Originariamente inviata da
Holly
hai veramente ragione.
me ne rendo conto sia abitando per la maggior parte dell'anno in una grande città come roma (non mi rendo ancora capace di come sia possibile che il centro di roma sia tanto incasinato) sia avendo visto zone meravigliose (i sassi di matera sono uno dei posti più belli che io abbia mai visto, tant'è che mia madre mia ha proposto di tornarci) quasi sconosciute e mal collegate.
l'errore di fondo che la cultura italiana insiste a fare è svalutare la nostra cultura, o almeno la sua importanza sociale. l'unico aspetto su cui l'italia è veramente unita è la sua cultura. prima del 1800 l'italia non era nulla, se non una poco definita area geografica, era solo un'unione culturale e gli italiani si riconoscevano tali soltanto per la loro cultura e il loro patrimonio. questa è una cosa che pochi sanno, ma che spiega il perché del nostro modo d'essere e del nostro presente.
il vero problema è l'ignorare l'esistenza di quel patrimonio, la totale assenza delle competenze per goderselo. l'ignoranza insomma. una grave malattia. e l'italia è una malata terminale.