Quel cd tutto trasparente
potrà contenere 100 dvd
La General Electric lavora a un disco registrabile da 500 gigabyte e che ne promette la commercializzazione entro il 2012. Il segreto? Utilizzare la memoria olografica come tecnologia per l'archiviazione di informazioni di RICCARDO BAGNATO
Brian Lawrence
LA FORMA è quella di un normale cd. L'unica differenza visibile è il colore, arancione, e la totale trasparenza dei materiali. La novità, però, è che potrà contenere fino a 500 gigabyte di dati. Ovvero 10 volte la capacità di un disco blu-ray e 100 volte quelle di un comune dvd. A prometterlo è la General Electric, che ha annunciato per il 2012 lo sbarco sul mercato di un nuovo supporto digitale per l'archiviazione dei dati, e ne ha presentato in video un prototipo.
Fantascienza? Non proprio. I ricercatori della società americana hanno infatti messo a punto un nuovo procedimento di registrazione e di lettura dati che permette di utilizzare non solamente la superficie del supporto, ma - complici i materiali adottati - l'intero volume dei dischi. Il segreto? Utilizzare la memoria olografica come tecnologia per l'archiviazione di informazioni.
L'idea non è nuova. Le società InPhase Technologies e Maxell avevano promesso la stessa cosa nel 2006. Per loro, l'uscita del supporto miracoloso doveva avvenire l'anno successivo. Tanto che la stessa Nintendo, nota produttrice della di videogiochi, aveva avanzato l'ipotesi di introdurre questo tipo di tecnologia sulle proprie console.
Per non parlare di Call/Recall, società di ricerca americana, che nel giugno del 2007 aveva dichiarato di aver scoperto il modo per salvare 1 terabyte, ovvero mille gigabyte, su un disco ottico utilizzando tecnologia tridimensionale. O addirittura la Optware, che avrebbe dovuto realizzare dischi ottici da 1 terabyte per la fine del 2002. A giudicare dai vari tentativi, finora mancati, c'è da credere che il 2012 sia più una speranza che una certezza.
Appuntamento al 2012? Nei laboratori della General Electric, però, sono sicuri di aver trovato la strada giusta. Ne è convinto Brian Lawrence, a capo di un team di circa trenta ingegneri dedicati al progetto. Sul blog Lawrance non risparmia alcuni particolari tecnici e spiega in un video il funzionamento e i motivi che hanno spinto General Electric a investire in questa direzione. Ma se, da un lato, la novità è di quelle che entusiasmano neofiti e grandi industrie, rimane da capire come risponderà il mercato - nel lontano 2012 - all'ennesima battaglia sui supporti digitali. Al proposito la General Electric, però, rassicura: "Poiché i nuovi dischi olografici potranno essere sostanzialmente letti e riprodotti utilizzando soluzioni simili a quelle dei lettori per i Blu-ray - ci ha tiene a sottolineare Brian Lawrence - la nostra tecnologia sarà in grado di spianare la strada per l'avvento di drive olografici economici, solidi e affidabili. Il giorno in cui sarà possibile immagazzinare la vostra intera collezione di film in alta definizione su un solo disco in grado di supportare anche i formati ad alta risoluzione per la televisione in 3D è molto più vicino di quanto si possa immaginare".