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Ddl intercettazioni

  1. #1
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Vercelli
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    Predefinito Ddl intercettazioni

    Intercettazioni: Anm, governo pone a rischio indagini delicate
    28 aprile 2009
    Roma.
    "Il ministro della Giustizia deve assolutamente procurarsi i fondi per assicurare la prosecuzione del servizio delle intercettazioni.






    Non si possono mettere a rischio indagini delicate su mafia e terrorismo".
    Lo stop alle intercettazioni annunciato dalle aziende che prestano questo servizio allarma l'Associazione nazionale magistrati, che è molto critica nei confronti di Alfano e del governo. "Il ministro ci aveva assicurato che il problema sarebbe stato risolto. E invece siamo in una situazione paradossale: il governo non interviene per razionalizzare i costi del servizio, ma per ridurre la stessa possibilità di fare intercettazioni, facendo così un regalo alla criminalità" dice il segretario Giuseppe Cascini. "Noi abbiamo dato indicazioni pratiche su come abbattere i costi delle intercettazioni che possono arrivare quasi allo zero - riferisce Cascini - senza così rinunciare a uno strumento indispensabile di indagine. Ma non c'é ascolto, visto che il governo insiste sul ddl e non interviene nemmeno per via amministrativa per ridurre i costi". E invece per farlo ci vorrebbe poco: "accorpare in sede distrettuale i centri di ascolto, rivedere le tariffe dei gestori telefonici", seguire quello che hanno già fatto autonomamente alcuni uffici giudiziari come la procura di Roma che "spende un quarto di quel che si fa in altre realtà". E l'inattività del governo su questo fronte potrebbe non essere casuale: "E' un dato oggettivo che i costi sono stati molto enfatizzati dal governo come motivo per ridurre le intercettazioni".

    ANSA Antimafia Duemila - Intercettazioni/Rita Borsellino: Inchieste su mafia a rischio

    secondo voi quando pagherà i debiti lo stato??

