilvio (1969).
1968. Nasce l'Edilnord 2, acquistando terreni nel comune di Segrate, dove sorgerà Milano 2.
1969. Brugherio è completa con 1000 appartamenti venduti.
1973. Fonda la Italcantieri Srl, grazie ad altre due misteriose fiduciarie ticinesi, la Cofigen (legata al finanziere Tito Tettamanti) e la Eti AG Holding (amministrata dal finanziere Ercole Doninelli). Acquista ad Arcore, grazie ai buoni uffici dell'amico Cesare Previti, la villa Casati Stampa con tutti i terreni ad Arcore, a prezzo di superfavore. Previti infatti è pro-tutore dell'unica erede dei Casati Stampa, la contessina dodicenne Annamaria, e >contemporaneamente amico di Silvio e in affari con lui.
1974. Grazie a due fiduciarie della Bnl, la Servizio Italia e la Saf, nasce l'Immobiliare San Martino, amministrata da un ex compagno di università, Marcello Dell'Utri, palermitano. In un condominio di Milano 2 nasce una tv via cavo, Telemilano 58, che passerà ben presto all'etere col nome di Canale 5. Berlusconi si trasferisce con la famiglia a villa Casati, affiancato dal boss mafioso Vittorio Mangano, assunto in Sicilia da Dell'Utri come "fattore", cioè come amministratore della casa e dei terreni. Mangano lascerà Arcore soltanto un anno e mezzo - due anni più tardi, in seguito a due arresti e a un'inchiesta a suo carico per il sequestro di un ospite della villa amico di Berlusconi.
1975. Le due fiduciarie danno vita alla Fininvest. Nascono anche la Edilnord e la Milano 2. Ma Berlusconi non compare mai: inabissato e schermato da una miriade di prestanomi dal 1968 al 1975, quando diventa presidente di Italcantieri, e al 1979, quando assumerà la presidenza della Fininvest.
1977. Appena divenuto Cavaliere del Lavoro, acquista una quota dell'editrice de Il Giornale , fondato nel 1974 da Indro Montanelli.
1978-1983. Riceve circa 500 miliardi al valore di oggi, di cui almeno una quindicina in contanti, per alimentare le 24 (poi salite a 37) Holding Italiana che compongono la Fininvest, di cui si ignora tutt'oggi la provenienza. Sono gli anni della scalata di Bettino Craxi, segretario del Psi dal 1976, al potere e della sua ascesa al governo.
1978. Si affilia alla loggia massonica deviata e occulta "Propaganda 2" (P2) del maestro venerabile Licio Gelli, a cui è stato presentato dal giornalista Roberto Gervaso. Tessera numero 1816. Di lì a poco comincerà a ricevere crediti oltre ogni normalità dal Monte dei Paschi e dalla Bnl (due banche con alcuni uomini-chiave affiliati alla P2). E inizierà a collaborare, con commenti di politica economica, al "Corriere della Sera", controllato dalla P2 tramite Angelo Rizzoli e Bruno Tassan Din. La P2 verrà poi sciolta, in quanto "eversiva", con un provvedimento del governo Spadolini.
1980. Berlusconi fonda, con Marcello Dell'Utri, Publitalia 80, la concessionaria pubblicitarie per le reti tv. Conosce l'attrice Veronica Lario, al secolo Miriam Bartolini, che recita in uno spettacolo al teatro Manzoni di >Milano senza veli. Se ne innamora. La nasconde per tre anni in un'ala segreta della sede Fininvest in Via Rovani a Milano. Poi la donna rimane incinta e nel 1984, sempre nel segreto più assoluto, partorisce in Svizzera una bambina, Barbara. Berlusconi la riconosce. Padrino di battesimo, Bettino Craxi.
1981. I giudici milanesi Gherardo Colombo e Giuliano Turone, indagando sui traffici del bancarottiere mafioso e piduista Michele Sindona, trovano gli elenchi degli affiliati alla loggia P2. Ma Berlusconi non subisce danni dallo scandalo che travolge il governo, l'esercito, i servizi segreti e il mondo del giornalismo.
