Originariamente inviata da
§¤PREISER¤§
Mettici le analisi oggettive di vario tipo come, che so.. la tecnica usata, le influenze, lo stile, aspetti dell'artista che si ritrovano nel modo di lavorare.. mettici tutto quello che vuoi, ma quando critichi un qualcosa lo fai sempre attraverso i TUOI occhi ed è comunque una combinazione di emozioni filtrate da una forzata visione oggettiva dell'opera che la snatura.. vedi ciò che in realtà non vedresti se ti lasciassi trasportare.
L'esempio di malmsteen calza se ci pensi.. non ha originalità, ha tanta tecnica, la sua musica è bella perché non è altro che una sorta di metal neo classico scopiazzato da beethoven, vivaldi e compagnia bella e in più è tecnicamente mostruosamente bravo. Insomma è musica a tutti gli effetti, però non trasmette una cippa, così come john petrucci, stessa trippa (faccio esempi musicali perché mi vengono più facili e sinceramente sono i più semplici da capire senza avere chissà quali conoscenze).
Ho scritto che un critico spesso ricerca bellezza, originalità e qualità perché sono degli aspetti oggettivi che danno valore ad un'opera. Per bellezza intendo perfezione, per originalità intendo qualcosa che prima non c'era e che è leggermente diverso da tutto il resto, per qualità intendo tutta una combinazione di fattori (tecnica, abilità, capacità artistiche etc..). Non dirmi che un critico non guarda queste cose (oltre a tutti gli aspetti "culturali" e non del caso).
PS: ho scritto jimmy anziché jimi
correggo subito