Concordo con Becassine.
E questo non significa non punirli, eh..
Concordo con Becassine.
E questo non significa non punirli, eh..
Anch'io sono d'accordo con Becassine.
Le nostre gesta hanno un peso diverso a seconda delle circostanze e l'età è la prima di queste.
E' chiaro che se un adulto va "rieducato" a fronte di un comportamento scorretto e dannoso nei confronti della società, a maggior ragione occorra "rieducare" dei ragazzi molto giovani.
Per altro, se la rieducazione di un adulto potrebbe riscontrarsi un insuccesso, nel caso di un ragazzo le probabilità di recupero sono elevatissime.
Andando nel caso specifico e alla valutazione delle responsabilità esterne ai tre giovani rei, nell'articolo proposto si fa appena cenno a un fatto che invece secondo me è di fondamentale importanza: il più giovane dei 3, il 14enne, era stato sospeso per 15 giorni. Io sono convinto che non possa non esserci un nesso tra questo episodio e quello degli atti vandalici. Mi sarebbe piaciuto quindi che questa cosa fosse stata approfondita e analizzata con più cura, ma i giornalisti, si sa, prima che alla notizia sono interessati all'odiens che questa può generare... Un vandalo fa vendere più copie di un ragazzo che ha incomprensioni nella scuola.
E' emblematico l'atto di bruciare i registri della scuola, quasi un tentativo di cancellazione di essa come istituzione.
Chi ne esce veramente perdente da questa storia sono gli educatori, non certo i tre ragazzi (un ragazzo di 14 anni, sospeso per 15 giorni, in piena crisi esistenziale, a chi si rivolge? Non ai propri genitori, non alla scuola... sceglie due ragazzi "grandi", 16enni, che lo aiutano "come possono"... )
Questi che vengano puniti, rieducati, magari altrove, potrebbe essere la loro fortuna.
non voglio dire che non si possano recuperare...ma devono comunque pagare
mi spiace ma a 14 anni si è ben cosciente di quello che si fa
il fatto è che NON VOGLIONO pensare alle conseguenze
guarda...se proprio vogliam dirla tutta
posso anche ammettere un "primo sgarro"
ma se uno è recidivo...paga l'attuale e il precedente
Questo è il peggior tipo di educazione che si potrebbe impartire.
Lo fai una volta, ti perdono. Lo fai la seconda, ti rovino.
Invece è auspicabile che la prima volta non ci sia alcun perdono, però devi entrare nell'ordine di idee dell'equazione che ti dicevo prima, cioé:
pagare = recuperare
o, se preferisci
rieducazione = punizione
E' insostenibile altrimenti la tua tesi. Se non insegni, anche dopo il primo errore, a non sbagliare di nuovo, come puoi pretendere che il colpevole non ci ricada?
quel che volevo dire è ...non è che al primo errore si lascia correre
..si punisce...in forma di "riformarlo"
si recupera questa persona...ma se la persona nonostante tutto...continua....
in ogni caso son dell'idea che bisogna vedere il caso in sé
ci son casi che condannerei.