Mio padre è un despota e un dittatore, per quanto riguarda il mio futuro.
Da quando mi sono diplomato, ma anche prima, ha scelto lui la strada che devo seguire.
Non sono mai stato costretto apertamente, ma sono sempre stato messo di fronte a bivi in cui l'unica soluzione logica era quella che voleva lui.
Sono iscritto all'università, anche se lui sa bene che non sono mai stato uno studente serio, ho sempre studiato a fatica e appena conseguito il diploma volevo solo andare a lavorare.
All'università sono iscritto al secondo anno, e ho dato solo 3 esami.
Come se non bastasse mi ha imposto un limite, se entro dicembre non do 6 esami devo lasciare l'università. Ma perchè devo aspettare fino a dicembre buttando via soldi e tempo?
Ma questo non è tutto. Oltre l'università mi impone di fare concorsi nelle forze di polizia che mi portano via anch'essi soldi e tempo.
Quando provai a rifiutare di fare un concorso tolse la parola a me ma anche al resto della famiglia. Usciva e tornava la sera tardi senza salutare nessuno, e purtroppo per il quieto vivere mi son dovuto piegare.
Adesso la situazione si ripresenta devo portare avanti l'università e tre concorsi contemporaneamente, ma son arrivato al punto in cui non sopporto più questa situazione.
Non ce la faccio più, sto cominciando sul serio ad odiarlo dal più profondo del cuore.
La mia tranquillità è turbata appena rincasa.
Il problema è che la stessa situazione si ripeterà anche con mio fratello.
Sono arrivato a pensare che l'unica soluzione sia quello di rinfacciargli tutto, ma ciò comporterebbe la rottura non so per qunato tempo dell'equilibrio familiare e non so quali altre conseguenze.
Però l'unica soluzione logica mi pare sia quella di continuare a piegarmi e stare zitto. Ma non so quanto potrà durare e per quanti anni posso andare avanti. Io non ce la faccio più.
Vi sembrerà esagerato ma mi serviva sfogarmi.