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Gli erano entrate negli occhi,quelle due immagini,come l'istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata. Se le sarebbe portate dietro per sempre. Perchè è così che ti frega,la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine,o un odore, o un suono che poi non te lo togli più.
E quella lì era la felicità.
Castelli di Rabbia, A. Baricco
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Originariamente inviata da
Holly.
Mi trovate brutto signorina Eyre?
sì signore.
straquoto!:lol:
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«Conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo una collina, andando più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa che ci costringe a trovare un nuovo corso.»
Memorie di una geisha - Arthur Golden
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bellissima idea questo forum...
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Faust: Ed ho studiato, ahimè, filosofia,
giurisprudenza, nonché medicina:
ed anche, purtroppo, teologia.
Da cima a fondo, con tenace ardore.
Eccomi adesso qui, povero stolto;
e tanto so quanto sapevo prima.
Mi chiamano Maestro: anzi Dottore.
Sono dieci anni che menando vo
pel naso i miei scolari,
di sù di giù, per dritto e per traverso
Ma solo per accorgermi
che non ci è dato di sapere, al mondo,
nulla di nulla.
E quasi mi si strugge, ardendo il cuore.
***
Devi proprio capire come sta:
con l'Uno il Dieci si farà
e se il Due lo lasci com'è
basta che ci aggiungi il Tre
e sarai di già arricchito.
Il Quattro, è meglio che lo perdi.
Col Cinque e con il Sei
– parola della strega –
fai il Sette e l'Otto.
Tutto finisce qui:
il Nove è uno
il Dieci è nessuno.
(Faust, Goethe)
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Originariamente inviata da
Delia .
Il mio pensiero principale nella vita è lui. Se tutto il resto perisse e lui restasse, io continuerei ad essere; e, se tutto il resto persistesse e lui venisse annientato, l'universo mi diverrebbe estraneo; non mi sembrerebbe di esserne parte.
Io sono Heathcliff… lui è sempre, sempre presente nei miei pensieri… non come un piacere, non più di quanto io sia sempre un piacere per me stessa… ma come il mio stesso essere.
Cime Tempestose - Emily Bronte
bellissima questa frase:)
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Da “ Nebbia e cenere” - Eraldo Baldini
"Con alcuni dei miei amici del paese, siamo stati a lungo inseparabili. E’ con loro che a quindici o sedici anni ho cominciato a scorrazzare per l’Europa con lo zaino e il sacco a pelo, in cerca di concerti e avventure. E’ stato con loro che ho cominciato ad avvicinarmi alla musica, alle prime birre in compagnia, all’idea che bisogna cambiare tutto e subito, anche se poi, come spesso accade, nessuno di noi ha mai cambiato niente. E’ stato con loro che ho vissuto i giorni della mia vita più belli, e più pieni di libertà e di meraviglia.
A volte ho l’impressione che i bambini, adesso, non si divertano più quanto riuscivamo a faro noi. Ma ho sentito dire la stessa cosa da mio padre e da mio nonno. Forse ogni generazione pensa di vivere, o meglio di avere vissuto, l’infanzia più straordinaria che esista."
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Mi uccide vederla piangere. La guardo e sospiro. "Cosa ne dici di stare da me per l'estate? Acconsentiresti dipo di trasferirti con Janie?" Non posso credere di averlo detto. Mia sorella che sta da me per tutta l'estate? Ho perso il cervello? Perchè non ho semplicemente ingoiato una boccetta di pillole? Il risultato sarebbe stato lo stesso. Una volta Janie mi disse che se Iris fosse stata primogenita sarebbe rimasta figlia unica. Per la fine dell'estate ho il sospetto che diventerà figlia unica. Mi meraviglia che non sia ancora orfana.
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Originariamente inviata da
yoem
Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. È acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole ed arriva sempre come ricompensa dopo la pioggia. Apri le ali... Ora volerai. Il cielo sarà tutto tuo.
"storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" (Luis Sepùlveda)
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Vi è una marea nelle cose degli uomini
la quale, se colta al flusso, mena al successo;
se invece è negletta, tutto il viaggio della loro vita resta arenato nei bassifondi e nelle disgrazie.
Su tale mare libero ora galleggiamo,
e dobbiamo o seguire la corrente quando essa è propizia
o perdere il nostro carico.
William Shakespeare...