Mi ricordo degli attimi, non della vita intera-
di ricordare la vita intera
non sono mai stato capace-
Mi ricordo il leone di pezza
il tuo granturco tagliato, i nostri piatti rotti
il rumore lontano dell’ autostrada di notte,
gli occhi di mia madre
tanto simili ai miei più di quanto vorrei,
le foglie nel cortile con
la bimba dell’asilo,
il mangiadischi arancione
luce gialla, la lampada rossa,
le scale della mia prima casa e le monete alla stazione
il vapore che sale dalla darsena
e dalle tazze di tè,
il mio sasso ai margini del torrente
gli angoli, che portano via la gente
il cappello di lana di mia sorella a due anni
ed il suo vestito da sposa
le farfalle e l’ aria vuota nei polmoni
e quella piena, tra le mani
gli orizzonti e il mio divano,
pieno di tutte le fotografie che non ho fatto,
e che per troppo tempo è rimasto lì dove l’ho messo.
Sono questi i miei ricordi. Te li dono.
Qualcuno è già tuo, ed è ora per me tempo di averne altri.
Vola.