Ma io sul velo non faccio polemiche, infatti, purchè copra solo la testa e non ALCUNA parte del viso :D
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Ma io sul velo non faccio polemiche, infatti, purchè copra solo la testa e non ALCUNA parte del viso :D
sì ma sarà sempre uguale da quando se la fa in poi... sarà riconoscibile per quello ke è dopo.Quote:
Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt
invece 2 persone ke si mettono il burqua nn sn riconoscibili già tra di loro.
ma poi.. cioè ti sto anche rispondendo :lol: :lol: :lol:
Alcuna? Nessuna?Quote:
Originariamente inviata da darkness_creature
Perciò mai più nessuno deve mettere sciarpe che coprono la bocca, gli occhiali da sole....
E' molto rischioso, infatti. Fosse per me...
Preciso che odio di mio indossare sciarpe, quindi non ne metto mai
non ho letto tutte le vostre risposte...
sono tante pagine
ma vorrei dire lo stesso la mia..
non ho nulla in contrario alle donne che portano il velo nel nostro paese..ma mi fa arrabbiare il fatto che noi dobbiamo rispettare il loro credo mentre nel loro paese non possiamo nemmeno portare una crocetta al collo...
questo non è equilibrio :no:
no non è giusto e sai perchè? se noi andiamo nei loro vestite come ci vestiamo qua ci stuprano e poi ci lapidano... io gli darei fuoco a tutti!!! ma sul serio!Quote:
Originariamente inviata da Angy**
Quote:
Originariamente inviata da maya
Secondo me è un fatto di protocolli di comunicazione.
Immaginiamo una ragazza che esce e si mostra in pubblico con mezzo culo di fuori, ancheggiando.
Se la caliamo in un paese sud/est mediterraneo, questo significa: "ho voglia di qualcuno che me lo ficchi nel culo, c'è nessuno disponibile?"
Invece in europa significa qualcosa di diverso... qualcosa del tipo "voglio farmi desiderare, ma sono intoccabile!"
Ripeto che sono due diversi protocolli, e come tutti i protocolli sono accettabili, purché si sappia in anticipo che lingua si vuole parlare. Il problema nasce quando due enti utilizzano diversi protocolli, perche' nasce l'incomunicabilità, proprio come avviene oggi fra islam e occidente...
Quindi vedrei qualche differenza fra il girare in perizoma per l'islam-land e col velo sul volto in occidente... Nel primo caso non è che ti violentano perché non usi i loro costumi, ma perché secondo il loro linguaggio TU gli stai chiedendo di farti violentare.
Semmai la domanda è: secondo il nostro linguaggio, che significa mostrarsi in pubblico con un velo in testa o sul volto? Alcuni di noi hanno denunciato questo atto come il voler nascondere le proprie generalità, che è l'unica cosa realmente imputabile a queste donne. Ma è davvero così? Quindi io ora domando a tutti: se vedete una donna sul marciapiede col burka, pensate davvero la stessa cosa che pensereste vedendo un individuo con una calzamaglia in testa, oppure la cosa non vi inquieta allo stesso modo?
Per me personalmente non è la stessa cosa, di incrociare un tizio con calzamaglia in testa mi preoccuperei molto, alla vista di una donna col burka non mi allarmo minimamente...
Per internet hanno risolto utilizzando tutti il TPC-IP :nice:Quote:
Originariamente inviata da s@ve
Scherzo, ma è comunque per dire che c'è la necessità di "accordarsi" e di arrivare ad un compromesso se vogliamo capirci...
il problema è che da parte loro io non vedo un minimo di interesse ad accettare i nostri usi e costumi.
Non pretenderanno certo che ci adattiamo noi in tutto e per tutto al loro modo di comunicare? :?
