Tò che vi dò questo link:
http://cuorecattivo.clarence.com/permalink/132367.html
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E' la ricostruzione accertata dai fatti (chiedi a un qualsiasi milanese che ha vissuto in quegli anni) e recensita su numerosi libri.Originariamente inviata da FedericoBlasco
Fino ad allora, l'unica emittente che poteva trasmettere su scala nazionale in diretta era la RAI e questa era una posizione di monopolio. Quella legge ha consentito la fine del monopolio (informazione di stato) e ha permesso ad altri gruppi di entrare nel mercato televisivo trasmettendo in tutta ITALIA e non solo in una REGIONE.Originariamente inviata da FedericoBlasco
TeleMilano è l'evoluzione della televisione che trasmetteva in un quartiere.Originariamente inviata da FedericoBlasco
Ad Arcore lo odiano tutti..ci sarà un perchè?Originariamente inviata da Dav
che evoluzione scusa?Originariamente inviata da Dav
Sì, certo, al Bar Sport. Scrivi cose serie, perfavore.Originariamente inviata da FedericoBlasco
Non ti vengo a spiegare la storia di Mediaset e Fininvest e le holding perché non ne ho la minima voglia, cercala su internet.Originariamente inviata da FedericoBlasco
Visto che tu non ne hai voglia ci provo io....:Originariamente inviata da Dav
Tralascio i trascorsi del Berlusconi "palazzinaro", quelli che gli hanno permesso di racimolare i capitali di base per il suo successivo impero economico, la sua televisione, agli albori, si giovo' di un "artificio" che non era consentito dalla legge che si potesse trasmettere su scala nazionale. Egli quindi realizzo' tante piccole televisioni locali le quali trasmettevano simultaneamente lo stesso programma e quindi, in pratica, erano una trasmissione su scala nazionale, ma solo in pratica.
Ci furono quindi alcune sentenze di alcuni pretori sparsi per l'itala, quelli di Torino e L'Aquila in particolare, che bloccarono le trasmissioni in "interconnessione". E' qui che entra in gioco l'on. Bettino Craxi, allora presidente del consiglio colluso con Berlusconi in tanti affari loschi, che, al momento di tale blocco si trovava a Londra: egli ordinò all'allora ministro delle telecomunicazioni di fare un decreto urgente salva-Berlusconi. Il ministro delle telecomunicazione, Antonio Gava, non era pero' d'accordo. Allora Craxi anticipò il ritorno in Italia da Londra apposta per provvedere personalmente a emanare un decreto eccezionale e temporaneo convocando d'urgenza il consiglio dei ministri; questo in attesa di emanare una imminente "legge sulle TV" che, udite udite, arrivera' sei anni dopo!! Comunque grazie a questo decreto Berlusconi ottenne un monopolio sulle televisioni. I fatti citati sono relativi agli anni '80. Nel 1990 viene emanata la famosa legge Mammi', che dovrebbe mettere ordine nel sistema televisivo. Essa impone alla Fininvest due vincoli: cedere la testata "Il Giornale" e cedere le quote oltre il 10% di Tele+1 e Tele+2: Berlusca se la cava cedendo il Giornale al fratello Paolo e le televisioni a vari prestanomi.
Tra il 1990 e il 1991 la Fininvest versa, tramite la All Iberian, su due conti svizzeri di Craxi, circa 23 miliardi di lire.
La procura di Roma sospetta anche che al ministero del PPTT qualcuno abbia preso tangenti per emanare la legge Mammi' e il piano delle frequenze televisive. In particolare si sospetta di Davide Giacalone, segretario di Oscar Mammì, in pratica colui che ha steso materialmente il testo della legge sull'emittenza e che è stato ingaggiato, successivamente, alla Fininvest con una consulenza da 600 milioni di lire.
Ciaociao!!
la furbizia è sinonimo di disonestà, non c'è molto da complimentarsi con chi la esercita.Originariamente inviata da sariciuli