1982. Berlusconi acquista l'emittente televisiva Italia 1 dall'editore Edilio Rusconi.
1984. Berlusconi acquista l'emittente Rete 4 dalla Mondadori: ormai è titolare di tre network televisivi nazionali, e può entrare in concorrenza diretta con la Rai. Ma tre pretori, di Torino, Pescara e Roma, sequestrano gli impianti che consentono le trasmissioni illegali di programmi in "interconnessione", cioè in contemporanea su tutto il territorio nazionale. Craxi vara un decreto urgente (il primo "decreto Berlusconi") per legalizzare la situazione illegale. Ma il decreto non viene convertito in legge perché incostituzionale. Craxi ne vara un altro (il secondo "decreto Berlusconi"), minacciando i partiti alleati di andare alle elezioni anticipate in caso di nuova bocciatura del decreto. E nel febbraio '85 il decreto sarà approvato, dopo che il governo avrà posto la questione di fiducia.
1985. Berlusconi divorzia da Carla Dell'Oglio e ufficializza il legame con Veronica, che gli darà altri due figli: Eleonora (1986) e Luigi (1988). Le seconde nozze verranno celebrate, con rito civile, nel 1990, officiante il sindaco socialista di Milano Paolo Pillitteri, cognato di Craxi. Testimoni degli sposi, Bettino e Anna Craxi, Confalonieri e Gianni Letta.
1986. Berlusconi acquista il Milan Calcio e ne diviene presidente (nel 1988 vincerà il suo primo scudetto). Intanto fallisce l'operazione La Cinq in Francia, che chiuderà definitivamente i battenti nel '90. E' Jacques Chirac a cacciarlo dal suolo francese, definendolo "venditore di minestre".
1988. Il governo De Mita annuncia la legge Mammì sul sistema radiotelevisivo. Che in pratica fotografa il duopolio Rai-Fininvest, senza imporre al Cavaliere alcun autentico tetto antitrust. Berlusconi acquista la Standa. La legge verrà approvata nel 1990.
1989-1991. Lunga battaglia fra Berlusconi e De Benedetti per il controllo della Mondadori, la prima casa editrice che controlla quotidiani (La Repubblica e 13 giornali locali), settimanali (Panorama, Espresso, Epoca) e tutto il settore libri Grazie a una sentenza del giudice Vittorio Metta, che il tribunale di Milano riterrà poi comprata con tangenti dall'avvocato Previti per conto di Berlusconi, il Cavaliere strappa la Mondadori al suo concorrente. Una successiva mediazione politica porterà poi alla restituzione a De Benedetti almeno di Repubblica, Espresso e giornali locali. Tutto il resto rimarrà a Berlusconi.
1990. Il Parlamento vara la legge Mammì, fra le polemiche: Berlusconi può tenersi televisioni (nel frattempo è entrato anche nel business di Telepiù) e Mondadori, dovendo soltanto "spogliarsi" de Il Giornale (che viene girato nel '90 al fratello Paolo).
1994. Berlusconi, ormai orfano dei partiti amici, travolti dallo scandalo di Tangentopoli, entra direttamente in politica, fonda il partito di Forza Italia, vince le elezioni politiche del 27 marzo alla guida del Polo delle Libertà e diventa presidente del Consiglio. Il 21 novembre viene coinvolto nell'inchiesta sulle tangenti alla Guardia di Finanza. Il 22 dicembre è costretto a dimettersi, per la mozione di sfiducia della Lega Nord, che non condivide più la sua politica sociale e preme per la risoluzione del conflitto d'interessi.
1996. Berlusconi, indagato nel frattempo anche per storie di mafia, falso in bilancio, frode fiscali e soprattutto corruzione giudiziaria insieme a Previti, si ricandida alle elezioni politiche, ma perde. Vince il candidato del centrosinistra (Ulivo), Romano Prodi. Trascorrerà 5 anni all'opposizione, alle prese con una serie di inchieste giudiziarie e di processi, conclusi con diverse condanne in primo grado, poi trasformate in prescrizioni e (raramente) in assoluzioni in appello e in Cassazione.
2001. Il 15 maggio vince le elezioni alla guida della Casa delle Libertà e torna alla presidenza del Consiglio.
STORIA DI BERLUSCONI E DELL'UTRI
http://www.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
http://www.youtube.com/watch?v=eoue61XDw6k
silvio da riprocessare per ordine cronologico?