  2. #2
    Dovahkiin
    Utente cancellato

    Predefinito Decreto Legge in materia intercettazioni

    Parliamone.
    Con 325 si', 246 no e due astensioni, il governo ha ottenuto la fiducia sul maxiemendamento al ddl sulle intercettazioni. Il via libera definitivo al provvedimento, che poi passera' al Senato, e' atteso per domani. Il maxiemendamento riprende interamente il testo del ddl uscito dalla commissione Giustizia della Camera - frutto di un lungo lavoro emendativo rispetto al ddl originario del ministro della Giustizia Angelino Alfano - tranne che per una modifica "tecnica" che consiste nell'aver reso esplicita la possibilita' per il pm, in caso di urgenza, di acquisire i tabulati telefonici. Ecco, nel dettaglio, i punti chiave del provvedimento.
    GIRO DI VITE SULLE AUTORIZZAZIONI - Le intercettazioni richieste dal Pm non potranno piu' essere autorizzate da un solo giudice ma da un collegio di tre giudici con decreto motivato "quando vi sono gravi indizi di colpevolezza e l'intercettazione e' assolutamente indispensabile ai fini della prosecuzione dell'indagine". Stessa regola vale per le videoregistrazioni che potranno essere autorizzate solo se ci sia "fondato motivo di ritenere che nei luoghi ove e' disposta si stia svolgendo attivita' criminosa". Fanno eccezione i reati che riguardano la mafia, la criminalita' organizzata e il grave allarme sociale per i quali bastano "i sufficienti indizi di colpevolezza". Nei casi di urgenza, "quando vi e' fondato motivo di ritenere che dal ritardo possa derivare grave pregiudizio alle indagini", il pubblico ministero dispone l'acquisizione delle intercettazioni o dei tabulati telefonici con decreto motivato che deve essere convalidato dal giudice entro 48 ore. I reati per i quali sono possibili le intercettazioni sono tutti quelli previsti dal codice di procedura penale (delitti non colposi per i quali e' prevista la pena dell'ergastolo, delitti contro la pubblica amministrazione con pena minima non inferiore ai cinque anni, delitti di droga, contrabbando e armi, ingiuria, minaccia, usura e molestia, materiale pornografico, reati finanziari, aggiotaggio, false comunicazioni sociali).
    DURATA - Nel decreto motivato il collegio di giudici indica la durata delle operazioni di intercettazione per un periodo massimo di trenta giorni, anche non continuativo, prorogabili di altri 15 giorni. Un'ulteriore proroga puo' essere autorizzata "qualora siano emersi nuovi elementi, specificatamente indicati nel provvedimento di proroga". Per i delitti di mafia e criminalita' organizzata la durata massima sale a 40 giorni prorogabili per periodi successivi di 20 giorni entro i termini di durata massima delle indagini preliminari.
    IGNOTI - Nei procedimenti contro ignoti l'autorizzazione a disporre l'intercettazione e' data su richiesta della persona offesa ed e' sempre consentita l'acquisizione dei tabulati telefonici "al solo fine di identificare le persone presenti sul luogo del reato o nelle immediate vicinanze".
    TRATTAMENTO DEI DATI - i verbali e i supporti delle registrazioni sono custoditi nell'archivio riservato e sono sempre coperti da segreto. Le operazioni di ascolto sono compiute mediante impianti istallati presso ogni distretto di corte d'appello e presso la competente procura o, su autorizzazione del pm, presso i servizi di polizia giudiziaria. I procuratori generali presso la corte d'appello e quelli territorialmente competenti hanno poteri di gestione, controllo e ispezione dei centri di intercettazioni e dei punti di ascolto. I verbali con le trascrizioni sono immediatamente trasmessi al pm. Entro cinque giorni dalla conclusione delle operazioni vengono depositati in segreteria insieme ai decreti di autorizzazione per il tempo fissato dal pm, non inferiore ai cinque giorni. Entro quella scadenza i difensori hanno la possibilita' di prendere visione dei verbali. Quindi il pm spedisce il materiale al tribunale che fissa la data dell'udienza e procede "anche d'ufficio allo stralcio delle registrazioni e dei verbali di cui e' vietata l'utilizzazione". I risultati delle intercettazioni, inoltre, non possono essere usati in procedimenti diversi da quelle nei quali sono state disposte.
    SPESE - Entro il 31 marzo di ogni anno le procure devono trasmettere al ministero della giustizia una relazione sulle spese di gestione delle intercettazioni effettuate nell'anno precedente.
    DIRITTO DI CRONACA - "E' vietata la pubblicazione anche parziale o per riassunto o del relativo contenuto di atti di indagine preliminare nonche' di quanto acquisito al fascicolo del pubblico ministero o del difensore, anche se non sussiste piu' il segreto, fino a che non siano concluse le indagini preliminari, ovvero fino al termine dell'udienza preliminare". Nel caso di provvedimenti di custodia cautelare il giornalista potra' pubblicarne il contenuto solo dopo che "la persona sottoposta alle indagini, ovvero il suo difensore" ne siano venuti a conoscenza. Sono vietate la pubblicazione e la diffusione dei nomi e delle immagini dei magistrati relativamente ai processi penali loro affidati. Il divieto non si applica quando, ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca "la rappresentazione dell'avvenimento non possa essere separata dall'immagine del magistrato". È in ogni caso vietata la pubblicazione, anche parziale e per riassunto, degli atti e delle trascrizioni di conversazioni di cui e' stata ordinata la distruzione. Per questo reato il pubblico ufficiale rischia il carcere da uno a cinque anni. Per i giornalisti invece il carcere previsto da sei mesi a tre anni in caso di pubblicazioni di atti di cui e' vietata la pubblicazione, puo' essere commutato in una sanzione pecuniaria fino a 5mila euro. Multe salate sono poi previste per gli editori. GLI 007 - Un capitolo a parte del ddl riguarda le intercettazioni su utenze telefoniche riconducibili ad agenti dei servizi segreti. La richiesta di autorizzazione all'ascolto deve essere fatta, pena la nullita', dal procuratore della Repubblica che ne informa il procuratore generale. Il procuratore dispone l'immediata secretazione e la custodia in luogo protetto dei documenti e trasmette, entro cinque giorni dall'inizio delle operazioni, copia dei documenti al Presidente del Consiglio per accertare "se taluna delle informazioni in essa contenute sia coperta da segreto di Stato". Se entro 30 giorni il presidente del Consiglio non oppone il segreto, l'autorita' giudiziaria va avanti con il procedimento. Nel caso di conflitto di attribuzioni con il presidente del Consiglio, il segreto di Stato non e' comunque opponibile alla Corte costituzionale. "La corte adotta le opportune garanzie per la segretezza del provvedimento".

