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Federalismo fiscale - Illuminatemi

  1. #31
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    Trovo che la tua "dimostrazione matematica" non abbia alcun senso.
    Sono invece d'accordo con la prima parte dell'ultimo periodo; può anche essere che si riveli una soluzione inadeguata a risolvere il problema, ma questa è una tua opinione; forse allora è meglio continuare a non far niente e limitarsi agli annunci? Tutti gli ultimi 50 o 60 governi hanno sempre proclamato che "il sud è una priorità e che bisogna rilanciare il mezzogiorno"..i risultati sono sotto gli occhi di tutti.


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  3. #32
    Vivo su FdT Loller156
    Uomo 33 anni da Lecco
    Iscrizione: 13/8/2007
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    Se la lombardia produce il 40 % del pil nazionale, paga più tasse.

    I leghisti non dicono che è sbagliato questo, dicono semplicemente che se fondassero uno "stato a parte", o se potessero gestire le loro finanze, in lombardia si starebbe meglio economicamente...e penso sia un'affermazione tutto sommato vera.

    che poi sia sbagliato di fondo il voler separare l'italia o altre cose è un altro conto.

  4. #33
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Utilizzare il sotterfugio del federalismo fiscale per togliere fondi alle regioni dove capeggia la mafia coi suoi vari nomi, con la speranza che questo sia l'antidoto alla mafia stessa, mi sembra come togliere l'ossigeno ai passeggeri di un aereo per sopprimere asfissiato il dirottatore.

    Ammesso che ciò, nel caso della mafia, funzioni.

    Io credo che se si vuole davvero risolvere il problema, si deve fare qualcosa per eliminare il clienterismo politico, che è ciò che permette che personaggi collusi con la mafia ottengano un posto di potere nel cuore dello stato.

    Non sono per niente convinto che eliminando fondi alla regione povera si elimini il clienterismo; anzi non sarei per niente sorpreso del contrario, se pensiamo che alle promesse personali in campagna elettorali ci si affida in misura tanto maggiore quanto è più pressante il nostro bisogno economico.

    Quindi non condivido affatto la politica del federalismo fiscale, almeno fino a che non vengano posti per ogni regione i preupposti per poterlo fare, che sono innanztutto la garanzia della democrazia e del rispetto dei diritti del singolo individuo.

    Se poi il disegno di legge è egoistico, nel senso che la Lega nel proporlo pensa ai soli interessi delle regioni più ricche del nord, incurante di quel che accade altrove, trovo ciò comunque molto miope; perché le correlazioni fra la malavita del sud e le industrie del nord sono tante e forti. A meno che non si voglia continuare a usufruire sottobanco di tutti i privilegi e servizi offerti dalle organizzazioni mafiose senza voler nemmeno più pagare alcun prezzo sociale, ma questo è disonestà pura.

  5. #34
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
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    Nuoo mi è andato perso il post lunghissimo durante la manutenzione del sito!!

    Domani ci riprovo. (a meno che una qualche anima generosa riuscisse a recuperarlo...)

  6. #35
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
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    per fortuna che doveva cadere il governo se non passava il federalismo comunale...
    tra l'altro Napolitano (per fortuna) ha bocciato il decreto-escamotage

    leghisti, ma vi piace così tanto esser presi per il culo da quel troglodito di bossi che è dal '94 che vi promette il federalismo?...

  7. #36
    Vivo su FdT Rocknrolf
    Uomo 37 anni da Milano
    Iscrizione: 29/9/2010
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    A sentir parlare questi cialtroni di politici che abbiamo vogliono tutti il federalismo fiscale, poi non perdono occasione per dimostrare il contrario. Inizio a dubitare pure del fatto che la Lega lo voglia. Il federalismo fiscale a livello di idea non è per niente sbagliato ma bisogna che sia fatto con attenzione e non all'italiana. C'è in gioco troppo per prenderlo alla leggera come stanno facendo i nostri politici.

