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Donna austriaca segregata per 24anni, costretta agli abusi del padre

  1. #41
    Overdose da FdT
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    quando una società come quella austriaca permette il ripetersi di fatti come questi bhe significa che qualcosa non va e chi fa queste cose non e un mostro , ma un pervertito socialmente tollerato, gli indizi c'erano ma nessuno ha voltuo vedere ( vuoi per superficialità, vuoi per menefreg.... ecc.) e inutile piangere lacrime di coccodrillo ora visto che solo il diverso fa paura alla gente comune.
    Basta essere ricco e far mangiare gli altri che un pervertito diventa una persona per bene....una forma di complicità c'e sempreda parte della società e nel servizio hanno spiegato bene come si concretizza


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  3. #42
    Eurasia
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    Sono senza parole. Non riesco a formulare una opinione logica in merito a questo argomento..

  4. #43
    Overdose da FdT
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    Sono senza parole. Non riesco a formulare una opinione logica in merito a questo argomento..
    e sul piano emo? come la vedi?

  5. #44
    Overdose da FdT
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    PADRE-MOSTRO: L'INCESTO PER ME ERA UNA DIPENDENZA

    Era una "dipendenza", di cui non poteva fare a meno. Josef Fritzl -il padre-mostro di Amstetten che ha tenuto segregata per quasi un quarto di secolo la figlia, con cui ha avuto 7 figli- dalla sua cella di prigione ammette francamente che era spinto da una sorta di "dipendenza" ad avere rapporti incestuosi, una dipendenza di cui aveva totalmente "perso il controllo". Dal racconto del padre-mostro emergono nuovi particolari nella sequela di orrori subiti per anni da Elisabeth e dai suoi figli. "Sapevo perfettamente che stavo facendo qualcosa di illecito, che dovevo essere pazzo per comportarmi cosi'. Ma nello stesso tempo era ormai scontato per me avere una seconda vita che conducevo nello scantinato". Dal carcere, Fritzl continua a far sentire la sua voce: stavolta attraverso una serie di dichiarazioni riferite dal suo avvocato, Rudolf Mayer, al magazine austriaco "News". Fritzl racconta di non aver mai (o quasi mai) preso misure contraccettive "perche' la verita' era che volevo figli da Elisabeth". "Non vedevo l'ora di veder nascere i piccoli, ero felice con loro: amavo l'idea di avere una famiglia... giu' nello scantinato, con una brava moglie e una coppia di bambini". In quello che appare come il tentativo disperato di spiegare le sue azioni, Fritzl riconosce che le sue emozioni verso la figlia erano la "riconversione" dei sentimenti incestuosi che, da bambino, aveva provato per la madre, Maria, e che non aveva mai potuto esprimere: "Una donna forte", che aveva messo fuori di casa il marito quando Josef aveva appena 4 anni, e che aveva cresciuto il figlio "con i saldi principi della disciplina, dell'ordine e del lavoro duro" dell'epoca nazista. "Era la migliore donna del mondo, ed io in qualche modo il marito. Era lei il capo in casa, ma io ero l'unico uomo di famiglia... E riuscii a sopprimere il desiderio". Un'arcana somiglianza tra Elisabeth e la madre fu il motivo che lo spinse a "scegliere lei" tra tutte le sorelle, racconta. (AGI)
    (08 maggio 2008 ore 17.33)
    -----------------------------
    incesto come droga?
    Quindi un malato come puo essere un drogato o un alcolista o secondo alcuni equiparrato come malattia a gay( ma su questa ultima relazione sono al quanto perplesso??? quando si parla di malattia) o il giocatore di azzardo ecc...

  6. #45
    Can che dorme Wolverine
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    Ma questo è completamente pazzo.......

  7. #46
    Eurasia
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    Quote Originariamente inviata da Usher Visualizza il messaggio
    PADRE-MOSTRO: L'INCESTO PER ME ERA UNA DIPENDENZA

    Era una "dipendenza", di cui non poteva fare a meno. Josef Fritzl -il padre-mostro di Amstetten che ha tenuto segregata per quasi un quarto di secolo la figlia, con cui ha avuto 7 figli- dalla sua cella di prigione ammette francamente che era spinto da una sorta di "dipendenza" ad avere rapporti incestuosi, una dipendenza di cui aveva totalmente "perso il controllo". Dal racconto del padre-mostro emergono nuovi particolari nella sequela di orrori subiti per anni da Elisabeth e dai suoi figli. "Sapevo perfettamente che stavo facendo qualcosa di illecito, che dovevo essere pazzo per comportarmi cosi'. Ma nello stesso tempo era ormai scontato per me avere una seconda vita che conducevo nello scantinato". Dal carcere, Fritzl continua a far sentire la sua voce: stavolta attraverso una serie di dichiarazioni riferite dal suo avvocato, Rudolf Mayer, al magazine austriaco "News". Fritzl racconta di non aver mai (o quasi mai) preso misure contraccettive "perche' la verita' era che volevo figli da Elisabeth". "Non vedevo l'ora di veder nascere i piccoli, ero felice con loro: amavo l'idea di avere una famiglia... giu' nello scantinato, con una brava moglie e una coppia di bambini". In quello che appare come il tentativo disperato di spiegare le sue azioni, Fritzl riconosce che le sue emozioni verso la figlia erano la "riconversione" dei sentimenti incestuosi che, da bambino, aveva provato per la madre, Maria, e che non aveva mai potuto esprimere: "Una donna forte", che aveva messo fuori di casa il marito quando Josef aveva appena 4 anni, e che aveva cresciuto il figlio "con i saldi principi della disciplina, dell'ordine e del lavoro duro" dell'epoca nazista. "Era la migliore donna del mondo, ed io in qualche modo il marito. Era lei il capo in casa, ma io ero l'unico uomo di famiglia... E riuscii a sopprimere il desiderio". Un'arcana somiglianza tra Elisabeth e la madre fu il motivo che lo spinse a "scegliere lei" tra tutte le sorelle, racconta. (AGI)
    (08 maggio 2008 ore 17.33)
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    incesto come droga?
    Quindi un malato come puo essere un drogato o un alcolista o secondo alcuni equiparrato come malattia a gay( ma su questa ultima relazione sono al quanto perplesso??? quando si parla di malattia) o il giocatore di azzardo ecc...

