La benedizione, non è un sortilegio. La benedizione non macchia e non fa danno. LA benedizione è una invocazione della benevolenza di Dio, per chi ci crede, su una cosa o una persona. Per chi non ci crede sarebbe una sorta di gesto di rispetto, come il "minuto di silenzio". Io credo che un vero laico deve essere veramente laico, e non diventare laicista, cioè non professare la "religione della laicità", perchè professare alcun tipo di religione è proprio contrario all'autentico spirito laico. Un vero laico vede dare la benedizione e sorride con discrezione e con rispetto. Se fosse in Grecia sorriderebbe davanti al Pope, se fosse in Africa davanti al santone, se fosse in estremo oriente davanti al monaco. Il laico avrebbe rispetto sempre, e non farebbe polemica contro alcun comportamento religioso finché non diventa lesivo. Il laico sa che l'uomo può avere bisogno di rifarsi a Dio, e accetta che altri uomini invochino la sua presunta benevolenza, PROPRIO PERCHE' E' LAICO.
Per questo proibire a un sacerdote in Italia di dare una benedizione a un edificio è contrario perfino alla spirito laico.
Non so se hai letto le pagine scorse, non mi va di argomentare tutto, di nuovo.
Ma il laico può rifarsi del libero arbitrio e, senza mancare di rispetto a nessuno, può decidere di scegliere anche una via diversa.
Questo non è essere laicista, questo è il principio fondamentale proprio della religione cattolica: la scelta.
In questo caso bloccando la benedizione si è mancato più di rispetto ai credenti, più di quanto la benedizione eseguita avrebbe mancato di rispetto ai non credenti. Mi sembra evidente. Quindi la scelta è stata laicista.Non laica
E in quale modo ha mancato di rispetto?
Ha detto per caso: "la benedizione fa schifo"?
Ha detto "odio la religione cattolica"?
Ha detto semplicemente: "La ringrazio, ma non voglio"
Non è un obbligo o una prassi stabilita dalla costituzione o dalla bibbia la benedizione dei nuovi edifici, quindi nessun "comandamento" o "passaggio sacro" è stato violato.
Semplicemente, una persona, responsabile di un edificio e delle persone che ci lavorano e ci studiano ha fatto una scelta, condivisibile o meno, ma da rispettare, in quanto SUA scelta.
e chi/cosa stabilisce che si manca piu rispetto a un lato piu che a un altro?
per esempio stavolta non è stata fatta...pero quando si fa? i laici non potrebbero dire lo stesso?
o quelli di altre religioni?
allora bisognerebbe benedire in tutte le forme possibili non solo quella cattolica
è un circolo vizioso
Se fosse un gesto normale, come fare attraversare la vecchina al semaforo, non ne avremmo riempito 7 pagine. E' un problema di sensibilità. Un po' in tutto il forum vedo un gran argomentare in mkodo formale, passando molto sopra alla sensibilità.
Un credente che manda suo figlio in una scuola dove è stata negata perfino una benedizione si interroga per tutto l'anno. Un laico che manda suo figlio in una scuola dove durante l'inaugurazione è stata data una benedizione cristiana il giorno dopo non ci pensa più, proprio perché è laico!
Si, il cristiano si strugge tutto l'anno perchè a suo figlio non è stata benedetta la scuola....già.
Ma poi, perdonami, il padre SCEGLIE dove mandare il figlio...e se davvero la benedizione è un momento così importante per lui, lo manda in una scuola diversa.
Qui non stiamo discutendo della normalità della cosa, ma della sua pura legittimità.
E, perdonami, ma credo di essere, da ateo, più sensibile di quanto tu possa immaginare
Ha senso discutere della legittimità su una materia non grave? Ha senso processare chi posteggia l'auto nel posteggio del vicino quando questi è via, in ferie? Non è legittimo, ma non fa torto a nessuno. Non si apre una discusione di leggitimità su un fatto come questo. Se lo faccio è perchè voglio essere io quello posteggia nel posto del vicino quando lui è in ferie. Mi segui?
Lo stesso vale per la benedizione. E' un evidente caso di "laicismo" - poi ognuno ha la sua sensibilità, certo. Ma il vero laico, dentro di se sorrdie, forte della sua laicità