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Notti bianche, conti in rosso

  1. #1
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
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    Non condivido Notti bianche, conti in rosso

    Dal Blog di Grillo.

    "Se il vostro amministratore di condominio spendesse in spese straordinarie un milione di euro senza interpellare i condomini. E se il milione di euro di buco lo pagasse la collettività attraverso le tasse. In questo caso dovreste farvi due domande: perché l’amministratore può spendere i soldi che non ha? Perchè deve pagare la collettività? E’ quello che succede ogni giorno con i sindaci dei nostri comuni. Più dilapidi i soldi che non hai, più voti prenderai in campagna elettorale. Se James Bond aveva il diritto di uccidere, Topo Gigio Veltroni e i suoi colleghi hanno il diritto di spendere.
    La Ragioneria generale dello Stato ha trovato una voragine nel bilancio del Comune di Roma. Tra debiti di 8.151 milioni di euro accumulati a fine 2007, finanziamenti sul mercato, completamento metropolitane, debiti fuori bilancio e debiti di società partecipate, il comune capitolino ha raggiunto 10.709 milioni. Quasi 11 MILIARDI DI EURO.
    Un K2 alla romana. Tecnicamente parlando il comune di Roma è fallito, non potrebbe pagare i suoi impiegati.
    Marco Causi, assessore al bilancio nei due mandati di Veltroni, ha dichiarato: “Non abbiamo occultato un bel nulla. Nel 2001 (dopo 8 anni di governo Rutelli) abbiamo ereditato uno stock di debito pesante, pari a 6,1 miliardi, aggravato dagli investimenti per costruire le nuove metropolitane. E’ un bluff”. Insomma, la colpa del debito è al 60% di Er Cicoria e al 40% di Topo Gigio. Un bluff di 10 miliardi a carico dei contribuenti di tutta Italia. Notti bianche e conti in rosso.
    Gli ispettori hanno rilevato che: “L’andamento delle entrate e delle spese non garantisce la sostenibilità finanziaria nemmeno nel breve periodo”. Tremonti, senza dare troppo nell’occhio, sta finanziando con qualche centinaio di milioni di euro dello Stato le casse vuote della Capitale dei debiti."

    Una sola città che accumula debiti da manovra finanziaria..
    E poi stavano anche a parlare di tesoretti...


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  3. #2
    mr stagger lee
    Utente cancellato

    Predefinito

    ROMA - E meno male che c'è Standard and Poor's. La più autorevole agenzia di rating, l'organismo che certifica i bilanci, infatti "assolve" e sdrammatizza l'operato del Veltroni team al Campidoglio dicendo che nei conti del Comune di Roma non ci sono debiti nascosti. E lancia un'ombra di mistificazione sulle accuse di fallimento lanciate da Berlusconi e da Alemanno. S&P infatti, blocca a 6,9 miliardi il debito del comune di Roma, la stessa fotografia dello scorso febbraio. Non una situazione rosea, certo, ma comunque distante dagli 8,1 miliardi che sta contestando Alemanno e che fanno dire a Berlusconi: "E' bancarotta". La differenza di cifre, spiegano i tecnici dell'agenzia, nasce dal fatto che "non sono considerati come debito in essere i finanziamenti concessi e non ancora utilizzati".

    "Standard and Poor's cancella le accuse rumorose e gonfiate contro Veltroni e gli anni della sua amministrazione" dice Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd. "S&P - continua - dice che i conti romani sono esattamente quelli conosciuti, non c'è nessun buco e tanto meno debiti occultati. I buchi veri ce li hanno lasciati gli amici di Alemanno, con i guasti nella sanità della regione". Quindi ora basta con la propaganda: "Alemanno, dopo aver cercato scuse per non farlo, sarà costretto a governare e dovrà dimostrare di saper mantenere le sue promesse. E Berlusconi deve smettere di cercare di delegittimare il leader del maggior partito dell'opposizione".

    "E adesso basta con le mistificazioni" attacca Marco Causi, ex assessore al Bilancio in Campidoglio e ora deputato del Pd. L'agenzia americana conferma infatti in 6,9 miliardi il livello del debito comunale e afferma che la relazione della Ragioneria generale dello Stato chiesta da Alemanno "non dà nessuna informazione nuova, sono dati che già avevamo. La giunta Veltroni non ha occultato dati e il livello del debito del Comune è cresciuto durante la gestione Veltroni meno di quello nazionale e meno del tasso d'inflazione". Dal Pd si alza un coro liberatorio, da Michele Meta ("Alemanno governi e non cerchi scuse") a Giovanna Melandri ("Berlusconi non può permettersi di dare lezioni").

    C'è anche chi l'ha letta diversamente.

  4. #3
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
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    Predefinito

    Il fatto che non abbiano "nascosto" nulla non vuol dire che la notizia sia migliore...
    Mah, si vede che la Ragioneria dello Stato si sbaglia..? Non che tra gli 8 miliardi conteggiati da loro e i 7 dagli altri ci trovi molto per rallegrarmi...
    La differenza sembra che provenga dagli impegni di spesa già presi, contabilizzati e contati da uno ma non materialmente spesi e non contabilizzati dall'altro.
    D'altra parte, se è vero che non sono ancora stati spesi, non credo che la nuova linea di metropolitana verrà costruita gratis, no..??
    7 o 8 miliardi di € che siano, mi pare che sia comunque una bella cifretta.


    Rettifico, ho trovato spiegazioni più dettagliate.

