Fini, immersione in acque vietate
Il portavoce: "E' stata una leggerezza"
Il presidente della Camera Gianfranco Fini si immerge a largo dell'isola di Giannutri (Grosseto) e viene sommerso dalla polemica. L'ondata di critiche lo investe per quella che lui ha poi definito, tramite il suo portavoce, "una leggerezza" per la quale è pronto a pagare una multa. La leggerezza in questione è l'immersione di Fini e compagna in una zona protetta del parco nazionale dell'arcipelago toscano in cui è bandita ogni attività.
Il fatto è accaduto nel pomeriggio del 26 agosto. A cogliere in flagrante la terza carica dello Stato è Legambiente, che ha denunciato l'accaduto, con tanto di foto, in una lettera inviata al presidente del parco.Fini, assistito nell'immersione da una imbarcazione dei vigili del fuoco, non ha chiesto alcuna autorizzazione all'ente posto a protezione dell'area, come confermato dallo stesso presidente Mario Tozzi che ha annunciato un'ammenda di alcune centinaia di euro.
Il caso si gonfia e pronta arriva la versione dei fatti del presidente della Camera. A parlare per lui è il portavoce Fabrizio Alfano: ''Non abbiamo alcuna difficoltà a commentare una colpevole leggerezza, non conoscendo esattamente i confini dell'area protetta, pensando che l'immersione si svolgesse nell'area 2 dove sarebbe stata autorizzata", si giustifica. "Conveniamo con il presidente dell'Ente parco sul fatto che è inevitabile una sanzione amministrativa e sul dovere di pagarla''.
Il mea culpa non accontenta l'opposizione che con il deputato Luca Sani (Pd) chiede le dimissioni di Fini. Con la sua arrogante nuotata ha delegittimato l'istituzione che presiede". Meno duro di Sani è il collega di partito Ermete Realacci, che definisce "buon segnale" l'ammissione di responsabilità di Fini.
Secondo Legambiente, prima del presidente della Camera, a finire nelle zone off limits dell'arcipelago toscano erano stati Massimo D'Alema, cinque anni fa, Stefania Craxi e Giorgio Faletti, che furono multati, e il giornalista Ferruccio De Bortoli "che, però, riconobbe subito l'errore".