Quindi ne convieni che il problema si risolve decidendo lo stesso protocollo... è già una cosa che ci trova d'accordo!Quote:
Originariamente inviata da efaf
In quanto al fatto che siamo noi ada adattarci in tutto e per tutto al loro modo di comunicare, è da discutere. Io non sarei mai e poi mai disponibile a certi loro messaggi e nessun occidentale come me... è che facciamo degli sforci per avvicinarsi a loro che ci sembrano immensi, ma dobbiamo pensare che anche loro probabilmente ne fanno di altrettanto faticosi...
E' stato fatto questo tentativo, s@ve, di partire da una base comune. Doveva essere firmata la Carta dei valori....appena si è arrivati al punto in cui si sanciva l'assoluta parità tra uomo e donna, gli esponenti dell' UCOII si sono alzati e se ne sono andati.
Questo è un altro punto che dimostra che forse solo con la bontà non risolviamo nulla.
Se proprio dobbiamo, va bene, cerchiamo un'intesa, ma dobbiamo sapere chi siamo, qual è la nostra cultura, quali sono i nostri valori, e soprattutto pretendere da loro lo stesso rispetto che daremmo noi.
A queste condizioni mi sta bene.
Starebbe bene anche a me... ;)Quote:
Originariamente inviata da darkness_creature
L'assoluta parità fra uomo e donna (sicuri che da noi sia assoluta?) è proprio uno di quegli sforzi che per loro sono così faticosi da non riuscirci.Quote:
Originariamente inviata da darkness_creature
Il fatto che tale parità non sia assoluta neanche da noi è già una cosa che dovrebbe aiutarci a capire quanto effettivamente sia faticoso come sforzo, considerando il secolo che ci è voluto (ricordate la data dell'8 marzo 1908, ergo 98,5 anni fa!!??) per ottenerla.
Io dico che permettere che quelli si alzano e se ne vanno e non firmano la carta dei valori, è una grande boiata. Io avrei preferito una carta dei valori firmata dove non si ammetteva tale effettiva parità, ma un avvicinamento della consideraizone delle donne a quella degli uomini... questo si chiama fare passi avanti, progresso in una parola...
...invece quello che si sta facendo è guerra totale, distruzione, incomunicabilità.
Accettiamo le donne col burka, facciamole vivere a fianco a noi, aprimo un rubinetto della nostra cultura sulla loro, pur permettendo che la loro conviva con la nostra... limiamo le cose non comuni non necessarie per il vivere comune, diamo disponibilità, soprattutto noi che siamo (o almeno crediamo di essere) più civili e progrediti!
ma non centra niente la cultura!Quote:
Originariamente inviata da s@ve
io posso girare col passamontagna per strada? no.
bene, neanche loro col burqua.
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Originariamente inviata da John Galliano
Siete convinti che non si possa girare col passamontagna?
La mia badate bene non è una sfida, ma un dubbio reale che ho.
Dico: bene, visto che in tanti sostenete questa tesi del passamontagna, mi trovate qualcuno l'articolo di legge dove è scritto?
Io non dico di conoscere la legge, ma ragiono per logica: ci sarà una legge che dice che bisogna essere riconoscibili di fronte alle autorità di polizia per un controllo... interpreto questo come la disponibilità a rendersi riconoscibili, cioe' posso girare col passamontagna, ma se mi fermano a un posto di blocco e mi chiedono la patente e io gliela faccio vedere, poi se mi chiedono di sfilarmi il passamontagna per verificare che sono realmente io, io me lo devo levare e non rispondergli vaffanculo sono cazzi miei!
Sbaglio?
Puo' darsi... :roll:
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Originariamente inviata da s@ve
è vietato per legge anke oscurare i vetri davanti della macchina, perchè devi essere riconoscibile.
esatto, ora nn saprei dove cercare la legge xò direi ke questo può bastare.Quote:
Originariamente inviata da Sally
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Originariamente inviata da Sally
Be' i vetri davanti magari sarà vietato oscurarli anche per non andare a sbattere contro l'auto che ci precede!! :lol: :lol:
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Originariamente inviata da John Galliano
No che non puo' bastare! Fuori la legge e analizziamola insieme... :nice:
tirala fuori tu... non ho mica tempo da perdere.Quote:
Originariamente inviata da s@ve
Cioé io devo trovare una legge che secondo me non esiste e di cui siete voi ad affermarne l'esistenza????Quote:
Originariamente inviata da John Galliano
Paradossale!!!! :lol: (rido per non piangere!)
