A me è semplicemente passata la voglia di risponderti.
Arancia meccanica è stato tirato in ballo da me per fare un esempio (questo sconosciuto..): quello sì che tratta di vera violenza psicologica, è il punto cruciale del film. Se avessimo dovuto immaginarne tutte le scene violente (come di tutti gli altri film eh, è un esempio) non sapremmo cos'è il crudo, la violenza psicologica sarebbe inesistente. Quindi no, non credo che una rappresentazione incompleta da quel punto di vista sia la più suggestiva (e da qui mi eclisso che è meglio )
Invece io credo che sia proprio la forza dell'immaginazione a essere più suggestiva.
Un po' perché inconsciamente quando guardiamo una scena un po' più violenta in fondo sappiamo che sono stati utilizzati effetti speciali, ma poi dopo aver visto molti film splatter ( visto che ormai sono tutti così !) le scene violente non turbano affatto lo spettatore, anzi spesso annoiano.
Guarda, ripensando alle tue parole ti darei ragione se si parlasse magari di un libro o di un racconto, lì certamente l'immaginazione unita ad una descrizione dettagliata e forte può arrivare a violentarti il cervello, per davvero. Però per un film non credo, forse mi rimarrebbe più un senso di curiosità che di violenza. Poi certo, lo stupore e l'impressionabilità dipendono da molti fattori.
questa è una cosa che mi piace abbastanza, sono del parere che il film trasmetti "informazioni passive", nel senso che da l' "enigma" e poi lo risolve senza la completa immedesimazione dello spettatore. Il fatto che certi registi non mostrino direttamente le scene più cruente e ci lasci, così, immaginare è un fatto sia positivo che negativo: permette di smuovere, attivare e sviluppare la fantasia e l'ingegno che ognuno possiede. Negativa, perchè come hai detto tu:
infatti molte volte delude o sorprende..
sinceramente penso che va bene fare lavorare anche lo spettatore, ma che lo inciti a lavorare entro certi i limiti...
io preferisco avere tutto sotto gli occhi...
Hai ragione errore mio, ho solo commentato un'affermazione precedente finendo fuori dall'argomento, sorry.
Ora che ho più tempo rispondo dando la mia: se il regista fosse capace in egual maniera di usare le due tecniche (ipotesi necessaria) il risultato varierebbe in base alla persona.
Alcuni individui, come te da quello che ho capito, rimangono più impressionati dal potere dell'immaginazione; altri, come me (mi fa schifo la semplice vista di un ago nel braccio), rimangono molto più colpiti dalle immagini di violenza. Predisposizione insomma!
Premessa: ho capito la tua domanda, ma voglio sorvolare quello che tu intendi per 'vedere' e soffermarmi sul 'sentire', perchè questo topic mi ha portato alla mente un sacco di scene di stupri 'non ripresi', ma uditi da dietro le mura, attarverso flashback o simili.
O, addirittura, un sacco di volte mi è capitato che i miei genitori stessero guardando un film con una scena di stupro o di pura violenza, e io da camera mia, facendo tutt'altro sentivo queste urla e avevo i brividi.
A me solo quello ha turbato.
Oppure ad esempio, in Hannibal a un certo punto mettono un'audiocassetta con registrate le voci di persone torturate per far agitare i maiali.. ecco, indipendentemente dal momento splatter del film, a me solo le urla hanno terrorizzato, perchè mi sono immaginata le peggio cose.
Sì, hai centrato il punto ! È esattamente questo quello di cui parlavo ! (=
Anche se, da come ho capito, la cosa è abbastanza soggettiva.
Credevo che in assoluto fosse l'immaginazione a fare più paura ! Mi sono dovuta ricredere leggendo alcuni commenti di persone che invece si impressionano di più con un tipo di rappresentazione diretta e immediata.
Muy bien. ù_ù