    Il governo ha stabilito nella data di venerdì 13 Giugno, alle ore 9:00, l’esame di un Decreto di Legge (quindi immediatamente esecutivo) riguardante il tema delle intercettazioni telefoniche. Il Decreto Legge è un atto con forza di legge che può essere adottato dal governo (cioè dal Consiglio dei Ministri) in casi straordinari di necessità e urgenza.
    La straordinarietà dello strumento normativo si riconduce alla deroga al principio di rappresentatività, in quanto sottrae al Parlamento, sia pure per un periodo di tempo limitato (60 gg.), l’esercizio della funzione legislativa. La Corte Costituzionale considera un requisito unico la straordinarietà, la necessità e l’urgenza. La stessa Corte si è recentemente (sentenza 29/1995) dichiarata competente a verificare la sussistenza di detti presupposti, in particolare affermando di poter dichiarare l’incostituzionalità del decreto legge nel caso di evidente mancanza degli stessi. Nel 2007 (sent. 171/2007) la stessa Consulta ha per la prima volta annullato un d.l. per carenza evidente dei presupposti e chiarito che la conversione parlamentare non può salvare il vizio, che incide sulla separazione dei poteri e non esclusivamente sul rapporto politico fra Parlamento e Governo.
    Quando mi sento dire da giornali e tv: “Si deve agire immediatamente perchè le intercettazioni vìolano la privacy” mi metto a ridere… La privacy è già tutelata da una legge, persino eccessiva, che è la Legge sulla Privacy che però ha una clausola assolutamente ovvia. Cioè che la privacy può essere tutelata, salvo esigenze di giustizia. Quando ci sono esigenze di scoprire reati e tutelare le vittime di quei reati, la privacy viene meno.
    Tornando all’argomento dei Decreti Legge, non riesco a capire quali possano essere i presupposti di STRAORDINARIETA’, URGENZA, NECESSITA’.
    La vera ragione dell’urgenza del provvedimento è palese a tutti, proteggere gli interessi e le malefatte delle persone che stanno al potere, che tramite conversazioni telefoniche potrebbero incorrere in qualche “guaio” con la giustizia. Chi ne pagherà le conseguenze? Noi cittadini, che vedremo imbavagliata la Magistratura, a cui sarà sottratto uno strumento fondamentale per lo svolgimento delle indagini.
    “Se hanno deciso di fare un decreto legge anziché un disegno di legge una ragione ci sarà. Mi piacerebbe sapere qual è il processo che deve essere bloccato” commenta il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro. “E’ anche un modo – prosegue Di Pietro – per impedire che l’opinione pubblica si formi una coscienza. Se poi è vero che il problema della sicurezza in Italia è quello più sentito dai cittadini – conclude il leader dell’Idv – mi sembra pazzesco che il primo provvedimento del governo Berlusconi sia quello di bloccare uno strumento di indagine importante come quello delle intercettazioni“.
    Aggiungo il video di Grillo già postato da Abel in un altro topic:




