La maggioranza è superficiale e malleata facilmente dalla classe politica, dall'inerzia, da valori ludici che diventano per loro i più importanti.
La maggioranza preferisce pietose canzoni d'amore alla Amoroso, Marco Carta o Gigi D'Alessio sopra un "Corpo" dei Subsonica con tematiche più impegnative perché la musica, in Italia, è diventata una componente leisure, anziché d'impegno.
La musica, in Italia, essendo una componente leisure, viene presa alla leggera. Si ascolta quello che si ha occasione di sentire in radio o vedere in TV. Alla radio e in TV si fanno sentire coloro che vendono di più perché pagano di più per farsi vedere per poi essere richiesti e venire pagati per una richiesta da parte del pubblico.
Nessuno vuole doversi ricordare titoli di pezzi classici perché troppo lungi, troppo aulici, e poi uno pretende che si sappia qualcosa del compositore che è morto e che non posso vederlo in TV, dire che è figo e sentire una sua intervista dove lui mi spiega perché l'opera, in che modo l'ha composta, da dove trae ispirazione... no, quello è già più impegnativo.
Ma poi, chi ha più tempo per la musica e chi di questa fa una ragione di vita sono gli adolescenti e i giovani che vogliono fare parte di qualcosa, di un gruppo, essere definiti, e quindi scelgono cosa ascoltare sotto l'influenza altrui.
Il problema sta nella maggioranza.
Il pubblico vuole sentire una cosa concreta? Guadagna, è più famoso e ha più visibilità chi da alla maggioranza quello che la maggioranza vuole.
Eccerto chela differenza rispetto ad oggi si nota TANTO.
(Mi son fatta una passeggiata su youtube, perché di lui conoscevo solo la roba che i miei genitori ascoltano con il mangiacassette in macchina )
Anche solo pensare alla televisione, come è cambiata...
Il ballo che poi fa, sarebbe un tipo di danza che spingerebbe anche me ad essere meno poltrona e fare qualcosa "artisticamente" con il mio corpo.
E qua nasce sempre il mio dilemma. Sono sempre divisa su ciò: "Ma la televisione, la musica e la società sono peggiorati?... O sono solo semplicemente cambiati, e sono io la retrocessa che va ancora a ripescare, con mentalità chiusa cose che addirittura non ha vissuto?"
...cioè, no, non mi sono spiegata bene ora... oiboh, magari capite lostesso ciò che intendo... é il mio grande dilemma (per quanto riguarda musica, e televisione).
Poi chiaro che ci sono le eccezioni che confermano la regola. Ora io parlo esclusivamente di ciò che "va in voga", ciò che ascolti se accendi la radio o mtv.
I politici, il papa? Ma cosa c'entrano? Questo è uno dei classici problemi degli italiani: se c'è un problema difficile da risolvere preferiamo, anziché lavorare per una soluzione, dare la colpa a qualcuno di irraggiungibile ed andare al bar (o i forum in questi tempi moderni) a lamentarci.
Il "problema" della musica italiana è di matrice culturale, spezzettabile in varie parti:
- Abbiamo in testa queste equazioni [musica anglofona=figata] e [musica italiana=schifo+radio+erosramazzotti]. Questo ci vincola a non fare nulla che non sia un rifacimento di quello che sentiamo cantato in inglese producendo patetiche cover band non dichiarate come negli anni 60 invece di band che propongono le loro idee liberamente
- l'italia, vedi sopra, non è il paese del rock come lo intendono gli inglesi. Io abito in inghilterra, tu qui vai ad una festa in casa e c'è sempre una chitarra in un angolo e anche il più insospettabile sfigato finisce per prenderla in mano e farci due note. Magari sa suonare solo wonderwall? Fa niente, è già qualcosa se consideri il numero di persone con una conoscenza musicale di base qui. E' parte della loro vita, delle chiacchiere da pub, quando il calcio, la f*** e la politica.