  8. #37
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
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    Anche io vedo una riforma in questo senso come un'opportunità o quantomeno una possibilità di migliorare rispetto alla situazione disastrosa passata ed attuale.
    Ovviamente dire "federalismo fiscale" non vuol dire niente, conta come verrà strutturato e disciplinato..conseguentemente anche le opposizioni "contro il federalismo fiscale" (senza nemmeno sapere in cosa consisterà) non hanno senso. Cioè un senso ce l'hanno, esclusivamente politico, cioè di opposizione alla proposta in quanto leghista/proveniente da un governo berlusconi (cosa che sospetto, perchè se bersani dice "federalismo ok, ma senza berlusconi", è chiaro che l'opposizione non è tanto sul contenuto o sul principio, ma sul "chi" - il che peraltro è squallidissimo ma vabè).
    Se si parla di federalismo fiscale bisognerebbe concentrarsi sui principi (secondo me giusti) e sui contenuti (che possono essere giusti, sbagliati, perfetti, migliorabili, ecc.).

    Per esempio, ho trovato questo articolo che, seppur di parte (quindi da prendere con le dovute cautele) e senza entrare nei dettagli contabili e tecnici, tratta appunto di contenuti (dovrebbe essere aggiornato alla ultima bozza di d.lgs,quella concordata con l'anci e attualmente nel limbo).
    Alcune cose rimarrebbero senz'altro da migliorare o migliorabili (si spera che potranno esserci future correzioni) altre mi sembrano molto positive.