    (Abbiate il coraggio di dirmi che ha torto )
    Il testo dell'intervento di Grillo per chi non voglia vedere il video:
    "Quasi due anni dopo la raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare Parlamento Pulito ho l'onore di essere ricevuto e ascoltato come primo firmatario della proposta di legge. Due anni per parlare alla Commissione Affari Costituzionali. Una Commissione che valuterà le tre richieste: nessun condannato in Parlamento, limite di due legislature per ogni parlamentare, elezione nominale del candidato. Due anni di attesa per una legge firmata da 350.000 persone. E' uno scandalo che 350.000 cittadini italiani non siano stati neppure considerati per due anni. E' uno scandalo che in Parlamento siano presenti 20 condannati in via definitiva e prescritti come Berlusconi, D'Alema, Andreotti. E' uno schifo che 70 tra i nostri rappresentanti siano condannati in primo e secondo grado o indagati. Cuffaro e Dell'Utri sono senatori per meriti giudiziari, condannati in primo grado per relazioni mafiose. Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore. Hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola, e li hanno eletti. Li hanno eletti loro, non i cittadini che non hanno potuto scegliere il loro rappresentante. Cari membri della Commissione, siete illegali, incostituzionali, anti democratici. Per rispetto a voi stessi e agli italiani dovreste dimettervi al più presto. Luigi De Magistris e Sonia Alfano sono due italiani per bene eletti da tanti cittadini per bene. Dovreste cominnciare a preoccuparvi di questi cittadini. De Magistris ha avuto 450.000 voti, il secondo in Italia, Alfano 165.000 voti, la prima donna in Italia. Chi si è recato alle urne ha potuto sceglierli. Perchè questo non deve essere possibile anche per il Parlamento italiano? I partiti hanno occupato la democrazia, è tempo che tolgano il disturbo. La politica non è un mestiere. Due legislature sono dieci anni. Un lungo periodo, più che sufficiente per servire il Paese, lo fu per De gasperi, poi si ritorna alla propria professione. Voi che mi ascoltate sapete molto bene che molti deputati e senatori hanno il doppio stipendio come Mavalà Ghedini che prende i soldi da deputato e da avvocato dello psiconano. I parlamentari percepiscono un lauto stipendio pagato con le nostre tasse per lavorare per noi in Parlamento, non per lavorare in nero.
    Oggi, mentre sono qui per chiedere la semplice attuazione della democrazia e il rispetto della Costituzione, oggi viene approvata in Parlamento una legge che limita le inttercetttazioni e mette il bavaglio all'informazione. Io farò disubbidienza civile. Il primo pensiero dello psiconano non è il Paese, ma sempre e solo non farsi beccare. Avete approvato il Lodo Alfano per evitare che Berlusconi finisse in galera e adesso volete limitare il diritto del cittadino di essere informato.
    La marea sta montando, lo psiconano può fare comizi ormai solo nelle piazze chiuse, in cui fa entrare, come a Firenze, come a Prato, solo la sua claque. Lo difendono la sua scorta e gli avvocati. Gli sono rimastti solo quelli insieme a uno stuolo di giornalisti definiti "servi" dalla stampa estera. Gli italiani non stanno più con lui e tanto meno con chi gli ha permesso come Violante e Fassino per quindici anni di superare ogni conflitto di interessi.
    Lì fuori c'è qualche milione di persone che vuole restaurare la democrazia. Non vi chede di dargli ascolto. Ve lo ordina. Vi ordina, perchè voi siete loro dipendenti, di portare la proposta di legge Parlamento Pulito al più presto in Senato e di farla discutere pubblicamente. In modo che ogni italiano tragga le sue conclusioni e sappia chi è contro la democrazia e chi no. E' una delle ultime occasioni che avete per salvarvi almeno la faccia. Io ho fiducia negli italiani. Sapranno cacciare, spero con metodi democratici, chi oggi occupa abusivamente le istituzioni e ci rende lo zimbello del mondo. Il tempo e gli eventi stanno precipitando. La disoccupazione è diventate un'epidemia. Mentre voi incassate il vostro stipendio per girarvi dall'altra parte operai e imprenditori si suicidano. Persino il Gran Consiglio seppe cacciare Mussolini per istinto di sopravvivenza. Ascoltate la voce del Paese finchè siete ancora in tempo."