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL CAVALIERE DI STATO
INTRODUZIONE
(Legge 23 settembre 1981, n. 527)
RELAZIONE DI MAGGIORANZA
dell'onorevole rose - croix templier di notre dame de paris.
[img width=113 height=150]http://img385.imageshack.us/img385/7781/photolivremassifrance20kt2.th.jpg[/img]
La Commissione,facendosi carico del grave compito assegnatole dal Parlamento e della vigile attenzione con la quale l'opinione pubblica ha seguito questa vicenda,ha ritenuto che una simile scelta si sarebbe risolta in un sostanziale fin de non-recevoir politico,eludendo la vera sostanza del problema,che è,ed altro non potrebbe essere,quella di identificare la specificità dell'operazione piduista:
Il processo SME nasce il 9 marzo 2000 al Tribunale di Milano dal sospetto che la corte di Roma fosse stata influenzata attraverso il versamento di tangenti al capo dei GIP Renato Squillante e al giudice Filippo Verde,presidente del Tribunale,da parte di Silvio Berlusconi (proprietario della Fininvest), Cesare Previti e Attilio Pacifico (all'epoca legali della Fininvest).
Dopo un lungo ed assai controverso iter processuale, il 30 novembre 2006 la Corte di Cassazione stabilisce infine che la Procura di Milano non avrebbe mai dovuto iniziare le indagini, in quanto incompetente, ed annulla le sentenze emesse dal Tribunale di Milano[1].
Processo SME - Wikipedia
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Il problema fondamentale con il quale la Commissione nel corso dei suoi lavori ed il relatore nella stesura del documento finale si sono dovuti confrontare è stato quello della vastità della materia oggetto di indagine, che non solo interessa i più svariati campi della vita nazionale,intrecciandosi altresì con argomenti oggetto di altre inchieste parlamentari,ma si estende inoltre lungo l'arco di un periodo di tempo più che decennale:
Berlusconi era imputato di falso in bilancio per i fondi che,secondo la Procura,erano stati prelevati dai bilanci Fininvest per essere destinati ai giudici del caso Sme.Ma il tribunale milanese ha ritenuto che l'episodio rientrasse appieno nella nuova normativa sulla contabilità societaria approvata dal Parlamento nell'aprile 2002, che non considera punibili le alterazioni che non modificano «in modo sensibile la rappresentazione della situazione economica,patrimoniale o finanziaria della società».
Smontato l’ultimo teorema. Così è finito il processo Sme - Articolo - ilGiornale.it del 31-01-2008
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Si intende pertanto che la scelta operata dalla Commissione è stata,piuttosto che di circoscrivere l'ambito del proprio operato in sede conclusiva, quella di qualificarlo funzionalmente,nell'intima convinzione che quanto il Parlamento ed il Paese da essa si attendono è una risposta chiara e precisa di fronte ad un fenomeno che nella sua stessa costruzione avvia ad una rete complessa di falsi obiettivi e di illusorie certezze,giocando sull'ambiguità ed elevando a sistema di potere le allusioni e le mezze verità e quindi l'intimidazione ed il ricatto che su di esse si possono innestare:
La I Sezione Penale del Tribunale di Milano ha assolto:Berlusconi Silvio perché il fatto non sussiste(capo B)[5];
e ha dichiarato prescritto:il reato commesso da Berlusconi Silvio (capo A),grazie alle attenuanti generiche[5];
Sentenza: «Visto l'articolo 531 CPP dichiara non doversi procedere nei confronti di Berlusconi Silvio in ordine al reato di corruzione ascrittogli al capo A) limitatamente al bonifico in data 06-07 marzo 1991 perché, qualificato il fatto per l'imputato come violazione degli articoli 319 e 321 C.P. e riconosciute le circostanze attenuanti generiche,lo stesso è estinto per intervenuta prescrizione;visto l'articolo 530 CO.2 C.P.P. assolve Berlusconi Silvio dal reato di corruzione relativo al bonifico in data 26-29 luglio 1988 contestato al capo A) per non aver commesso il fatto; visto l'articolo 530 C.P.P. assolve Berlusconi Silvio dagli altri fatti di corruzione contestati al capo A) per non aver commesso il fatto; Visto l'articolo 530 CO.2 C.P.P., assolve Berlusconi Silvio dal reato di corruzione a lui ascritto al capo B) perché il fatto non sussiste».
