e perchè il bambino dovrebbe essere diverso?
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io sono contrario.
Prima cosa: un bambino adottato è in linea generale "diverso". Spesso ha origini anche straniere, e quindi la "diversità" è all'ordne del giorno per lui/lei.
Ciò non giustifica la discriminazione. Non è diverso se non lo si fa sentire diverso.
E poi solo in Italia queste situazioni nn sono all'ordine del giorno (che poi non è vero, casi del genere esistono anche in italia) all'estero non si è sentito assolutamente un fallimento in questo campo e quindi l'adozione a genitori omosessuali è una cosa concepibile e che (a causa dei diritti costituzionali) deve essere applicata anche in italia.
Ma col tempo ci arriveremo prima o poi :D
Freud afferma che l'omosessuale ha subito un regredimento o un blocco nel naturale corso dello sviluppo psichico, tale da derivare un'anomalia che anche se non sfocia nella sociopatia normale non è. Ed oggi si cerca pure di considerare l'affidamento di un bambino ad una coppia omosessuale una cosa ovvia. Il mondo sta proprio perdendo il lume della ragione.
L'assenza di una figura di sesso differente tra i genitori è un danno per il bambino; e invece si vuole denigrare la differenza tra uomo e donna, facendo finta che due uomini o due donne possano prendere il posto del genitore di sesso differente.
Una vita senza madre, o senza padre. Bella cosa si.
Bè, condivido le conclusioni, Godel, ma non del tutto i presupposti.....la teoria della "malattia" o del "regredimento" proposta da Freud è stata smentita da quasi tutti e da molti anni, tant'è che come giustamente altri utenti dicevano, l'omosessualità non è più inclusa da 20 anni nel manuale delle malattie psichiche.
Io non credo si possa considerare una malattia nel vero senso del termine, è brutto arrivare a questo, ma più che altro una differenza psichica e genetica
Concordo con darkness... Non puoi considerare l'omosessualità un turbamento psichico.
E comunque Freud è vissuto più di un secolo fa. Non è così strabiliante che alcune sue teorie siano in contrasto con gli studi attuali. E non è così strabiliante che su qualcosa avesse torto.
E per l'ultima volta, dati reali affermano che l'avere genitori dello stesso sesso non influisce n più nè meno che averli di sesso opposto.
E per dati reali parlo di storie di vita reale.
Freud non la considerava una malattia, ma come ho già detto dava all'omosessualità delle cause, che finora si sono dimostrate le più plausibili.
Non si tratta di malattia psichica, ma di una condizione anormale; che peraltro pensava fosse reversibile.
Ma guarda che non sono i secoli a render meno validi gli studi; e non è che Freud sia infallibile, ma di certo quello che ha riscontrato lui riguardo l'omosessualità non lo ha riscontrato nessun'altro con i propri studi.
E questo è per dire che l'omosessualità, è un condizione anormale non secondo le chiacchiere di chi è etero, ma secondo gli studi scientifici più veritieri compiuti sino ad oggi.
Non si tratta di togliere rispetto a chi è omosessuale, si tratta di dire che è una condizione anormale, non una condizione normale. E lo è comprovatamente; anche se poi la maggioranza delle associazioni di psicologi si sono calate le braghe di fronte alle proteste dei gruppi gay quarant'anni fa.
Quanto al resto, il discorso non cambia. E' inutile che tu dica che avere genitori dello stesso sesso non influisce, perchè anche se è così il bimbo viene comunque privato di una fiura importante all'interno della famiglia.
Prova a vedere la tua vita togliendo tuo padre e mettendoci un altra donna, oppure togliendo tua madre mettendoci un altro uomo; poi dimmi se è la stessa cosa.
Le coppie etero vanno privilegiate per le adozioni rispetto alle coppie omosessuali, c'è poco da fare.
E' il concetto di 'anormalità' di Freud che andrebbe analizzato rispetto a quanto intendi tu/voi...
Secondo Freud è anormale anche una coppia eterosessuale che non fa seguire un rapporto sessuale completo al bacio.
Vogliamo quindi togliere la possibilità di allevare un bambino anche a tutte quelle coppie eterosessuali che lo fanno in modo strano?
Forse dovreste in molti semplicemente scrollarvi di dosso certi tabu sessuali...
Invece è per una stupida credenza della superiorità dell'eterosessuale.
E se non è una malattia non è una condizione anormale..
E poi, io l'anormalità non la posso considerare una cosa esistente. Se esiste è normale se non esiste sarebbe anormale. L'unico concetto di anormalità che concepisco è l'inconsuetudine. Ma che gli omosessuali siano meno consueti degli eterosessuali, non serve uno studio approfondito per approfondito...
Non sono tabù, anzi.. Le idee di Freud in un certo senso sono molto più futuristiche di molti altri.
Quanto all'esempio che fai del bacio, non è propriamente così, analizzi la cosa in modo troppo artificiale. E poi, sicuramente non mi trovo d'accordo con gran parte delle toerie freudiane, ma ciò non toglie che riguardo l'omosessualità abbia centrato la questione con argomentazioni e riscontri sperimentali poi che sono davvero mirabili.
