Ancora non è chiaro che cosa possa aver spinto una ragazza di sedici anni di Adria a togliersi la vita con la pistola che il padre nascondeva in cassaforte. Due anni fa alcune sue foto hard vennero fatte circolare su internet e forse questo fatto, per cui è stato aperto un fascicolo a carico di alcuni ragazzi e dell'ex fidanzato, non era mai stato superato dalla ragazza. Due anni fa fu coinvolta in una vicenda di immagini su Internet riprese con il telefonino e oggi si è uccisa. È successo ad Adria, in Veneto, a una sedicenne. La ragazza ha salutato la madre con la quale era sola in casa e ha finto di andare a letto, invece ha aperto la cassaforte, ha preso la pistola del padre e si è uccisa sparandosi un solo colpo al petto. La ragazza frequentava il liceo scientifico e non ha lasciato alcun biglietto, una traccia scritta per spiegare il perché del suo gesto. Davanti alla tragedia è così riemersa una triste storia che l'aveva vista incolpevole protagonista e che forse per tanto tempo ha pesato in lei come un macigno. Figlia di un professionista e di un'impiegata, genitori di altri due figli maschi più grandi, la sedicenne, due anni fa era rimasta coinvolta suo malgrado in una squallida vicenda: alcune sue immagini a sfondo sessuale erano state diffuse, forse per un dispetto tra giovani, dal suo ex, un ragazzo maggiorenne. Alcune scene intime che la vedevano protagonista erano state infatti riprese con il telefonino dal suo ex ragazzo e poi scaricate sul computer: da qui erano cominciate a girare per tutto il paese e non solo. Una brutta e triste vicenda su cui la squadra mobile di Rovigo, dopo aver sequestrato computer e telefonino, ha condotto un'inchiesta che ha portato alla denuncia dell'ex fidanzato e di una sessantina di persone: quelle che gli investigatori erano riusciti a verificare essere entrate in contatto con quel filmato. Quelle sequenze, e ciò che hanno rappresentato e scatenato successivamente, hanno probabilmente segnato la vita della giovane. La ragazzina non sarebbe riuscita a darsi pace, neanche dopo aver cercato il conforto nell'attività della parrocchia assieme ad altri giovani coetanei. Alcuni mesi fa aveva già tentato di togliersi la vita. In quell'occasione aveva usato un'arma da taglio e aveva infierito sulle vene dei suoi polsi. Soccorsa, la giovane era stata salvata. Questa volta però nessuno ha potuto aiutarla.La mamma, rimasta al piano inferiore dell'abitazione, non ha sentito lo sparo. La donna ha scoperto la tragedia qualche decina di minuti dopo quando ha trovato la figlia senza vita e vicino l'arma, una Beretta.