Processo SME - Wikipedia
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La Commissione ha tratto da questa previsione normativa la precisa indicazione dell'ambito della sua competenza e del suo ruolo nel quadro prefissato dei poteri costituzionali,entro i quali essa si colloca come un momento,sia pure di incisivo rilievo,proceduralmente coordinato alla competenza ultima del Parlamento cui spetta di esaminare e deliberare,nella sua plenaria responsabilità,in ordine ad ogni aspetto che attenga alla vita della Nazione:
Nell'ordinamento italiano
Gli articoli 62 e 62bis del codice penale italiano stabiliscono un elenco di attenuanti comuni e la possibilità per i giudici di determinare attenuanti generiche al di fuori dell'elenco. Per le varie tipologie di reato esistono, inoltre, delle attenuanti speciali.
Le attenuanti comuni sono:l'essere motivati da un alto valore morale o sociale
aver agito per ira derivata dal comportamento altrui
aver agito per suggestione di una folla in tumulto (in un assembramento legittimo)
nei delitti contro il patrimonio, l'aver provocato un danno patrimoniale tenue, con un evento dannoso o pericoloso tenue
aver soltanto concorso all'omissione del reale colpevole del dolo
aver riparato il danno con risarcimento o restituzione, o aver concorso ad attenuarne gli effetti
L'applicazione delle circostanze attenuanti è determinata dalla legge. Se l'attenuante non ha effetto speciale (ovvero non diminuisce la pena di oltre un terzo), la diminuzione della pena può essere cumulata (ovvero ogni attenuante si applica alla misura della pena determinata da quelle precedenti). Altrimenti si applica solo la diminuzione di pena di maggior entità, con la possibilità di una diminuzione ulteriore.
Attenuante - Wikipedia
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Una siffatta operazione ha comportato l'emarginazione di alcune situazioni istruttorie, che pure avevano nel corso dei lavori della Commissione trovato adeguata attenzione, ma alle quali in sede conclusiva si è dato più circoscritto rilievo o perché nulla aggiungevano di significativo ai risultati ai quali si è pervenuti o perché l'approfondimento analitico relativo non ha raggiunto ancora livelli che si possano giudicare sufficientemente stabiliti:
Relativamente infine al bonifico eseguito in data 6-7 marzo 1991(con movimentazioni bancarie che partono dal conto Ferrido e arrivano sul conto Rowena pe ril tramite del conto Mercier di cui vi ho parlato sopra),i giudici dopo aver accertato il reato,lo dichiarano prescritto(avendo riconosciuto e applicato quelle attenuanti generiche che appunto tagliano i tempi della prescrizione).i giudici dopo aver accertato il reato,lo dichiarano prescritto(avendo riconosciuto e applicato quelle attenuanti generiche che appunto tagliano i tempi della prescrizione).Ripeto:se fossero ricorsi i termini per l'assoluzione,i giudici sarebbero stati costretti a pronunciarla ai sensi dell'art. 129 com. 2 c.p.p. In ogni caso,il riconoscimento delle attenuanti generiche presuppone un accertamento.
Piccoli giuristi crescono
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Si tratta in altri termini di verificare se sia possibile individuare, indagando quella che il Commissario Battaglia ha definito la natura polimorfa di tale organizzazione, un filo conduttore che attraverso la molteplicità degli aspetti e degli eventi riconduca ad una interpretazione unitaria il fenomeno:
Un inciso di una riga e mezza per dichiarare, in base a un poco frequentato articolo del codice di procedura penale,che «gli atti sinora compiuti conservano efficacia»:così il presidente del Tribunale di Milano,Vincenzo Cardaci,nel provvedimento con il quale ha accolto la dichiarazione di astensione dal processo Sme-Berlusconi sottopostagli ieri a sorpresa e fuori udienza dai tre giudici della sentenza Sme-Previti, «salva» tutti i quasi quattro anni di vita del dibattimento a carico del presidente del Consiglio,attualmente sospeso» dal lodo Schifani. Se dunque il 9 dicembre la Corte costituzionale dovesse dichiarare incostituzionale la sospensione dei processi di cinque alte cariche istituzionali tra le quali quella di presidente del Consiglio, il processo Sme per l' imputato stralciato Silvio Berlusconi, pur ripartendo davanti ad una nuova terna di giudici, non ricomincerebbe più da da zero (come si dava ormai per scontato), bensì dallo stesso punto in cui si trovava prima che a «congelarlo» intervenisse la legge approvata dalla maggioranza di Berlusconi.
