Roma, 17 ago. (Apcom) - "Metteremo una sorta di tassa sui cortei: devono pagare qualche cosa, non possiamo pagare solo noi". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo a Cortina InConTra. "Stiamo studiando una delibera apposita per introdurre un contributo ai servizi nel caso delle grandi manifestazioni nazionali" ha poi spiegato il sindaco. "Io penso sia giusto che nella definizione delle grandi manifestazioni nazionali che si svolgono a Roma - ha continuato Alemanno - ci sia anche il pagamento dei servizi. Quando c'è una manifestazione c'è per esempio l'Ama che deve ripulire le strade e altri servizi che devono essere resi e credo che nei limiti accettabili e compatibili con il diritto di manifestare sia giusto che da chi organizza le manifestazioni vengano pagati i servizi resi".
Parole che suscitano da un lato approvazione, dall'altro un vespaio di polemiche (oltre a qualche domanda su cosa costituisca 'manifestazione nazionale'; e poi il sindaco parla solo di cortei politici o anche di altri tipi di manifestazioni?). Secondo il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno "arriverà a tassare pure l'aria. Sorprende - spiega - che proprio la destra sociale, che ha sempre difeso il proprio diritto a scendere in piazza, ora proponga una tassa sui cortei". Sì invece a un protocollo per evitare il caos in città", afferma l'esponente Pd auspicando che Alemanno piuttosto "chieda un contributo alle terre leghiste per tutto il peso che la Capitale deve sopportare. E comunque se la tassa fosse a partecipante, se la potrebbero permettere solo le grandi organizzazioni, mentre la destra, quando era all'opposizione, ha sempre difeso il proprio diritto a sfilare. Serve invece un protocollo, una concertazione, come fece Veltroni, per evitare che la città soffra disagi".
La prendo come una boutade di Ferragosto, mi sembra una proposta dettata più dal calore estivo" dice il segretario confederale della Uil, Carmelo Barbagallo. "La Uil è sempre pronta a discutere - aggiunge - ma allora perchè non parlare anche dei proventi dei commercianti di Roma e dei diritti di televisivi quando ci sono manifestazioni nazionali? La cosa più seria è una: ci aspettiamo una politica fiscale dei governi locali e nazionale che riduca le tasse a chi già le paga. Capisco che il Comune di Roma abbia problemi di bilancio, ma Alemanno non pensi di risolverli mettendo altre tasse a chi già le paga".
17 agosto 2010
Fonte: Alemanno annuncia "tassa sui cortei" a Roma, e scoppia polemica | tiscali.notizie
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E se dovremo pagare una tassa per ogni nostro diritto chi lo rivendicherà più?