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Frammento di racconto

  1. #1
    Cal Lightman
    Ospite

    Predefinito Frammento di racconto

    Non badate alla situazione, era più un pretesto per cominciare a scrivere su qualcosa, ditemi piuttosto dove non funziona lo stile e la grammatica.

    Presi il revolver e me lo puntai alle tempie. La mano tremava ma non avrei avuto rimpianti, sarei andato fino infondo nel mio intento, se non fosse stato per quel pensiero che balenò nella mia mente qualche istante prima di premere il grilletto . Pensai a quella bambina, a come l’avevo conosciuta, e a quello che avrebbe dovuto subire se fosse stata lasciata sola in mezzo a quei mostri. Pensavo che nessun bambino meritasse tanto orrore. In quell’attimo di debolezza psicologica ripensai al passato, e la mia vista fu proiettata a qualche settimana prima, il giorno in cui ricevetti l’incarico al distretto. Nella mia mente comparve l’immagine nitida dell’interno di un ufficio, e vidi me stesso mentre parlavo con il direttore della centrale.
    Il direttore si era alzato dalla scrivania stringendomi la mano, e con uno sguardo serio dritto ai miei occhi, esclamò “la vita di questa bambina è nelle tue mani; nessuno se l’è sentita di prender parte a questa operazione di soccorso e ora lei è li sola e sta rischiando la vita per errori commessi da altri. Sono contento che tu abbia accettato l’incarico, e spero tu riesca a portarlo a termine tornando sano e salvo con lei” al che io risposi sorridendo “La vita di quella bambina è il motivo per cui sono diventato uno sbirro, difendere i cittadini, questo è il nostro dovere”.
    Il direttore mi sorrise e mi congedò con i suoi migliori auguri.
    Dall’ufficio del direttore di quelle settimane fa, tornai improvvisamente a qualche giorno prima, e ricordai l’abbraccio che diedi a mia moglie, agli amici del bar con cui avevo consumato una birra insieme prima di lasciare la città, e ripensai alle persone in gamba che avevo conosciuto e che mi avevano assistito nell’impresa, e che sono morte per salvare quella preziosa vita che ora ero pronto a rinnegare.
    No. Non potevo proprio permettermi il lusso di andarmene all’altro mondo così, non potevo lasciarla sola, dovevo mettere da parte il mio egoismo e le mie paure e tornare da lei perché aveva bisogno di me, e solo su di me poteva contare.
    Ritratto il dito dal grilletto, con un scatto nervoso riposi il revolver sul tavolo e dopo un profondo respiro mi alzai di scatto dalla sedia cominciando a correre verso l’armeria.
    L’allarme era scattato e annunciava l’autodistruzione dell’impianto. Dovevo sbrigarmi, non rimaneva molto tempo. Il cuore batteva all’impazzata, la pura si stava mescolando all’adrenalina e presto si trasformò in pura furia vendicativa. Ora ero motivato, deciso e determinato ad affrontare il destino.
    Presi la borsa da viaggio e ci buttai dentro tutte le munizioni e le armi da fuoco che trovai, poi presi l’elevatore che si trovava fuori dall’armeria e tenendo il mitra ben stretto in mano spinsi il pulsante per raggiungere il piano superiore.


  2. #2
    MisterInvisible (non attivo)
    Intermittente

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Cal Lightman Visualizza il messaggio
    Non badate alla situazione, era più un pretesto per cominciare a scrivere su qualcosa, ditemi piuttosto dove non funziona lo stile e la grammatica.

    Presi il revolver e me lo puntai alle tempie. La mano tremava ma non avrei avuto rimpianti, sarei andato fino infondo nel mio intento, se non fosse stato per quel pensiero che balenò nella mia mente qualche istante prima di premere il grilletto . Pensai a quella bambina, a come l’avevo conosciuta, e a quello che avrebbe dovuto subire se fosse stata lasciata sola in mezzo a quei mostri. Pensavo che nessun bambino meritasse tanto orrore. In quell’attimo di debolezza psicologica ripensai al passato, e la mia vista fu proiettata a qualche settimana prima, il giorno in cui ricevetti l’incarico al distretto. Nella mia mente comparve l’immagine nitida dell’interno di un ufficio, e vidi me stesso mentre parlavo con il direttore della centrale.
    Il direttore si era alzato dalla scrivania stringendomi la mano, e con uno sguardo serio dritto ai miei occhi, esclamò “la vita di questa bambina è nelle tue mani; nessuno se l’è sentita di prender parte a questa operazione di soccorso e ora lei è li sola e sta rischiando la vita per errori commessi da altri. Sono contento che tu abbia accettato l’incarico, e spero tu riesca a portarlo a termine tornando sano e salvo con lei” al che io risposi sorridendo “La vita di quella bambina è il motivo per cui sono diventato uno sbirro, difendere i cittadini, questo è il nostro dovere”.