Caso Sme, mossa dei giudici per non azzerare il processo
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Nel corso dei suoi lavori la Commissione ha infine accumulato una mole di documenti, valutabile nell'ordine di alcune centinaia di migliaia di pagine, che risulta in parte formata direttamente da attività della Commissione, in parte acquisita da fonti esterne, ovvero, oltre che da privati, da autorità giudiziarie ed amministrative di ogni ordine e grado, che hanno prestato la loro collaborazione, sia autonomamente, che su impulso della Commissione:
Risultato rafforzato dalla combinazione con un altro articolo, il 238, in base al quale i verbali e le prove provenienti da un dibattimento innanzi a differenti giudici sono «utilizzabili nei confronti degli imputati i cui difensori abbiano partecipato alla loro assunzione»: e il nutrito e agguerrito staff di avvocati-parlamentari di Berlusconi ha sempre partecipato. Il premier potrà sempre chiedere al nuovo Tribunale la rinnovazione di alcuni atti, o l' assunzione di ulteriori nuove prove. Ma in ogni caso si ripartirebbe non da 110 udienze fa, non dal 9 marzo 2000, non dalle questioni preliminari (durate 11 mesi esse sole), ma dal punto al quale il dibattimento era giunto allorché la legge Schifani ha costretto il Tribunale a sospenderlo per forza: alla vigilia della requisitoria.Caso Sme, mossa dei giudici per non azzerare il processo
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In tale prospettiva il relatore ha proceduto, ponendosi di fronte al corpus testimoniale e documentale a disposizione,con l'intento di operare una selezione tra i fatti e i documenti che si presentavano, contrassegnati da maggiore interesse e per i quali era possibile stabilire un apprezzabile collegamento avente significato interpretativo:
E' vero che il presidente di Fininvest non è stato mai imputato dal consigliere istruttore di Roma,Renato Squillante (condannato per corruzione in atti giudiziari a 8 anni e sei mesi di carcere,nel processo milanese chiamato Imi-Sir/Lodo Mondadori)?Repubblica è oggi in grado di documentare che Silvio Berlusconi,con la sua Fininvest, è stato imputato nei primi Anni Ottanta dinanzi al giudice istruttore renato Squillante.Alle 12,50 del 24 maggio 1984 fu addirittura interrogato da quel giudice nel palazzo di giustizia di Roma,nelle stanze dell'Ufficio Istruzione.
Repubblica.it/politica: Il giudice Squillante e la bugia del Cavaliere
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In questo contesto,la Commissione ha operato uno sforzo nel tentare di capire e di interpretare non solo ciò che veniva sottoposto alla sua attenzione,ma altresì ciò che ad essa veniva celato, quanto le carte e le testimonianze dicevano in termini espliciti e quanto esse rivelavano,e spesso era il più,implicitamente,attraverso i silenzi e le omissioni:
Era accaduto che, nel 1982, l'Ecopost compartimentale di Roma avesse segnalato con preoccupazione le continue interferenze nelle frequenze radio della protezione civile e dell'aeroporto di Fiumicino di campi magnetici provocati dalla selva di antenne e ripetitori tv impiantati senza regole sulla vetta di Monte Cavo (nel comune di Rocca di Papa). Un reato da poco, a ben vedere. Un anno di reclusione per interruzione di pubblico servizio. Ma un gran bel guaio per le tv nel pieno di una battaglia per l'occupazione delle frequenze.
