Avevo scritto precedentemente per parlarvi del mio problema con la mia ragazza, riguardo a suo padre e a tutto quello che ne è derivato (se qualcuno vuole rinfrescarsi la memoria, rilegga 'perchè i genitori non capiscono i figli innamorati?').
Innanzitutto volevo ringraziarvi per tutto l'appoggio che mi avete dato e per tutti i consigli, è bello sapere di avere persone accanto che ti aiutano nei momenti di tristezza...
Però...non è servito a niente.
Anzi, forse ha anche peggiorato le cose con suo padre, perchè l'ho cercato sia a casa che al negozio dove lavora provandogli a parlare con il cuore in mano e spiegandogli i sentimenti che provo per Simona, la mia ragazza.
Ma lui mi ha reso la vita ancora più difficile, perchè mi rifiutava prima ancora che potessi dire qualcosa, mi cacciava dal negozio e non mi apriva la porta di casa e in tutto questo io non ho avuto neanche un contatto con Simona e ormai è quasi un mese che non ci sentiamo e non civediamo e io sto letteralmente perdendo la testa.
Non voglio assolutamente lasciarla perchè io la amo con tutto me stesso e non credo che abbia mai provato niente di simile per nessun'altra.
Però non so che fare...
Ho paura di poter fare qualche cazzata e di mettermi nei casini.
Ho intenzione di scrivere una lettera a suo padre, perchè -forse- è l'unico modo per avere un contatto reale con lui e con il suo orgoglio, fare in modo che le mie parole non vadano represse ancora una volta.
Però non so assolutamente che cosa scrivergli e che approccio tentare, se aggressivo, di cortesia o che altro.
Vorrei sapere se è una buona idea scrivergli una lettera e che cosa ne pensate, che cosa gli dovrei scrivere; se c'è un altro modo per cercare di far finire questa prigionia che mi sta uccidendo.