  3. #3
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Ecco - appunto - a riprova di quanto detto nel video e nel post di Grillo...


  4. #4
    Sempre più FdT
    Uomo 56 anni da Firenze
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    grillo ha ragionema non si può negare che negli ultimi anni abbiamo assistito ad abusi ssolutamente ingiustificati, come ad esempio la telefonata del principe di savoia in cui voleva 3 ragazze, ma non voleva spendere troppo(forse sfigato, ma non criminale), o le varie telefonate di fassino, dalema, berlusconi-saccà, ecc. di cui non si è saputo piu nientepuò anche darsi che abbiano strumentalizzato tutto questo per cucirsi la legge addossoperò il problema c'èra

  5. #5
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Vercelli
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  6. #6
    colibrì
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da toscanoxdoc Visualizza il messaggio
    grillo ha ragionema non si può negare che negli ultimi anni abbiamo assistito ad abusi ssolutamente ingiustificati, come ad esempio la telefonata del principe di savoia in cui voleva 3 ragazze, ma non voleva spendere troppo(forse sfigato, ma non criminale), o le varie telefonate di fassino, dalema, berlusconi-saccà, ecc. di cui non si è saputo piu nientepuò anche darsi che abbiano strumentalizzato tutto questo per cucirsi la legge addossoperò il problema c'èra
    Ma dici sul serio?
    guarda che è reato quello del principe di savoia
    E comunque la colpa è dei giornali che ci godono a rendere pubbliche soprattutto se parlano di gossip e si riferiscono alle persone che fanno comodo a loro. Al massimo posso trovare giusto non pubblicare le intercettazioni ma solo a scopo di non inquinare le prove.
    Poi non senti più parlare delle altre intercettazioni perchè cancellate dalla faccia della terra in nome della privacy e di una altro cavillo di cui ora mi sfugge il nome

  7. #7
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da anjaswe Visualizza il messaggio
    Ma dici sul serio?
    guarda che è reato quello del principe di savoia
    E comunque la colpa è dei giornali che ci godono a rendere pubbliche soprattutto se parlano di gossip e si riferiscono alle persone che fanno comodo a loro. Al massimo posso trovare giusto non pubblicare le intercettazioni ma solo a scopo di non inquinare le prove.
    Poi non senti più parlare delle altre intercettazioni perchè cancellate dalla faccia della terra in nome della privacy e di una altro cavillo di cui ora mi sfugge il nome
    Appunto, e fin qui è correttissimo come discorso.

    Ma poi entrano il gioco "straordinarietà, necessità ed urgenza" che di fatto permettono di intercettare sì e no un serial killer che hai già visto camminarti davanti con una testa mozzata sottobraccio.

  8. #8
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Speriamo che il Presidente della Repubblica non firmi questa legge.

  9. #9
    Assuefatto da FdT
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/1/2006
    Messaggi: 924
    Piaciuto: 1 volte

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    e fra un Gheddafi a Roma e un Cristiano Ronaldo al Real passa in secondo piano una delle leggi più scandalose della storia della nostra amata Repubblica....
    ma è tutto giusto così...

  10. #10
    Bushi yasha
    Uomo 43 anni da L'Aquila
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    Messaggi: 7,068
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    Grande Fratello Rules!

    la nostra informazione è nelle mani di tanti piccoli,pavidi,striscianti, Winston Smith

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