due piccole specificazioni, dato che sono cose che sto studiando..
Un bravo psicologo non dovrebbe mai venirti a dire "tu hai questo problema", è da escludersi, se lo fa è un terapeuta da cestinare, e probabilmente ha trovato il diploma nelle patatine xD Lo scopo del terapeuta è far sì che il paziente stesso riesca pian piano a far emergere il problema affrontandolo e risolvendolo. Altrimenti sarebbe come prendere un bambino e gettarlo in mezzo all'oceano dicendogli "toh, impara a nuotare!".
Le fobie clinicamente non sono proprio "mi preoccupo di una cosa per non pensare all'altra"..in un certo senso è così, ma più che altro la fobia si forma quando un oggetto esterno diviene il rappresentante di qualcosa di inconscio che non si riuscirebbe altrimenti a sostenere. Quindi sì, è pensare ad altro, ma a un qualcosa che è comunque rappresentativo della tua paura inconscia. Esempio classico (freudiano): fase edipica, il bambino teme la castrazione da parte del padre (in questa fase c'è un investimento libidico nei confronti del genitore del sesso opposto e una rivalità nei confronti del genitore del proprio sesso), il papà è grande, anche i cavalli sono grandi quindi cavallo=papà. Poiché non è accettabile per il bambino temere il padre, riversa la propria paura sui cavalli, e in particolar modo teme che un cavallo possa mordergli e staccargli la mano. Da qui la fobia dei cavalli. Questo è un caso visto nell'ottica freudiana (il caso del piccolo Hans), può darsi che altre scuole darebbero una spiegazione differente, ma a me sembra molto sensato lo studio delle fobie nella psicoanalisi di Freud
Detto questo, beh, come hanno detto gli altri, ti consiglio di rivolgerti a un terapeuta..sperando che stavolta ti sia d'aiuto xD
Ho sempre pensato che avrei dovuto studiare psicologia