    1.FEDERALISMO DEMANIALE (D. LGS. N. 85 del 2010) Sviluppa la valorizzazione del patrimonio pubblico, attribuendo i beni ai territori dove questi si trovano: è un’importante opportunità per rivedere e per potenziare le possibilità di utilizzo di un patrimonio spesso, specie nel passato, trascurato o messo a reddito in maniera inadeguata. Senza aggiungere nuove tasse, si potranno recuperare risorse dalla valorizzazione di beni prima improduttivi.
    2.FABBISOGNI STANDARD ENTI LOCALI (D. LGS. N. 216/2010) I “Fabbisogni Standard” sono il costo efficiente di un servizio. Sostituiscono la “spesa storica”, espediente per finanziare anche l’inefficienza. Più spendevi e più eri premiato. Li sta determinando la Società per gli studi di settoreSose. Saranno pubblicati sul sito web di ogni Ente Locale, tra il 2011 e il 2013. I cittadini potranno controllarne il rispetto. Spesa più razionale = meno sprechi e meno tasse.
    3.ROMA CAPITALE (D. LGS. N. 219/2010) Il decreto, attuativo della delega contenuta nella legge sul federalismo fiscale, configura l’ordinamento provvisorio di Roma capitale, in attesa dell’attuazione della disciplina delle città metropolitane. Nasce, dunque, in luogo del comune di Roma, l'ente territoriale “Roma capitale”, di cui sono disciplinati gli organi di governo: Assemblea capitolina, Giunta capitolina e Sindaco. 64.FISCO MUNICIPALE (D. LGS. APPROVATO OGGI). 1 Si passa dalla finanza derivata a quella autonoma, sostituendo oltre 11 MLD di trasferimenti statali annui - assegnati in base al criterio irrazionale della spesa storica - con tributi propri e compartecipazioni. Si riforma così la finanza locale alimentata, oltre che dai trasferimenti, da ben 18 fonti di gettito (dall’Ici alla “tassa sull’ombra”). Vengono eliminate o accorpate ben 10 delle 18 attuali forme impositive. Le imposte locali diventano “tracciabili”.
    4.FISCO MUNICIPALE (D. LGS. APPROVATO OGGI). 2 Dal 2014, alcuni tributi statali sono assorbiti nelle imposte municipali propria e secondaria, senza aggravio per il contribuente. Il decreto sul fisco comunale riduce però anche le altre imposte: con la cedolare secca l’imposizione sui redditi da affitto passa al 19% e al 21%, rispetto a un’aliquota che oggi può superare il 40%. Le imposte sui trasferimenti immobiliari vengono ridotte dell’1%.
    4.FISCO MUNICIPALE (D. LGS. APPROVATO OGGI). 3 Il decreto non introduce nuove imposte. L’addizionale comunale all’Irpef, di cui il decreto sul fisco comunale dispone semplicemente il potenziale sblocco graduale dello 0,2%, è stata introdotta nel 1998, con aliquota allo 0,5%, e poi portata, con la finanziaria 2007, allo 0,8%. Lo stesso vale per l’imposta di scopo, introdotta nel 2007. 4.FISCO MUNICIPALE (D. LGS. APPROVATO OGGI). 4 Fondamentale è il raccordo con i fabbisogni standard. Prima un Sindaco poteva facilmente aumentare l’addizionale Irpef e il criterio della spesa storica non consentiva alcun controllo agli elettori. Già da fine 2011 un Sindaco che spende più dei nuovi fabbisogni standard non potrà facilmente aumentare l’addizionale comunale. Tutti potranno vedere e valutare le spese sul sito web del Comune. Si afferma il controllo del cittadino sulla spesa inefficiente: vedopago-voto.
    4.FISCO MUNICIPALE (D. LGS. APPROVATO OGGI). 5 I Comuni avranno accesso all’anagrafe tributaria, al catasto elettronico, e ad altre informazioni utili a fare emergere l’evasione sugli immobili. Tratterranno da subito il 50% dell’extra gettito prodotto che potrà essere utilizzato dal comune per scopi di pubblica utilità. Lo stesso vale per le “case fantasma” (gli immobili mai accatastati). Le sperimentazioni di collaborazione tra Comuni e Agenzia delle Entrate hanno dato risultati eclatanti, ad es. un proprietario di 8 case che non presentava dichiarazione dei redditi.
    5. Autonomia fiscale degli altri enti territoriali (d. lgs. in itinere) Vantaggi fiscali per i contribuenti: L’IRAP potrà essere azzerata. L’addizionale Irpef regionale potrà tener conto dei figli a carico. La compartecipazione IVA sarà legata al riscosso sul territorio e non più, come oggi, ai consumi Istat che premiano chi evade. Costi standard della sanità: forte solidarietà, ma evidenza degli sprechi che oggi costringono a penose migrazioni sanitarie. Viene scritta la parola “fine” sui ripiani statali del passato, a spese di tutti i contribuenti italiani (es. quello di ben 12 MLD attuato dal Governo Prodi nel 2007).
    6. Perequazione infrastrutturale (d. lgs. in itinere) In coerenza con il Piano Sud è diretto a rimuovere gli squilibri economici e sociali del Paese, superando i gravi ritardi nell’utilizzo dei fondi comunitari. Finanzia grandi progetti infrastrutturali. Si effettua – non era mai stata fatta prima - una ricognizione completa dei deficit infrastrutturali. E’ fondamentale per individuare gli interventi necessari e evitare la dispersione di risorse in mille rivoli e interventi inutili o spesso solo clientelari.
    7. Armonizzazione dei bilanci (d. lgs. in itinere) Nel 2008 la contabilità della sanità della Calabria si è rivelata completamente inattendibile. Alcuni Presidenti di Regione hanno impiegato mesi per calcolare il vero deficit ereditato dalla gestione precedente. Il decreto permetterà finalmente disporre di bilanci pubblici omogenei, elaborati con le stesse metodologie contabili. I bilanci saranno pubblicati in modo comprensibile a tutti su internet, permettendo veri confronti.
    8. Premi e sanzioni (d. lgs. in itinere) Introduce premi per i virtuosi e sanzioni per gli inefficienti. Tra queste il “fallimento politico” per chi dissesta un ente locale: se la Corte dei Conti accerta la responsabilità del politico scatta l’ ineleggibilità per 10 anni ad ogni carica elettiva. Riguarda anche il Presidente di Regione che viola piani di rientro sulla sanità e porta per 2 anni al massimo l’addizionale Irpef (3%). Il suo partito subisce il taglio del 30% del finanziamento pubblico.

  9. #38
    I run these tracks thorpe
    Uomo 38 anni da Vercelli
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    oh bene, finalmente da Roma ladrona a Comuni ladroni.

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