sei tu che vuoi aver ragione, a me non frega niente personalmente XDQuote:
Originariamente inviata da s@ve
Se nn te ne frega iente non partecipare al post... ci sono altre cento persone che affermano l'esistenza di tale legge...Quote:
Originariamente inviata da John Galliano
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Originariamente inviata da s@ve
sbagliatissimo, tu da dentro vedi benissimo all esterno, è da fuori ke non si vede dentro. (mai viste le auto dei politici?! gli autisti secondo te non vedono niente?!)
quando fa così ke inizia a ridere significa che non sa più cosa direQuote:
Originariamente inviata da Sally
art 85. (art. 83 T.U. 1926). - È vietato comparire mascherato in luogo pubblico.
Il contravventore è punito con la sanzione amministrativa da lire 20.000 a lire 200.000.
È vietato l'uso della maschera nei teatri e negli altri luoghi aperti al pubblico, tranne nelle epoche e con l'osservanza delle condizioni che possono essere stabilite dall'autorità locale di pubblica sicurezza con apposito manifesto.
Il contravventore e chi, invitato, non si toglie la maschera, è punito con la sanzione amministrativa da lire 20.000 a lire 200.000
mascherato significa coperto ovviamente
Testo unico delle leggi della pubblica sicurezza
proprio quello che intendevo io. c'è una legge italiana che vieta di coprirsi per cui non posso coprire il volto.Il resto possono farloQuote:
Originariamente inviata da Sally
:ok: Idem.Quote:
Originariamente inviata da Angy**
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Originariamente inviata da Sally
In realtà la legge che proponi riguarda esclusivamente gli spettacoli. Infatti in tale legge l'articolo in questione è nel CAPO I del TITOLO III, che raggruppa gli artt. 58-85, che sono così intitolati: TITOLO III: Disposizioni relative agli spettacoli, esercizi pubblici, agenzie, tipografie, affissioni, mestieri girovaghi, operai e domestici:
CAPO I: Degli spettacoli e trattenimenti pubblici
Quindi quella norma riguarda esclusivamente spettacoli e trattenimenti pubblici.
Ho scoperto che alcuni sindaci (quasi tutti leghisti!!) hanno preso comunque spunto da questa legge per multare donne islamiche, con chiaro intento razzista.
Ne è sorto così un problema, anche perché sembra che non esista alcuna sentenza della cassazione in proposito.
Insomma alla fine è dovuto intervenire il ministero degli interni che ha emanato una circolare, che è quella che va presa in considerazione per risolvere la questione e che affronta l'esigenza di riconoscibilità degli individui volendo però salvaguardare i diritti delle donne islamiche (e di tutti più in generale) di poter osservare la propria religione.
Vi riporto la circolare:
Ministero dell'Interno
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
DIREZIONE CENTRALE PER LA POLIZIA STRADALE, FERROVIARIA, DI FRONTIERA E POSTALE
Servizio immigrazione e Polizia di Frontiera
N. 300.C/2000/3656/A/24.159/1^Div.
Roma, 24 luglio 2000
OGGETTO: Misure atte ad impedire l’uso in pubblico di capi d'abbigliamento idonei a travisare i tratti delle persone che li indossano.
AI SIGG. QUESTORI DELLA REPUBBLICA, LORO SEDI
Con riferimento alla problematica in oggetto, in particolare nella materia dei documenti atti a comprovare l'identità personale, si è reso necessario esaminare la compatibilità tra la pertinente normativa di pubblica sicurezza e le prescrizioni di alcune religioni, tra le quali quella islamica, che impongono alle donne l'uso continuo del copricapo o del capo coperto.
L'art. 289 del Regolamento di esecuzione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza dispone che la fotografia da applicare sulla carta d'identità debba riprodurre l'immagine a mezzo busto e senza cappello.
