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"Diciamolo di sfuggita, essere cieco ed essere amato è veramente su questa terra, dove nulla è perfetto, una tra le forme più straordinariamente squisite della felicità [...] sentirci tanto più potenti, quanto infermi, diventare nel buio e a causa del buio l'astro intorno a cui gravita quell’angelo, poche felicità eguagliano questa [...] La gioia suprema della vita sta nella convinzione di essere amati; amati per se stessi, diciamolo meglio, amati malgrado se stessi: questa convinzione il cieco la possiede. In quella miseria essere servito significa essere accarezzato. Gli manca qualcosa? No; non si perde la LUCE quando si possiede l'AMORE; e che amore! Un amore fatto interamente di virtù.
Dove vi è certezza non vi è cecità; l'anima cerca a tastoni l'anima e la trova [...] Il cuore, Divino Fiore Oscuro, si apre a una misteriosa fioritura [...] L'anima angelo è là, sempre là; se si allontana è per ritornare; svanisce come il sogno e riappare come la realtà [...] i più ineffabili accenti della voce muliebre adoperati per cullarvi e che per voi tengono il posto dell'UNIVERSO SCOMPARSO Carezze fatte di anima: non si vede nulla, ma ci si sente adorati; PARADISO DI TENEBRE"
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"Ehi Capitano" disse Lisentrail "solo a quelli che non fanno mai un accidenti di niente non si sciupa niente e gli resta tutto uguale. Anche Chi ha fatto l'Universo qualche dito e qualche dente, nell'impresa, ce li deve avere lasciati".
Il Capitano non capì se l'affermazione era una tardiva richiesta di scuse o un'improvvisa impennata d'orgoglio.
Anche se non si girò a rispondere, pensò che non gli dispiaceva averla ascoltata.
"Voi state... cosa? Voi state facendo cosa? State cucinando il drago? Ma..."
"Sarà il banchetto dei cavalieri di Daligar, Capitano. Allevati come una stirpe di eroi e nutriti con carne di drago, così che la sua forza passi nelle nostre vene e ci renda invincibili".
(...)
"Che ne pensi?" chiese ancora l'altro.
"Non saprei" rispose il Capitano cercando di restare sul vago. "Io ho mangiato un mucchio di pipistrelli e mica so volare. Mia madre che era una santa donna ha sfamato migliaia di zanzare e il carattere alle zanzare mica gli è migliorato. Però, non so, magari tenete ragione voi. Vi mangiavate molte galline dove siete campato, eccellenza?"
L'ultimo orco- Silvana de Mari
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ve ne do io una bella frase da utilizzare:
é così se vi pare
Una novella di luigi Pirandello!!
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Quote:
Originariamente inviata da
badboys
ve ne do io una bella frase da utilizzare:
é così se vi pare
Una novella di luigi Pirandello!!
è un'opera teatrale.
"io sono colei che mi si crede e per me nessuna".
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- Ha un bel corpicino, vero?
-Uh..uh
-E dovreste vedere il mio....- disse solennemente.
-Ci si potrebbe mettere d'accordo?
-Siete l'animale più freddo che abbia mai incontrato, Marlowe....o posso chiamarvi Phil?
-Come no
-E voi chiamatemi Vivian
-Grazie, signora Regan
-Oh, andate all'inferno Marlowe!- E stavolta uscì senza girarsi....
"Il grande sonno" di Raymond Chandler.....l'ho iniziato a leggere stasera e me ne sto già innamorando alla follia! :D
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* Panico.
Apri la bocca. La apri tanto che le mandibole scricchiolano. Ordini ai polmoni di inspirare aria, adesso, ne hai bisogno adesso. Ma le vie respiratorie non rispondono. La bocca si chiude, le labbra si stringono inaridite. Dalla gola esce un rantolo soffocato. Come se si fosse aperta una crepa in una diga, un fiotto di sudore freddo ti inzuppa il corpo. Vorresti gridare. Lo faresti, se potessi. Ma per gridare devi respirare.
Panico.
[...]
Sentivo dentro di me nascere un grido. Un grido, un grido...
Il Cacciatore di Aquiloni.
* Uno crede che una volta che le cosa vanno bene, che hanno preso l'anda della felicità, la strada sarà sempre in discesa, basta prendere più spinta e la goduria aumenta, diventa vertiginosa, e si sarà sempre più felici finché si raggiunge il trampolino della fortuna e si vola nel nirvana del perfetto culo.
Non è così.
Subito dossi, cunette, sassi in mezzo alla strada, e sbandate fuori dai tornanti. E davanti a noi, una gran salita che non si vede la cima.
* Che brandello di vita, che pochi pensieri e volti, che solitudine senza volto.
* Se una lampadina si fulmina è perché ha visto qualcosa che non le è piaciuto.
* E capii che nella vita non volevo diventare come certe persone, e avrei cercato con tutta la mia forza di essere come certe altre.