Squillante tiene nel cassetto la denuncia per un paio d'anni. Quindi, nell'aprile '84 le dà improvviso impulso. Dispone una perizia tecnica che minaccia l'oscuramento o l'ordine di smantellamento dei ripetitori. Notifica settanta comunicazioni giudiziarie che, per l'allora vigente codice penale, trasformano l'"avvisato" in imputato. Una di queste raggiunge Silvio Berlusconi,quale presidente della società Fininvest la capofila cui fanno capo Canale 5 e i suoi ripetitori.
Repubblica.it/politica: Il giudice Squillante e la bugia del Cavaliere
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La presente relazione rappresenta pertanto uno sforzo di sintesi e di interpretazione diretto alla individuazione, attraverso la poliedrica realtà del fenomeno e la sua voluta ambiguità, della connotazione specifica e della peculiarità propria che hanno contraddistinto la costruzione della Loggia P2 e la sua operatività:
Se,quindi,IL LUNGO COLPO DI STATO realizzato e in via di... ha potuto procedere e consolidarsi è stato perché prima Craxi fu partecipe con tangenti dell´aggiramento della possibilità di trasmettere con TRE TV su tutto il territorio nazionale,e poi i vari Occhetto Fassino D´Alema Veltroni Violante..e Prodi e Bertinotti per altri versi..l´hanno "legittimato" aggirando la legge del 57 sull´ineleggibilità,poi l´hanno ri-legittimato con 4 governi di centro-sinistra che non hanno fatto leggi su TV e conflitto di interessi ,l´hanno legittimato facendo finta di non vedere-sapere che il nostro comprò con tangenti i giudici della sentenza Mondadori, l´hanno legittimato quando hanno fatto finta di non vedere-sapere chi era (è!) Dell´Utri , quando ha occupato con rete 4 le frequenze di Europa7...E soprattutto perché tutti sono stati comodamente seduti nei salotti delle sue TV , e anche in quelle Rai "controllate", mentre con una cultura di TELESPAZZATURA si distruggeva coscienza storia memoria consapevolezza e il senso della verità e della realtà...Oltre che con le politiche economiche e sociali...
CONTRO IL POTERE P2 .. CONTRO LE CLASSI "DIRIGENTI"! — Liberacittadinanza
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I dati esposti offrono da soli,nella loro sintetica enunciazione, un quadro significativo dell'importanza del fenomeno e della sua ramificazione. Si vuole qui ricordare, infine,che la materia oggetto di indagine,o suoi aspetti particolari,è altresì oggetto di numerose inchieste giudiziarie attualmente in corso, nelle quali sono rinvenibili presenze non marginali di uomini ed ambienti che nella Loggia P2 trovavano espressione:
Negli elenchi della loggia sono iscritti i nomi di quattro ministri o ex ministri, 44 parlamentari,tutti i vertici dei servizi segreti,il comandante della Guardia di finanza,alti ufficiali dei Carabinieri,militari,prefetti, funzionari,magistrati,banchieri,imprenditori,diret tori di giornali,giornalisti...
La P2 ieri. La sua vittoria oggi
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E’ convincimento del relatore che finalizzare il proprio lavoro nel senso esposto abbia costituito il modo più adeguato per ottemperare al dettato della legge istitutiva, la quale, nel momento di istituire la Commissione,ha fissato l'obbligo di presentare una relazione al Parlamento sulle risultanze delle indagini:
La valutazione e l'esatta comprensione delle conclusioni che la Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2 consegna al Parlamento al termine dei suoi lavori, richiedono alcune preventive precisazioni intorno al metodo ed ai criteri secondo i quali la presente relazione è stata redatta:
E' molto difficile recuperare quelle righe,perché gli atti della Commissione sono stati pubblicati senza indice analitico.Uno deve leggerseli tutti,è sfiancante.E' difficile recuperare quelle righe appuntate da Mino Pecorelli,però si può.Eccole,ecco l'appunto: «Edil Nord Berlusconi interessi in Svizzera,la Guardia di Finanza non è andata, D'Adamo (Mazzotta),collegato De Carolis,Marchese Moncada con Agnelli è in contatto,avventuriero, nemico di Marcora. Il bambino Svizzero rapito. Memo pagato 160.000 (così viene smentito Andreotti)».