    Ma questo deficente la famigliola felice non ce l'aveva già con sua moglie?
    "Dipendenza" un tubo, io lo farei castrare e subito a questa persona priva di cervello e di cuore. Mi rifiuto totalmente di giustificarlo, lui e quelli come lui.

  8. #47
    Can che dorme Wolverine
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    Quote Originariamente inviata da EuRaSiA Visualizza il messaggio
    Ma questo deficente la famigliola felice non ce l'aveva già con sua moglie?
    "Dipendenza" un tubo, io lo farei castrare e subito a questa persona priva di cervello e di cuore. Mi rifiuto totalmente di giustificarlo, lui e quelli come lui.
    Concordo

  9. #48
    Mai più senza FdT
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    AUSTRIA: "PADRE-MOSTRO" IN AULA TACE E SI NASCONDE

    VIENNA - In silenzio, e nascondendosi il volto dietro un contenitore per documenti, Josef Fritzl si è presentato nell'aula del tribunale regionale di Sankt Poelten (Bassa Austria) per il processo che lo vede imputato di una serie di accuse aberranti, come incesto e stupro della propria figlia. La sala è piccola e contiene meno di 200 persone, fra cui i 95 giornalisti accreditati che all'entrata però hanno dovuto lasciare fuori macchine fotografiche, da ripresa e cellulari. Per le riprese è autorizzata solo la tv austriaca Orf. La sentenza è attesa per giovedì o venerdì.

    Fritzl si è dichiarato colpevole di stupro, incesto e segregazione, ma non di omicidio colposo e riduzione in schiavitù. In aula saranno esposte le posizioni di accusa e difesa e sarà interrogato solo l' imputato. La testimonianza della vittima, la figlia Elisabeth, che ha oggi 43 anni, sarà invece ascoltata in assenza, con sua video registrazione di 11 ore. Né lei né i figli dell'incesto compariranno al processo. Al momento, per sfuggire agli attacchi dei media, sono di nuovo ospitati, su loro richiesta, nella stessa clinica psichiatrica regionale di Amstetten-Mauer, dove erano stati ricoverati dopo la loro liberazione. In apertura, la giudice Andrea Mauer si è appellata ai giornalisti al rispetto del vittime sottolineando che "questo non è un processo a un luogo o un'intera nazione", e che anche Firtzl ha diritto a un processo equo a "rigorosa obbiettività". Elisabeth, allora 18/enne, era stata rapita dal padre, all' epoca 49/enne, il 29 agosto 1984 e segregata in una cella sotto terra, di 60 mq, senza finestre, da lui ricavata dietro la cantina di casa ad Amstetten, All'inizio la ragazza era tenuta legata a una corda per non farla scappare. Durante 24 anni di prigionia e violenze la donna è stata violentata centinaia di volte dal padre e costretta sette volte a partorire nella sua cella. Uno dei figli nati dall'incesto, un neonato di un parto gemellare, era morto poco dopo la nascita nel 1996 e il padre bruciò il corpo in una caldaia.

    Per questo è accusato ora anche di omicidio colposo. Alla famiglia e la moglie, da cui pure ha avuto sette figli, Fritzl aveva raccontato che la figlia era fuggita con una setta. Nel corso degli anni aveva portato tre figli dell'incesto su a casa dalla moglie dicendo che la figlia non li poteva allevare. Gli altri tre rimasti con la madre non avevano mai visto la luce del sole fino alla liberazione il 26 aprile 2008. Alla scoperta del caso più agghiacciante della storia giuridica dell'Austria, si era giunti dopo il ricovero in ospedale della figlia maggiore dell'incesto, Kerstin (19 anni) che accusava stranissimi sintomi. Insospettivi, i medici hanno chiesto di vedere la madre: poco a poco veniva fuori l'orrore e Fritzl veniva arrestato.


    http://temporeale.libero.it/libero/fdg/2682648.html

  10. #49
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quando pongo le mie perplessità sul fatto che a una coppia di genitori possa essere demandata ogni decisione riguardo l'educazione dei propri figli senza alcun vincolo: che danni possono fare dei genitori inadatti lo dimostra 'sta specie di mostro, che prima di essere carnefice, da bambino è stato a sua volta vittima della propria madre...

  11. #50
    Mai più senza FdT
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    che prima di essere carnefice, da bambino è stato a sua volta vittima della propria madre...

    "Lei semplicemente non voleva un figlio e mi trattava di conseguenza: io fu picchiato"

    Eh, sì. Proprio una vittima.
    Ultima modifica di Rum e Cocaina; 16/3/2009 alle 15:42

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