* Ci sono momenti nella vita che uno non si rende conto di essere ridicolo e sciocco, non puoi cancellarli dal curriculum, poi ti risveglierai, li ricorderai con un po' di vergogna, ma la vergogna è qualcosa che ci attacchi dopo.
* Soffrivo come Otello, o come uno stronzo.
* Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti.
* La vita si spalancava davanti a me, ero libero, e la libertà è rischiosa, non puoi sapere se nel tuo fiume c'è un mulinello pronto a strangolarti, se dietro la curva la strada prosegue in salita o sprofonda in un burrone, se c'è ad attenderti una locanda o lo sceriffo di Nottingham. La libertà, diceva Baruch, è un fungo che devi assaggiare, non puoi sapere prima se ti fa male o no. E io non sapevo quale dei miei due orologi avrebbe battuo più forte. Non sapevo neanche più se ero giovane o vecchio. Un giovane che morirà a vent'anni, a diciotto è già vecchio.
* Il destino ti da la spinta e ti butta in acqua. Ma sei tu che decidi se tornare su oppure nuotare nella corrente, finché trovi un mulinello più forte della tua voglia di vivere, e addio merlo.
* Capiscilo tu, perché certi uomini non sanno più capire.
Saltatempo, Stefano Benni.
* E sbam! Ricevo il colpo in pieno fianco. Non faccio in tempo a riprendere fiato che un altro attacco, frontale questa volta, mi manda al tappeto. Non mi resta che raggomitolarmi, raccogliermi al massimo, lasciar piovere, aspettare che finisca pur sapendo che non finirà. E infatti non finisce. E non è una partita di scacchi.
NON È UNA PARTITA DI SCACCHI, *****!
[...]
Urla di tibie, rumore molle di una grossa caduta, versi vari, e di nuovo il bastone del diavolo, che non mi mancava, questa volta, esplosione del mio povero cranio, addio vita, addio giorno, addio notte, anche questa fottuta notte di merda, addio...
* Toglietemi il mondo dalle orecchie, mi piacerà. Tappatemi gli occhi, morirò. Ma dato che le cose migliori prima o poi finiscono, il mondo riesce a farsi largo verso i miei timpani.
Il Paradiso Degli Orchi, Daniel Pennac.
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"... no, è impossibile. è impossibile comunicare la sensazione della vita di un qualsiasi momento della propria esistenza, ciò che rende la sua verità, il suo significato, la sua essenza sottile e penetrante. è impossibile. viviamo come sogniamo: soli."
Joseph Conrad, Cuore di Tenebra
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"La musica, il chiaro di luna e i sogni sono le mie armi magiche. Ma per musica non si deve intendere solo quella che si suona,,ma anche quella che è eternamente da suonare. E poi,per chiaro di luna, non si deve supporre che si parli solamente della luce che viene dalla luna e che disegna agli alberi grandi profili; esiste un altro chiarore, che il sole stesso non esclude e oscura in pieno giorno ciò che le cose fingono di essere. Solo i sogni sono sempre ciò che sono. E' il lato di noi in cui nasciamo e siamo sempre naturali e autentici."
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"sì,ma è triste svegliarsi.."
"il vero sognatore non si sveglia. Io non mi sono mai svegliato. Dio stesso, dubito che non dorma. Già,una vola me lo ha detto..[..]Esisto dal principio del mondo,e da quel momento sono sempre stato un ironista.Deve sapere che tutti gli ironisti sono inoffensivi, a meno che non vogliano servirsi dell'ironia per insinuare qualche verità. Io però non ho mai preteso di dire la verità a nessuno,da una parte perchè non serve a niente e dall'altra perchè non la conosco."
[..]
"Davvero,non capisco nulla"
"Non capisce,allora ascolti. Altri capiranno. Le mie migliori creazioni: il chiaro di luna e l'ironia."
"Non sono cose molto simili.."
"No, perchè neanch'io sono simile a me stesso. Questo vizio è la mia virtù. E' per questo che sono il Diavolo."
L'ora del Diavolo, Pessoa
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Quote:
Originariamente inviata da
nali
"Non so se mi crederete. Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono, e l'altra metà a credere in ciò che altri deridono.
[...]
'Ma la terra con cui hai diviso il freddo mai più potrai fare a meno di amarla'
[...]
La neve si sciolse ed ogni cosa tornò normale, meno noi."
Il bar sotto il mare - Stefano Benni
Appena cominciato, lo trovo già bellissimo
Mi sta trascinando ^^
Bellissimo questo libro ^_^
Ho iniziato a leggerlo qualche giorno fa
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ricordate sempre che risata che bussa a vostra porta e dice: "posso entrare?" non è una vera risata. no! risata è un re, e re viene quando e come piace a lui. non chiede a nessuno; non sceglie momento adatto. re dice "io sono qui"
dracula- bram stoker