Oggi, è poca la gente che lotta per i suoi sogni. Mondo conformista, pigro.
C'è gente che odia gli artisti, solamente perché loro sanno sognare.
Certe volte credo di vivere nello scorso secolo.
Non sono pazza, almeno dicono così i libri di medicina. Sono di quella razza chiamata "normale".
E quando canta, le trema il cuore dentro in gola..
Stanca di tutte le frontiere..
Chiede una lunga scala, per poter salire..
Tocca legno..
Sabina e Serrat parlano il gergo poetico. Ed io mi copro con la coperta, in notti fredde, quando le illusioni restano ancora un po' lontane. Ma il fuoco è dentro. E canzone dopo canzone lascio passare i giorni, mentre io gioco a non essere la protagonista, e cerco il ruolo di passante. E vado avanti.
Perché io sono nata nel mediterraneo (come dice il maestro Serrat) e il mondo lo voglio verde e blu.
Oggi ho te, e non ho paura, credimi.
Se vieni con me ai giardini pensili di Babilonia, cercheremo insieme la porta del Dio