La situazione è la seguente: lavoro in un bar, assunta verso la metà di luglio, con il contratto a chiamata. Essendo il titolare un mio amico...scusate, essendo stato un mio amico; tramite accordo verbale ho accettato la retribuzione di 5€ all'ora, data la situazione finanziaria del bar allora e la mia volontà di aiutare il più possibile nel mio piccolo il titolare. Dopo 2 mesi di lavoro intenso (fulltime; aprivo alle 6 e chiudevo alle 23) per far ripartire il lavoro al bar il titolare si è ritrovato con un nuovo socio che ha portato un capitale sostanzioso e due nuove bariste: una che fa 6 ore la mattina e 4 ore la sera e l'altra che viene nei pomeriggi delle partite quando il traffico si intensifica per via delle partite allo stadio (essendo noi un bar sportivo attaccato allo stadio).
Io mi sono ritrovata a fare meno ore giornaliere, nonostante la mia richiesta di poterne fare il più possibile poiché mi trovo nella situazione di dover mandare avanti i miei genitori e me stessa. La mia paga di 5€ non è aumentata di un centesimo con l'arrivo del nuovo socio. Le altre due bariste prendono 6€ la ragazza fissa e adirittura 8€ la ragazza delle partite.
Dopo 3 mesi di lavoro in cui ho dato l'anima al bar (e ammetto che mi piaceva il titolare, anche se la simpatia non era corrisposta) non mi sono trovata ringraziata in nessun modo.
Adesso...
...ho un contratto a chiamata con la data d'inizio il 30 luglio 2009.
...la mia retribuzione è di 5€ all'ora, nel contratto non specificato.
...la data di fine non è indicata, per cui è un contratto a tempo indeterminato.
...è specificato che sono classificata come collocata nella categoria di barista.
...le ore, fino ad ora, non sono state segnate per cui per tre mesi ho praticamente lavorato e sono stata retribuita in nero.
Le mie domande sono le seguenti:
1 Con questo contratto a tempo indeterminato, anche se a chiamata, posso richiedere prestiti alle banche?
2 Se vengo licenziata dall'impresa, ho dei diritti di avere una liquidazione? A quanto essa potrebbe arrivare?
Sostanzialmente, ho fatto presente le mie problematiche ai soci, solo che il titolare che mi era amico se ne sbatte altamente, non mi vuole ascoltare e quando lo chiamo non mi risponde neanche, mentre il secondo non mi vuole dare di più ne cambiare orario perché dice che devo parlare con il suo socio menefreghista.
Intendiamoci, il mio cosìperdireamico è un bambino di 21 anni, l'altro è un muratore di 38, albanese.
Visto che nessuno dei due non mi è voluto venire incontro, volevo terminare questo rapporto di lavoro (facendomi licenziare perché se do le dimissioni io perdo tutti i eventuali diritti di cui potrei godere) e volevo sapere se potevo prendere dei soldi al termine poiché entro la fine del mese devo sborsare 130€ di caparra e entro il 20 del prossimo il saldo di altri 200€ per una gita scolastica.