Si continua a considerare il sesso un tabù quando basta accendere la tv anche alle 3 del pomeriggio e ti ritrovi non dico un pornazzo ma una buona quantità di culi e tette al vento, per cui..
Si continua a considerare il sesso un tabù quando basta accendere la tv anche alle 3 del pomeriggio e ti ritrovi non dico un pornazzo ma una buona quantità di culi e tette al vento, per cui..
..era Gibran a scrivere qualcosa del tipo.. "vivi la tua libertà, ma che la tua libertà non sia la tua catena, la tua prigione"
non è così ultimamente? si ha voglia non si sesso in sè, ma di andare "contro". tanti -non solo i ragazzini- sbirciano il mondo con occhiali di stereotipi, ed accettano senza pensarci troppo -od adeguando il pensiero razionale a ciò cui vogliono arrivi- di lottare contro certe "situazioni simbolo".. ma esse non rispecchiano la realtà, sono piuttosto un teatrino contro cui i burattini lottano senza motivo. e così abbiamo due correnti a fluire sui cervelli al bucato: quelli che ancora promuovono tutte le paranoie possibili sulla sessualità [provocando sensi di colpa, ripensamenti, ritrosia di fronte ad occasioni di essere felici..] e la corrente "alternativa" che incita ad una nuova, totale summer of love, amore libero, esagerata, portata agli estremi di un sesso senza amore, semplicemente sfogo d'istinti [non parlo di te.. ma dei tanti che sfruttano, principalmente per denaro, la situazione, ad esempio rendendo i porno più reperibili e lassativi delle vigorsol]
ora, non so dire quale delle due correnti sia più giusta, o forse meno sbagliata.. ma chiedo.. c'è un modo per ritrovare la propria spontaneità, nè serrata da regole severe e retrograde, nè forzata dalla voglia del nuovo, del proibito, del promesso e bramato..?