Con circolare del 14 marzo 1995 della Direzione Generale per l'Amministrazione Civile è stato tuttavia precisato che il divieto non fa riferimento all'esigenza che l'interessato mantenga il capo scoperto (il. volto naturalmente sì) ma si limita a proibire l'uso del cappello quale semplice accessorio eventuale dell'abbigliamento personale che potrebbe alterare la fisionomia di chi viene ritratto.
Diversa e non equiparabile a questa ipotesi è quella del caso in cui la copertura del capo con velo, turbante o altro sia imposta da motivi religiosi. In tal caso il turbante, il "chador" o anche il velo, come nel caso delle religiose, sono parte integrante degli indumenti abituali e concorrono, nel loro insieme, ad identificare chi li indossa, naturalmente purché mantenga il volto scoperto. Sono quindi ammesse, anche in base alla norma costituzionale che tutela la libertà di culto e di religione, le fotografie da inserire nei documenti di identità in cui la persona è ritratta con il capo coperto da indumenti indossati purché, ad ogni modo, i tratti del viso siano ben visibili.
I suddetti principi valgono anche per le fotografie da applicare sui permessi di soggiorno.
Tanto premesso, si invitano le SS.LL. di attenersi alle suddette disposizioni, avendo cura di verificare in maniera rigorosa che le fotografie di donne con il capo coperto, da apporre sui permessi di soggiorno, consentano comunque un'esatta identificazione delle loro titolari, anche allo scopo di evitare il rischio di un illecito utilizzo dei permessi di soggiorno.
Il Capo della Polizia
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
De Gennaro
____________________
Secondo me la questione rimane dubbia e ci vorrebbe comunque una sentenza della cassazione per dirimerla. In realtà la circolare infatti si sofferma sulla fotografia da apporre ai documenti e la preoccupazione reale è quella che si possa fare un uso improprio del permesso di soggiorno, cioè rendere poco chiara l'immagine da apporre sul documento di soggiorno in modo tale che lo stesso possa essere utilizzato da due donne distinte.
Io continuo a essere convinto che si possa stare in pubblico con il volto coperto, purché in grado di esibire un documento col volto scoperto ed essere disponibili al riconoscimento e che tutto il resto è un puro tentativo di fare del razzismo.
E' chiaro che ci sarà ancora l'idiota sindaco leghista che ordinerà la multa di donne islamiche per puro gusto razzista.
Di fatto occorrerà aspettare un eventuale successivo ricorso in cassazione e la conseguente sentenza per avere un quadro completo della legislazione in proposito.
Quote:
Originariamente inviata da s@ve
mah.. qua da me la polizia rompe anche ai ragazzini in giro per la strada col passamontagna, quindi non è razzismo, perchè sono italiani.
Cioè è di fatto vietato passeggiare per le strade con un passamontagna.
provaci, passa vicino a un carabiniere o simili con un passamontagna e vediamo che ti dice..
(intendo quello che ti lascia scoperto solo occhi e bocca, non quello con tutta la faccia scoperta, quello è legale)
Quote:
Originariamente inviata da Sally
Forse mi sono posto in una posizione che non si capisce bene quel che penso in proposito: secondo me è bene che la gente sia riconoscibile!
Il mio era un tentativo di fare chiarezza su questa cosa che ne stiamo parlando da settimane e in realtà nessuno di noi (io x primo!) sa come stanno le cose.
Io ragiono per logica e penso che riconoscibilità significhi disponibilità al riconoscimento.
Domanda: quando la polizia rompe ai ragazzini col passamontagna, di fatto che gli fa? Li arresta? Li multa? Gli dice di togliersi il passamontagna e gli chiede un documento per verificare chi c'è sotto? Se è l'ultima cosa è quel che penso io, se è una delle prime due è come dite voi. Nel primo caso il burka è allora consentito, nel secondo no.
Fammi sapere...
Nel caso io abbia torto resta comunque la contraddizione del casco in motocicletta.