Visto che @ganja95 non mi ha mandato nulla, in questo gruppo solo la prima classificata potra andare avanti.
Invisibile alleanza
Ermes, non fissarmi in questo modo Ermes. Non come se tutto quello che ti sto mostrando oggi con ardore esistesse solo nella bacheca immaginaria di chi ha tracciato un confine nei libri. La verità, mia piccola amica, è che talvolta amiamo impregnare di simboli la nostra sete di spazi..spazi, Questi, che diano un senso alla bellezza che ci circonda perdendo di vista la bellezza stessa.
E adesso che il mio desiderio di abbracciarti è forte ti sto perdendo
- hai compreso che anche io ho smesso di credere all’infinito, incorniciando in questo quadro i pensieri di chi crede nelle proprie radici e sarebbe disposto a costruirle artificialmente pur di non perdere un posto nel mondo.
La chiamano Gloria, nel mio piccolo mondo.
Abbandonati a me, lascia che io sia per te il vento che ti sta allontanando da questa fotografia. Non possiamo permettere che ciò accada, non posso perdere la tua impronta costante nella sabbia di questo deserto dimenticato. Se perdessi te perderei i miei ricavi e, il frutto delle tue tempeste emotive, renderebbe queste conchiglie scarne di aviatori disposti a scoprire il segreto che tieni dentro e non hai mai voluto rivelarmi. Ermes, dimmi, adesso, ti prego, quante tele potrò tessere ancora sperando di vederti comparire un giorno dinanzi all’uscio della mostra – nuda ancora – silenziosa ancora – condannata ancora – a non distruggerti entro i miei scogli ma consapevole di poterli superare con la forza di chi un confine non ha mai voluto rivendicarlo? Eppure sai, mia piccola grande amica, questo agli occhi del mio cuore, ti rende imprudente più di un invasore stesso.
Sarei capace di amarti e di respingerti a mio piacimento all’infinito, pur di non lasciarmi sommergere. E’ questo il mio segreto.
E’ questo il nostro piccolo, insano, equilibrio.
L'Oceano.
Te l'ho sempre detto che avrei voluto vederlo, ricordi?
Molte volte, ne abbiamo parlato, nella soffitta polverosa di casa tua.
Facevamo progetti, pensavamo al futuro.
Per te.
Per me.
Per noi.
Ma tu avevi paura. "Non ne abbiamo le possibilità", dicevi. "C'è troppa strada", dicevi.
Ora, ora lo so, semplicemente non volevi.
Ed eccomi qui, adesso, a cinque mesi di distanza. Sono cambiate tante, troppe cose.
Le onde che si infrangono davanti ai miei occhi. Ne ho quasi paura, lo ammetto.
Ma il profumo...
Nella nostra città non potrà mai esserci un odore così fortemente mio, come quello del mare, che entra dalle narici e riempie la mente. E il cuore.
Sono venuta qui da sola.
Sono lontana da casa, lontana da te.
Non credevo che mi sarei potuta sentire così libera.
Vorrei tuffarmici, in questo infinito mulinare della natura.
Oh, sì, vorrei immergermi nella liquida e fredda potenza dell'acqua e lasciarmi andare.
Libera.
Mi tolgo lentamente le scarpe, i vestiti. L'aria è fresca e sembra divertirsi mentre scivola tra i miei capelli, facendoli ondeggiare davanti ai miei occhi. Quasi sento ogni sassolino, mentre mi avvicino all'acqua. Ma non mi fa male, anzi, sento una profonda energia che si fa spazio dentro me.
Se solo sapessi cosa ti sei perso..
Questa non è una passeggiata. Questa sono io. Questa è la mia natura.
Ma tu non l'hai proprio voluto vedere, l'Oceano. Hai deciso di chiudere gli occhi davanti ad esso, quindi, anche davanti a me.
Le onde sono gelide, già mi lambiscono i polpacci, i fianchi, le spalle.. Il mio corpo viene trascinato dalla corrente, ma non ho paura.
Perché sono libera.
Mi piacerebbe tanto tu fossi qui. Solo per vedermi scivolare lontano da te, sempre più lontana. Irraggiungibile.
Vorrei farti paura. Così forse capiresti, forse ti sveglieresti.
Poco importa, non c'è più spazio per te tra i miei pensieri.
C'è solo posto per me.
E l'Oceano.