    Il direttore mi sorrise e mi congedò con i suoi migliori auguri.
    Dall’ufficio del direttore di quelle settimane fa, tornai improvvisamente a qualche giorno prima, e ricordai l’abbraccio che diedi a mia moglie, agli amici del bar con cui avevo consumato una birra insieme prima di lasciare la città, e ripensai alle persone in gamba che avevo conosciuto e che mi avevano assistito nell’impresa, e che sono morte per salvare quella preziosa vita che ora ero pronto a rinnegare.
    No. Non potevo proprio permettermi il lusso di andarmene all’altro mondo così, non potevo lasciarla sola, dovevo mettere da parte il mio egoismo e le mie paure e tornare da lei perché aveva bisogno di me, e solo su di me poteva contare.
    Ritratto il dito dal grilletto, con un scatto nervoso riposi il revolver sul tavolo e dopo un profondo respiro mi alzai di scatto dalla sedia cominciando a correre verso l’armeria.
    L’allarme era scattato e annunciava l’autodistruzione dell’impianto. Dovevo sbrigarmi, non rimaneva molto tempo. Il cuore batteva all’impazzata, la pura si stava mescolando all’adrenalina e presto si trasformò in pura furia vendicativa. Ora ero motivato, deciso e determinato ad affrontare il destino.
    Presi la borsa da viaggio e ci buttai dentro tutte le munizioni e le armi da fuoco che trovai, poi presi l’elevatore che si trovava fuori dall’armeria e tenendo il mitra ben stretto in mano spinsi il pulsante per raggiungere il piano superiore.
    Direi che qui manca qualche segno di interpunzione...
    Poi,noto un po' troppe "e",molto spesso in più del dovuto.
    Per il resto,direi che la sintassi e la grammatica siano corrette,ma potrebbe essermi sfuggito qualcosa...

  3. #3
    Vivo su FdT Meox
    Donna 32 anni da Treviso
    Iscrizione: 21/11/2005
    Messaggi: 3,728
    Piaciuto: 352 volte

    Predefinito

    Secondo me nelle prime righe un po troppi "pensare", alcune frasi si reggono bene anche senza.
    Ritratto il dito dal grilletto, con un scatto nervoso riposi il revolver sul tavolo e dopo un profondo respiro mi alzai di scatto dalla sedia cominciando a correre verso l’armeria.
    Direi che è ritrassi.
    Il direttore mi sorrise e mi congedò con i suoi migliori auguri.
    Eccesso di miiii*nota musicale*
    Dall’ufficio del direttore di quelle settimane fa, tornai improvvisamente a qualche giorno prima, e ricordai l’abbraccio che diedi a mia moglie, agli amici del bar con cui avevo consumato una birra insieme prima di lasciare la città, e ripensai alle persone in gamba che avevo conosciuto e che mi avevano assistito nell’impresa, e che sono morte per salvare quella preziosa vita che ora ero pronto a rinnegare.
    Secondo me la frase è poco chiara, e ti sei dimenticato di concordare il sono morte al passato


    In generale direi che le frasi hanno un po troppi verbi, dovresti spezzarle un po, ma sono gusti personali.

  4. #4
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 33 anni da Roma
    Iscrizione: 17/4/2010
    Messaggi: 475
    Piaciuto: 3 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Cal Lightman Visualizza il messaggio
    Ritratto il dito dal grilletto, con un scatto nervoso riposi il revolver sul tavolo e dopo un profondo respiro mi alzai di scatto dalla sedia cominciando a correre verso l’armeria.
    Io direi
    Ritraendo il dito dal grilletto.
    Quote Originariamente inviata da Cal Lightman Visualizza il messaggio
    Il cuore batteva all’impazzata, la pura si stava mescolando all’adrenalina e presto si trasformò in pura furia vendicativa. Ora ero motivato, deciso e determinato ad affrontare il destino.
    Qui hai sbagliato penso... Volevi scrivere paura?

    Tutto sommato è un bel racconto, l'inizio mi ricorda un monologo di Woody Allen.

  5. #5
    Cal Lightman
    Ospite

    Predefinito

    Vero, scrivo troppe "e" di congiunzione, ed é vero anche che la consecutio temporum fa schifetto

    Invece, grammatica a parte, trovate che sia troppo semplice come testo? a volte quando scrivo ho l'impressione di trattare elementi figurativi complessi in modo troppo semplice: o decido di scrivere un racconto breve molto sintetico oppure faccio un testo più accurato e descrittivo, invece quando scrivo mi sembra di stare nel mezzo, cioé cerco di fare cose difficili trattandole in modo semplicistico, non trovate?

  6. #6
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 33 anni da Roma
    Iscrizione: 17/4/2010
    Messaggi: 475
    Piaciuto: 3 volte

    Predefinito


  7. #7
    MisterInvisible (non attivo)
    Intermittente

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Lerajies Visualizza il messaggio
    Direi che è ritrassi.
    A mio parere andrebbe bene anche "ritratto"

  8. #8
    Cal Lightman
    Ospite

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Mahone Visualizza il messaggio

    Oltre al fatto che vuole spararsi e ci ripensa non ha nulla a che vedere col mio racconto, però il suo monologo é certamente più efficace del mio

  9. #9
    Vivo su FdT Meox
    Donna 32 anni da Treviso
    Iscrizione: 21/11/2005
    Messaggi: 3,728
    Piaciuto: 352 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da MisterInvisible Visualizza il messaggio
    A mio parere andrebbe bene anche "ritratto"
    Ah sì hai ragione, errore mio.

    Per il testa, beh, è un po breve..
    Cioè fai delle descrizioni molto generiche, quella bambina, quella cosa, quella missione etc. Come oneshot non regge, ma se è un prologo o una prefazione penso che vada bene.

  10. #10
    MisterInvisible (non attivo)
    Intermittente

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Lerajies Visualizza il messaggio
    Ah sì hai ragione, errore mio.

    Per il testa, beh, è un po breve..
    Cioè fai delle descrizioni molto generiche, quella bambina, quella cosa, quella missione etc. Come oneshot non regge, ma se è un prologo o una prefazione penso che vada bene.
    Sì sarebbe un'ottima introduzione...

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