Fa discutere la richiesta avanzata all'Acea dal presidente del IV municipio di Roma, Cristiano Bonelli (Pdl), di chiudere le fonanelle pubbliche perché attirano i rom che infastidiscono residenti e commercianti. "Se decoro, igiene e sicurezza mi vengono domandate dai cittadini, io devo dare una risposta alla mia gente - ha spiegato Bonelli - avrei fatto chiudere le fontane anche se fossero stati giapponesi o sudamericani a dare fastidio. Invece è capitato che fossero rom. Vorrà dire che andranno in qualche altra fontana a prendere l'acqua tanto sono nomadi, si spostano no?".
Il presidente del IV Municipio ha poi sottolineato: "Tutti i commercianti del mercato mi hanno detto che i rom danno fastidio. Io gli devo dare una risposta. Questo non è razzismo, farò anche un progetto di integrazione".
Di avviso diverso i rom che abitano nel quartiere da anni e che per far sentire la loro voce hanno organizzato un sit-in di protesta contro la richiesta avanzata da Bonelli. "L'acqua non si nega neanche ai cani - ha detto Najo Adzovic, portavoce del campo rom Casilino 900 - questo è razzismo come le classi ponte per i bambini migranti della Gelmini".
A una domanda di una giornalista del quotidiano L'Unità che gli ha chiesto se non crede che misure ghettizzanti rischino di aumentare la tensione in un quartire dove c'è chi va in giro portando con sé l'immagine del Duce, Bonelli ha così risposto: "Nel portafoglio c'è chi porta la foto della fidanzata chi quella del Duce o di chi gli pare. Sulle mura, a Talenti, ci sono scritte neofasciste perché è un quartiere più nero di altri, il Tufello è più di sinistra e ci sono scritte di sinistra. È ovvio. Io devo prima di tutto garantire il decoro alla mia gente che infatti mi ha ringraziato per le fontane chiuse". Ma le polemiche non sembrano spegnersi.