tra esponente dell'estetismo (in particolare dandismo) e appassionato di moda c'è un abisso. il dandy usa la moda e l'eleganza come sfida alla mediocrità e alla volgarità.
"il dandismo non è, come sembrano credere molti sconsiderati, un gusto spasmodico della toilette e dell'eleganza materiale. per il dandy queste cose sono solo un simbolo della superiorità aristocratica del suo spirito. (...) il dandismo è una specie di culto di sè, che può sopravvivere alla ricerca del piacere da trovarsi nell'altro, nella donna per esempio: o, persino, a ciò che chiamiamo illusione. è il gusto di stupire e la soddisfazione orgogliosa di non stupirsi di nulla."
c. baudelaire, il pittore della vita moderna