Originariamente inviata da
s@ve
Sei tu il fautore di questo sistema carcere=espiazione, quindi sei tu che dovresti poi trovare una soluzione al fatto che un tizio una volta che entra dentro un carcere rimane delinquente per tutta la vita.
Io dico che il carcere deve essere sostituito da un modello educativo, nel quale l'individuo ospitato possa rendersi conto che esistono codici morali per noi più auspicabili diversi dal suo e che sia in grado di accettarli. Ti ripeto, un luogo dove sia possibile acquistare un codice morale, ma anche un lavoro, una casa, degli affetti... Secondo me è anche assurdo che un giudice stabilisca a priori la durata della permanenza del mio carcere modello: questa dovrebbe essere variabile in funzione della reattività della persona ospitata e della sua disponibilità a cambiare.
Purtroppo noi tutti non siamo abituati a tali situazioni; fin da bambini veniamo educati all'
espiazione, i genitori, le maestre, i preti
castigano chi commette un errore; se ci pensi bene il castigo e l'espiazione sono un mettere l'anima a posto. Io sbaglio, tu mi dai dieci frustate, io ho pagato e adesso sono riabilitato e posso anche risbagliare.
Per me l'ideale sarebbe: io sbaglio, non vengo frustato ma mi viene fatto notare il mio errore: in tal modo non sono riabilitato e lo posso diventare soltanto non sbagliando oltremodo.
Io è così che educherei mio figlio. Se si comporta male non gli darei un ceffone, ma gli farei notare il suo errore e gli direi che di certi comportamenti c'è di che vergognarsi...
Dubito di essere riuscito a spiegarmi appieno...