- ovvia conseguenza la musica "nuova" non porta soldi. I soldi li porti se raggiungi tanta gente. Più gente vuoi raggiungere più ti devi appiattire (casi eccezionali esclusi). In italia per far soldi devi fare pop sdolcinato in italiano. Qui in inghilterra (e vi giuro che ne ascoltano di cagate, basta guardare la chart) puoi essere una buona indie rock band e camparci.
- ultimo punto poi la smetto, sono le priorità nella vita. Questa magari suona un po' come una scemata ma una cultura forte di famiglia e cibo come la nostra sono un impedimento alla musica. Quand'ero teenager spesso dovevamo finire le prove perché "la mamma ha preparato il risotto a casa" o perché ci si trovava a mangiare con il gruppo e si finiva per stare a tavola 4 ore. Qui non gliene frega niente. Fanno tutte le sere in sala prove, si sostengono a birre e patatine e probabilmente non vivono nemmeno con i genitori e non li vedono da un anno.
ho altre cose da aggiungere ma questo post è lungo abbastanza! sorry!
e allora è un problema di ignoranza e pochezza culturale della maggior parte della popolazione italiana
io mi eccito al limite dell'erezione ogni volta che vado in berwick street a londra!! un negozio di dischi ogni 50 metri!!!! tonnellate di vinile usato e nuovo di tutti i generi!
un negozio cosi in tutta roma o milano fallirebbe in 3 mesi. in italia nessuno compra la musica e quindi non ci sono soldi nel processo creativo. nessuno investe nei nuovi talenti.tra di noi si dice che se nine inch nails fosse un newcomer oggi, sarebbe solo un musicista da youtube.
bravo obo !! ne piu ne meno!!!
Mi viene in mente quest'intervista che ho visto poco fa, in quest' argomento... (come spunto)
...solo questione di qualità!
Il papa un po' meno, ma i politici c'entrano tanto.
La tanto sottolineata matrice culturale, in Italia, oggi, parte proprio dalla classe politica. E' la classe politica ad influenzare e/o rispecchiare un popolo. Non so da quanto tempo tu abiti in Inghilterra, ma sembra che sia abbastanza tempo per non essere al corrente dell'atmosfera italiana.
Abbiamo un presidente del consiglio (e scrivo tutto con le maiuscole per un motivo preciso) che va a mignotte, sfrutta ragazze minorenni, quando gli si presentano domande concrete al Parlamento Europeo risponde con le lodi del sole e spiagge italiane, dato che seriamente, all'improvviso, non sa rispondere ad una provocazione azzardata... la lista è lunga. Abbiamo una classe politica che dirige l'80% dei media - dai ludici ai media d'impegno - per indirizzare il popolo nella direzione dove vuole che vada. Ci ritroviamo in una realtà dove se non sei velina o calciatore, non sei nessuno. Se non appari e non fai serate in discoteca dopo essere stato nella casa del Grande Fratello, non sei nessuno. Ci si taglia l'educazione, per renderci più malleabili. Ci si distrae per mesi e mesi con casi di uccisione di ragazze e violenze da parte di - esclusivamente - extracomunitari. L'80% dei servizi sui vari TG sono "è arrivata l'estate", "è arrivato l'inverno", "c'è neve", "ora di moda vanno le timberland", "lei perdonerebbe un tradimento da parte del suo partner" e *******te varie.
La matrice culturale è dettata da Silvio Berlusconi e la sua compagnia di fedeli. PUNTO. E questo non è dare la colpa a qualcuno di irragiungibile. Questo è un fatto inconfutabile.
Anche l'Italia ha avuto i suoi esempi illustri di buona musica italiana - non tutta necessariamente rock, ma valida - vedi CSI, PFM, CCCP, Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Guccini... la lista non è lunga, ma c'è! Questi artisti e semmai ricomparisse qualcuno della loro "taglia" non saranno mai uditi a dovere, non saranno mai parte fondamentale della matrice culturale ATTUALE italiana perché il popolo italiano è superficiale e si lascia portare dove pare e piace da chi ne approfitta.
Per giunta, non si tratta di cultura cibo e famiglia. Almeno non più. Ora c'è la cultura dei fannulloni. La cultura del disimpegno. La cultura dell'indifferenza.