I Miserabili
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Le conclusioni alle quali si è pervenuti sono pertanto ritenute attendibili e come tali meritevoli di essere portate all'esame del Parlamento,poiché ricevono supporto,oltre che dalla documentazione in nostro possesso,dalla constatazione che gli elementi relativi trovano coerente sistemazione e logica spiegazione:
Nel 1990 la corte d'appello di Verona denuncia Silvio Berlusconi con la seguente motivazione: "...Ritiene il collegio che le dichiarazioni dell'imputato non corrispondano a verità. In sostanza infatti secondo il Berlusconi la sua definita adesione alla P2 avvenne poco prima del 1981 e non si trattò di vera e propria iscrizione, perché non accompagnata da pagamenti di quote appunto di iscrizione, peraltro mai richiestegli.Tali asserzioni sono smentite:
a) dalle risultanze della commissione Anselmi
b) Dalle stesse dichiarazioni rese dal prevenuto avanti al GI di Milano,e mai contestate,secondo cui la sua iscrizione alla P2 avvenne nei primi mesi del 1978.
Effettivamente, dagli atti della commissione parlamentare ed in particolare dagli elenchi degli affiliati, sequestrati in Castiglion Fibocchi figura il nominativo del Berlusconi (numero di riferimento 625) e l'annotazione del versamento di lire 100.000 come eseguito in contanti in data 5 maggio 1978, versamento la cui esistenza risulterebbe comprovata anche da un dattiloscritto proveniente dalla macchina da scrivere di proprietà di Gelli...".
Berlusconi Silvio
plausi grazie...anche se tuttavia segnalarei un altra vicenda di natura esoterica da chiarire,con il nostro proboante cavaliere e consorte...
U.B.C
Battuta di Berlusconi sui desaparecidos L'Argentina convoca l'ambasciatore
BUENOS AIRES - Il ministero degli Esteri dell'Argentina ha convocato l'ambasciatore italiano, Stefano Ronca, per esprimere «la profonda preoccupazione» per le presunte frasi attribuite al premier Silvio Berlusconi sulla tragedia dei desaparecidos. L'ambasciatore ha affermato che c'è l'assoluta certezza che da parte di Berlusconi non vi è stato «alcun intento offensivo», ma semmai «una netta presa di distanza dalla dittatura argentina». La posizione ufficiale di Palazzo Chigi è che si tratta di «un attacco calunnioso e assolutamente ingiustificato su un finto caso che provoca indignazione».
SCHERZO MACABRO - Tutto nasce venerdì scorso durante la chiusura della campagna elettorale a Cagliari per le regionali della Sardegna. Secondo il quotidiano argentino Clarin, che cita un servizio dell'Unità, Berlusconi avrebbe «scherzato» sulla vicenda dei desaparecidos in Argentina e sulla fine delle persone sequestrate dai militari. «Li portavano sull'aereo poi dicevano: è una bella giornata, andate fuori un po' a giocare», avrebbe detto il Cavaliere riferendosi voli della morte, con i quali venivano eliminati gli oppositori (spesso dopo essere stati torturati) del regime militare tra il 1976 e il 1983). Le vittime venivano lanciate vive e sedate da aerei militari nelle acque del Rio de la Plata.
EQUIVOCO - Secondo Palazzo Chigi «le parole del presidente del Consiglio sono state completamente stravolte e addirittura rovesciate, quando era chiarissimo che egli stava sottolineando la brutalità dei 'voli della morte' messi in opera dalla dittatura argentina di quel tempo». Fonti del governo italiano precisano che Berlusconi intendeva fare un confronto con chi in Italia lo offende e insulta paragonandolo ai dittatori.
CLAMORE IN ARGENTINA - L'articolo di Clarin ha un richiamo in prima pagina dal titolo «Berlusconi, macabro con i desaparecidos», e precisa che «non è chiara la ragione» delle frasi del primo ministro italiano sui desaparecidos. L'articolo del quotidiano è stato ripreso dall'agenzia locale Telam e ha subito avuto ampia eco nelle tv e nei siti online a Buenos Aires, dove la presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, Estela de Carlotto, ha detto di «sentirsi offesa» dopo aver letto quanto riferito dal quotidiano. «Nei confronti degli argentini - ha ricordato - c'è sempre stata grande solidarietà, sia dai precedenti governi italiani sia da parte della giustizia».