La 'supeiorità' dell'eterosessuale è data dal fatto che l'eterosessuale può procreare, e può avere l'apporto del sesso differente. L'omosessuale non può procreare, ed ha l'apporto di un solo sesso per crescere e curare la prole.
E poi non è vero che una condizione anormale significa malattia. Significa soltanto che c'è qualcosa di più di una semplice non-consuetudine che rende diversa una situazione. Non mi sembra che Freud si sia mai scagliato contro l'omosessualità mettedosi dalla parte degli omofobi.
Ma non vuol dire. Come avevo già detto in post addietro, le persone rosse di capelli sono più soggette ai tumori. Forse che essere rossi è anormale? Semplicmente perchè comporta degli svantaggi?
E poi scusa ma se durante un rapporto omosessuale si prova piacere, non è forse possibile che ci sia una predisposizione? O comunque una previsione, un adattamento. Cioè che abbia un significato essere omosessuale? Se così è come fa ad essere anormale?
Essere rossi non è un fatto dovuto ad un questione di tipo psichico come è per me o per Freud l'omosessualità. Puoi benissimo dire che l'omosessuale sia tale per via di informazioni contenute nei geni, così come è per chi è rosso o biondo o castano; ma se tu dici che l'omosessualità abbia queste cause innate, poi giustifichi anche la visione di chi pensa che l'omosessualità possa anche essere considerata una malformazione, una malattia.
Il considerare l'omosessualità come unica caratteristica riconducibile al sesso poi secondo me è riduttivo, perchè l'omosessuale non si differenzia rispetto ad un eterosessuale solamente per questo aspetto, ma per molti altri aspetti che riguardano la sfera emotiva e psicologica dell'individuo.
E penso infatti che l'omosessualità abbia cause unicamente di ordine psichico, le quali non portano a vedere questa tendenza come qualcosa di deprecabile rispetto all'eterosessualità.
Rifacevo il verso a questo tuo intervento:
Non credi quindi che anche gli altri abbiano il diritto di discernere se una teoria la condividono o meno, senza dover per questo prendere o tutto o niente da quella disciplina?
un bambino ha cmq bisogno di due figure accanto a lui... una donna e un uomo... non 2 uomini o 2 donne assieme
Si, ma non nel caso che citi..
Un conto è prendere una teoria sull'omosessualità di uno spichiatra e considerarla corretta, ed evitare altre teorie riguardo altri argomenti; un conto è dire che l'uomo è un animale frutto di geni e dell'evoluzione, e poi non riconoscere la stessa cosa quando si parla di uomo o donna.
Se poi hai cambiato idea, ci sono un sacco di teorie sull'uomo spirituale che dovresti abbracciare, che parlano di anima, di creazione di uomini e donne, e di enti soprannaturali che di solito non ti sono mai stati tanto simpatici.. :roll:
Ti rispondo, ottenendo così di trasferire da un topic all'altro i nostri interventi (d'altra parte 'sti due topic sulle adozioni mi sembrano così simili... :102: )
Quando io dico che tra un maschio e una femmina non ci sono più le differenze che c'erano una volta, mi riferisco proprio all'evoluzione dell'uomo, intesa in questo caso nel breve periodo delle ultime due o tre generazioni e da un punto di vista sociologico del ruolo del maschio e della femmina, che vanno sempre più avvicinandosi l'un l'altro.
Non sembra anche a te che 50 anni fa le donne se ne stavano a casa e l'attività loro primaria era quella dell'accudimento della casa e dei figli, mentre ai maschi veniva relegato il ruolo più pratico di approvvigionamento delle risorse per quella famiglia e poco riguardo all'educazione dei figli se non un po' di schiaffoni quando tornavano a casa inkazzati?
E che oggi invece nell'educazione dei figli - rispetto ad allora - c'è una condivisione dei ruoli? Il termine di "mammo" è stato coniato da pochissimo non a caso, sta proprio ad avvalorare la mia tesi...
Ora, io dico: perché fare pragmatismo e negare l'evidenza dei fatti, per voler a tutti i costi difendere la famiglia di 50 anni fa che oggi NON ESISTE PIU'??
Non sarebbe, oltre che più leale, anche più proficuo per tutti, sostenitori della famiglia canonica e non, prendere atto delle trasformazioni sociologiche avvenute e cercare un nuovo equilibrio che tenga conto delle necessita e realtà del presente, magari utilizzando il credo del passato come esperienza preziosa ma senza doverne fare a tutti i costi un dogma?
Sareste più credibili anche come sostenitori della vostra idea di famiglia, se ammetteste le differenze tra il presente e il passato.
Il problema di fondo è che voi cattolici non accettate l'omosessualità in quanto tale, che relegate l'omosessuale allo stesso ruolo che relegate una bestia (come un cane in chiesa) e dovreste dichiarare apertamente questo e sarebbe allora persino inutile ogni altro discorso che presuppone invece l'accettazione degli omosessuali nella nostra società.
Aridagli co sto voi cattolici.
La chiesa non relega l'omosessuale al livello di un cane, è che considerà l'omosessualità una cosa deplorevole per quanto riguarda il rapporto sessuale tra due individui dello stesso sesso.
