- I seguenti partecipanti sono stati divisi in gruppi, ogni gruppo ha un suo tema che è diverso da quello dell'altro, vi ricordo che saranno i primi due più votati a passare il turno tramite un sondaggio in cui saranno gli utenti a votare quelli più bravi.
- Ho voluto darvi delle parole al posto dei temi, credo sia una tecnica abbastanza piacevole e meno complicata di un qualcosa di più articolato, tra l'altro una semplice parola a volte può suscitare un evento, una storia un ricordo, come un bicchiere che cade al suolo e si rompe in mille pezzi, può essere una metafora, l'inizio di un racconto, l'inizio di un pensiero passato, insomma avete parecchia libertà rispetto a un tema già preipostato.
Non serve che facciate della parola un intero discorso, inseritela in un contesto qualunque, giocate con essa, insomma fate quello che vi pare.
- Avete 7 giorni ti tempo per inviarmi il testo.
Gruppo A Parola: Vento
@Canalfeder x
@Ryusoga x
@minou7 x
Gruppo B Parola: Noce
@Randy Mellons x
@DrJekyll x
@Echoes x
Gruppo C Parola: Foglio di carta
@nali
@Holly
@theprincess
Gruppo D Parola: Oceano
@Sedna x
@ganja95
@Jeggi x
Gruppo E Parola: Foglia
@Empusa x
@Gio x
@Thalion
@BonsaiWeed x
Gruppo F Parola: Lampo
@Khumiko
@teschioviola
@Pakko x
@Amylol
Vi posto un intervento del mio blog come esempio:
Naturalmente se volete potete trovarne altri, sto iniziando a usare questo metodo perchè mi stimola l'ispirazione. Buon lavoro
Parola: Conoscere
Ricordo che tempo fa una persona mi disse:
"Sai conoscere una persona è come leggere un libro senza una fine" non compresi cosa mi volesse dire, fin quando non ho incontrato qualcuno che non ho mai conosciuto. Un controsenso? non c'è nulla da meravigliarsi, la vita è piena di controsensi.
Questa persona era parte integrante della mia esistenza, ma mai ne ha fatto parte, un individuo dai tratti sfocati, era come un orologio che osservi sempre per vederne l'ora ma subito dopo distogli lo sguardo perchè non vedi bene le lancette, un essere cosi ben strutturato per vivere in se stesso che aveva delle pagine scritte di soli disegni.
In un anno ho capito che era fragile, il secondo anno ho capito che non sopportava essere sminuito, il terzo anno ho capito che era di una gentilezza particolare, il quarto anno mi sono resa conto che ero ancora alla prima pagina, assurdo? strano? ma maledettamente vero. La realtà e che non siamo noi a conoscere gli altri, sono loro che si fanno conoscere e alcune persone non ci riescono mai davvero, sono straziate dai loro stessi limiti e si lasciano osservare ma mai avvicinare.
Proprio come quei quadri appesi a un muro di una galleria, puoi stare una giornata a osservarne i tratti, i contorni, le sfumature, le pigmentazioni ma non potai mai capire come sono nati, di che consistenza sono fatti e nemmeno in che tempo continueranno a portare avanti un ricordo, un emozione, un vissuto.