non lo so, non sono ancora morta.
Si dice, è vero.....ma per me è sempre stata una minchiata.
Bastardo sei stato in vita, bastardo rimani.....grandissimo sei stato in vita, grandissimo rimarrai. Non è che uno deve diventare un brav'uomo solo perchè è morto....almeno per me non esiste proprio sto concetto, è assurdo.
I morti sono tutti uguali, non hanno possibilità di difendersi dalle calunnie.
La morte importa soltanto a chi resta, obiettivamente. Dal punto di vista giuridico, perlomeno, i morti dovrebbero essere tutti uguali e trattati (o meglio, non loro ma i loro discendenti e congiunti) secondo le leggi e i regolamenti. Ma se non sbaglio, anche per i vivi la legge dovrebbe essere "uguale per tutti".
Dal punto di vista morale, concordo con dark.
a me dei soldati morti a nassiria non me ne frega un *****...erano la NON come eroi...ma come LAVORO e pure ben pagato..NON erano obbligati da nessuno ad andare a morire...sinceramente ha molta piu' importanza la morte di una persona qualunque...
cmq si...c'è differenza tra i morti
Istintivamente ho un profondo rispetto per i morti.
Credo che nel momento in cui si muore, non vi è punizione peggiore per tutti i crimini commessi; è ovvio però che non piango se sento della morte di un assassino, cosa che invece posso fare se sento della morte di una persona onesta.
Sul fatto di livellare tutti i morti, assolutamente no, non porterò mai un fiore sulla tomba di un assassino, cosa che invece ho fatto sulla lapide dei giudici Falcone e Borsellino, prendo loro come esempio di persone note dato che vivevano nella mia città.