ma io , da dj , sono uno che di musica ne compra.io mica scarico; o vinile o niente.
ma il discorso vale per ogni cosa. te hai fame ma non non vuoi spendere soldi. che fai rapini una salumeria?
la cosa triste é che la gente lo fa , coscia dell' illegalità delle sue azioni, solo perché sicura dell'impunità.
gli altri discorsi sono pura demagogia.
Per me il problema della pirateria è leggermente più complesso. Prima di tutto non può essere vista come reato a mio parere perchè è un libero scambio senza scopo di lucro. E' da quando esistono le cassette a nastro che i giovani si creavano le loro compilation registrandole dalla radio o si scambiavano cassette per fare una copia e nessuno ha mai avuto troppo da ridire. Se tutto questo viene fatto non per avviare un attività a scopo di lucro ma solo per avere un proprio accrescimento culturale non ci vedo niente di così immorale o illegale. Oltre a questo degli studi hanno rivelato come la pirateria non sia così dannosa per le case discografiche in quanto se pur vero che si comprano meno CD la distribuzione dell'album è più estesa e capillare, anche chi non se lo può permettere o non l'avrebbe mai comprato ha l'album di tale cantante X, magari se ne appassiona, compra il merchandising e va ai concerti creando tutto sommato un fiorente mercato.
Questo per quanto riguarda tutti i prodotti replicabili senza la deteriorazione degli originali ovviamente. E' ovvio che se ho fame prendo una mela e me-la mangio quella mela poi non esiste più (almeno non nella sua forma originale) ma se prendo un libro e ne compio a mano un capitolo o ne faccio una fotocopia non impoverisco chi mi ha prestato il libro. Con la digitalizzazione i testi, le immagini e i suoni sono diventati materiale replicabile in modo pulito. Forse non hanno la stessa qualità dell'originale (motivo per il quale l'originale ha ancora mercato) ma non impoveriscono nemmeno momentaneamente il fruitore del pezzo originale.