Non saprei... Consultando i libri paga dello stato ho trovato figure professionali molto diverse, dagli innalzatori del proprio stipendio ai collaudatori di auto blu, dagli assuntori degli amici ai riscossori di tangenti, ma i masturbatori di disabili non li ho trovati, a meno che non sia così che vengono chiamate in realtà le olgettine.
Mi presento. Scrivo su "Il Fatto Quotidiano", sono l'autore dell'articolo. Intanto ringrazio chi ha aperto questa discussione. Purtroppo comprendo che in Italia non si conosce bene ne il problema ne l'assistenza sessuale. Normale si scrivono poi molte cose errate e che si faccia fatica a comprendere.
Sono stato su RAI3 da Fabio Volo. Andrò su RAINES24 a breve e in un altra trasmissione, sempre su RAI3. Ho preparato un manifesto molto esaustivo e ci organizzeremo per i corsi. Si, perché dove esiste (da 20 anni!) questa figura, ci sono corsi formativi di 600 ore, con sessuologi, psicologi, medici. E' una vera è propria terapista. Non è pagata dallo stato, ne da ASL. Tranne in Olanda.
Le priorità nella vita sono molte e c'è sempre una più importante ma se si pensa questo, non si fa mai nulla. Anche perché molto soggettivo.
Sono a vostra disposizione per domande e chiarimenti.
Benvenuto, ti ringrazio di essere intervenuto. Mi chiedevo se esiste un dossier approfondito in lingua italiana con dei numeri, delle testimonianza e una chiara job description e job analysis del profilo professionale in oggetto. Secondariamente, mi chiedo se esistono dei dati relativamente all'estrazione sociale delle persone che ricorrono a questo servizio. Infine, i corsi formativi di cui parli da chi sono promossi? Le professionalità di cui scrivi (sessuologi, psicologi, medici) lo fanno a titolo gratuito e in totale riservatezza o si impegnano attivamente anche loro nel riconoscimento di questo profilo?
Salve. Esiste tutto. Naturalmente i dettagli vengono dati non in un forum generico ma richiedendoli via mail e con un nome, un cognome, una faccia. .
La mia mail é max.ulivieri@me.com
il tutto non viene dato pubblicamente perché siamo in va di progetto per renderla ufficiale, legittima e riconosciuta.
Saluti.
Ciao @maxanima!
Grazie per essere intervenuto, non me lo sarei mai aspettato quando ho aperto la discussione.
Prima sono stati sollevati tre punti fondamentali: "falsi invalidi" e infiltrazioni malavitose tipiche di questo paese, il veto che sicuramente la Chiesa opporrà e la mancanza di risorse economiche.
Secondo te questi problemi sono aggirabili in questo momento storico? Quali passi sono necessari compiere per arrivare a un riconoscimento dell'assistente sessuale ai disabili?
Un'ultima domanda un pò più "scomoda" se posso: nel nostro paese questa figura viene erroneamente spesso accostata a quella della prostituta, pensi che il suo riconoscimento giuridico porterà automaticamente alla legalizzazione della prostituzione?
Grazie ancora!