Riporto questo gustosissimo articolo
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. da Il Riformista del 6 settembre 2006, pag. 2
di Emanuele Macaluso
Nella Casa berlusconiana la confusione è l'unica cosa percepibile ogni
giorno. Casini se ne è andato per conto suo ma non c'è un atto di
separazione consensuale. Il Cavaliere lo considera un traditore ma non dice
che la casa ha perduto un inquilino. Fini cerca una collocazione nella
destra europea ma ha bisogno di allentare i vincoli che lo condizionano:
vuole ma non può. Anche Bossi cerca una nuova strategia. Ma il casino è
soprattutto in Forza Italia. Cosa sia e cosa voglia non si capisce più.
Tremonti accusa il governo di volere la rovina dei pensionati, la
distruzione del Welfare e parla di macelleria sociale. Sembra Bertinotti del
2001. Altri invece alzano la bandiera del rigore e dell'Europa. Sì, dell'Europa
di Maastricht. Intanto Pera lancia un manifesto per fare del centrodestra
«un'aggregazione conservatrice» come se fino ad oggi fosse stata
rivoluzionaria. E si candida come successore del Cavaliere. Guzzanti chiama
alla mobilitazione di piazza e il "Giornale" ospita lettere di guerra dei
militanti: non si capisce però se contro la sinistra o il panciafichismo dei
leader della destra. Berlusconi compie settant'anni e Giuliano Ferrara gli
augura di chiudere con la politica. Domani è un altro giorno