E non vedo come la chiesa c'entri col discorso che si faceva prima.
Sicuramente il ruolo della donna è cambiato, così come sono cambiati i costumi e le abitudini nella società, rispetto a cinquant'anni fa. Ma questo non ha a che vedere col fatto che una donna è una donna, ed un uomo è un uomo. Ed è così oggettivamente per caratteristiche indipendenti dal volere dell'individuo, dato che nessuno anche volendo può cambiare il cromosoma X con il cromosoma Y e tramutarsi in un individuo di sesso opposto.
Quindi, al di là di quelli che sono i costumi, la differenza tra uomo e donna c'è, ed è bella grande. Poi oltre alla differenza fisica, che secondo te che sei materialista ed evoluzionista comporta anche una differenza in tutti gli altri aspetti dell'individuo; c'è anche la differenza sociale, di costumi, di quello che vuoi che all'interno della nostra società non vede affatto un uomo uguale ad una donna; che anche se non è come cinquant'anni fa non è mica cosa da niente.
E il discorso quindi è, dato che l'uomo e la donna sono diversi, scientificamente e comprovatamente diversi per molti aspetti oltre a quelli di tipo esterno; come mai non dovresti giudicare l'assenza di una figura di sesso opposto all'interno di una coppia come una mancanza importante per il bambino? Vuoi forse dirmi che ciò che distingue uomo e donna è unicamente il vissuto sociale? E se sotieni questo, allora tutte le tesi evoluzioniste e materialiste che sostieni perchè non le getti nel water?
Uomo e donna sono diversi, e lo sono per cause innate. Ed il dire che un uomo possa essere uguale ad una madre, e che una donna possa essere uguale ad un padre, significa coglionare chiesa, scienza, ragione, razionalità, logica, storia e chi più ne ha più ne metta.
La psiche di un gay è semplicemente forgiata dalle fasi che ha dovuto subire. Riesce ad essere molto sensibile perchè ne ha passate di tutti i colori...
Io personalmente non so se è riconducibile ai geni, ma è riconducibile alla stessa cosa che rende eterosessuali. Che è il più grande mistero dell'universo: l'amore, semplicemente. Quando qualuno lo spiegherà avrà scoperto veramente tanto.
Non la vedo in questo modo Divx, ma come già detto ritengo veritiere le tesi freudiane.
L'amore, se sei materialista, dovresti vederlo unicamente come una reazione chimica del cervello; né più, né meno. Penso che una visione più astratta e romantica dell'amore possa essere coerentemente portata avanti solo da chi crede che l'uomo non sia solo un essere materiale, ma un individuo materiale e individuo spirituale.
I cattolici li tiro in ballo perché sono loro i difensori della famiglia di 50 anni fa, e questo non lo puoi negare e non puoi negare che se non ci fossero loro la famiglia sarebbe stata bell'e rivista.
Ciò che distingue un maschio e una femmina, non sarà solo il vissuto sociale, ma il vissuto sociale è quel che più importa per l'allevamento di un bambino. Perché a un bambino se hai i cromosoma X o Y in fin dei conti non gliene frega niente, così come non gliene frega niente se pisci in piedi o seduto. Per lui è importante la consapevolezza che a fronte di suoi bisogni ed esigenze ci sia qualcuno in grado di aiutarlo. Un bambino distingue il maschio e la femmina che lo accudiscono per il ruolo che hanno NEI SUOI CONFRONTI non certo per chi sta sopra o sotto quando fanno sesso, cosa alla quale non è minimamente interessato. E il ruolo che padre e madre hanno NEI SUOI CONFRONTI al giorno d'oggi non è per niente distinto. Entrambi sono in grado di lavargli il culo, entrambi possono preparargli da mangiare, entrambi posso metterlo a dormire, accompagnarlo in palestra, aiutarlo a fare i compiti... addirittura entrambi sono apprensivi, ruolo che una volta era esclusivamente materno.
E allora? Perché due e non un solo genitore? Perché due è meglio di uno, perché uno solo non avrebbe tutto il tempo necessario... ma - di fatto - dove e come si differenzia il ruolo di padre da quello di madre??
Secondo me è più una qeustione di carattere, mi spiego, quando ero piccola mia mamma aveva paura di tutto, quindi: non andare con la bici che cadi, attenta che ti fai male, copriti che prendi freddo, non andare nella neve che ti ammali, non rotolarti nel prato che ti sporchi (:lol:) non toccare quel cane perchè ti morde, non usare i pattini in discesa, e robe così.
Mio papà l'opposto: devo andare sul tetto vieni anche te, vieni che proviamo a guidare il vespino (:lol:), vuoi assaggiare un goccio di birra?, vieni che andiamo a vedere i rally e via così.
Questo è giusto per l'equilibro, se mio padre avesse avuto il carattere di mia madre, adesso andrei in giro sotto una campana di vetro, se mia madre avesse avuto quello di mio padre probabilmente mi sarei già rotta qualche osso :lol:
Ma non è: donna iper-protettiva, uomo no. Assolutamente no. E' una questione di carattere, e così per tutte le altre differenze.