    Le valutazioni della Ragioneria dello Stato
    ROMA (19 giugno) - «Il Comune di Roma non è stato in grado di generare un proprio equilibrio di parte corrente». Così cominciano le "Valutazioni della Ragioneria generale dello Stato sui dati di bilancio"
    «Ma - prosegue la relazione - ha dovuto attingere, in modo sempre più marcato, alla liquidità destinata agli investimenti, senza però essere in grado di generare un surplus di entrate libere per poterla ricostruire, creando un cosiddetto debito di flusso. Questo debito rappresenta l'entità del riequilibrio strutturale che serve perché l'Ente possa ritrovare un proprio equilibrio duraturo dalla parte corrente di bilancio. E' stato stimato in circa 1.089.698.012 di euro l'entità del riequilibrio strutturale necessario al Comune di Roma».
    Il dettaglio dell'analisi dei cospicui residui attivi e passivi «permetterà - si legge - una valutazione puntuale della stima ripresa dalla Ragioneria che ha comunque segnalato la criticità dei residui attivi relativi all'incasso dell'Ici, nei confronti dell'Ater, e delle multe non riscosse». Nel testo viene spiegato che «il debito totale del Comune al 31 dicembre 2007 è di 8.151 milioni di euro. Dal dato rilevato dalla Ragioneria, si evidenzia che nel bilancio 2008-2010 approvato dal Consiglio comunale sono previsti ulteriori investimenti da finanziare con il ricorso al mercato creditizio per 1.544,4 milioni. Complessivamente, se al debito contratto si somma il debito programmato, il totale complessivo è pari a circa 9.762 milioni».
    Segue poi un passo importante della relazione: «Si può affermare, con tutte le cautele del caso, che il Comune di Roma versi in una situazione di grave difficoltà finanziaria sia per quanto concerne la competenza che, ancor di più, per quanto concerne la cassa, con una tendenza al peggioramento del 2009 e 2010».
    «Il peso degli oneri finanziari per il 2008/9 - si legge nelle valutazioni - sono stati stimati in euro 467 e 633 milioni rispettivamente. A partire dal 2009 gli oneri del debito assorbiranno oltre il 20% delle entrate correnti previste dal bilancio previsionale approvato e che nel biennio 2009-2010 rappresentano un incremento complessivo di 387 milioni rispetto al 2008». Per la Ragioneria, «le ulteriori aree di criticità evidenziate sono riferibili a potenziali oneri derivati dai debiti fuori bilancio stimati, in via preliminare, e senza la possibilità di verificarne la precisa entità e l'eventuale previsione di copertura, in oltre 720 milioni; a questi si aggiungono debiti derivanti da passività delle società partecipate dal Comune in corso di accertamento attraverso un'attività di incrocio delle parti creditorie (delle società) e debitorie (dell'Ente). Ad oggi, questi ultimi, ammontano a 127 milioni per Ama e per oltre 100 milioni per il comparto del trasporto pubblico locale».
    Altra area di criticità, «gli oneri espliciti e impliciti nei confronti delle diverse aziende non quotate che fanno riferimento al Comune e hanno beneficiato di anticipazioni dal Comune per 869 milioni di euro vantando esse stesse crediti non liquidati nei confronti dlela Regione per il trasporto pubblico locale di 765 milioni di euro». La relazione segnala che «congiuntamente Ama ed Atac presentavano a fine 2006 una posizione finanziaria netta negativa per oltre un miliardo di euro».
    «Si può dire con certezza - si legge infine - che appare necessario invertire la tendenza inerziale del bilancio, poiché le risultanze riportate indicano che, al momento, l'andamento delle entrate e delle spese non garantisce la sostenibilità finanziaria, nemmeno nel breve periodo».
    Ultima modifica di Wittmann; 23/6/2008 alle 11:44

  5. #4
    Overdose da FdT
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    E' un debito pesante per carità, ma non è certo l'unica..
    Milano ha circa 4 miliardi di debito, ma il comune di Milano conta molti meno abitanti di quello di Roma (penso che in questi casi faccia testo il debito pro capite, per capirciXD)
    Sono cifre importanti, ma non so francamente, non essendo nell'ambiente, quanto possano essere preoccupanti.
    Scandalosa come al solito la scenetta di Berlusconi sull'argomento, la solita merda.

  6. #5
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
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    E' più scandaloso che Veltroni parlasse di un tesoretto di 3 miliardi da buttare in giro quando ne ha lasciati 9 di debito solo nella città che governava.

    Bè sicuramente Roma non è l'unica città in passivo,anzi, ma li è preoccupante sia l'entità del debito (roba che ci vorrebbe una mezza finanziaria a livello nazionale per rimediarla) sia la situazione tendenziale (da quel -poco- che ne capisco, senza interventi sarebbe in perdita di un miliardo l'anno e la situazione tenderebbe a peggiorare..).

  7. #6
    obo
    .
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    pur di non lavorare e pararsi il culo il berlusca si attacca tanto per cambiare agli altri.

    il debito è pesante ma mettiamo in conto che dal 2001 ad oggi ci sono stati tanti di quei rincari che boh, cioè per ricucire il buco o aumentavi le tasse o rendevi roma città morta...

  8. #7
    Overdose da FdT
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    Predefinito anche veltroni pero

    Era uno dei simboli della Roma veltroniana. La celebrazione dei fasti di Walter o, per i suoi detrattori, la riproposizione del classico panem et circenses. Era la Notte bianca, che - black out permettendo - accendeva Roma dal tramonto all’alba in una strana sagra che mescolava salsicce e cultura, aiutando a dimenticare problemi di sicurezza, traffico impazzito, buche. E, forse, pure i buchi nei conti capitolini. Già, a scorrere i dati della due diligence sui conti del Campidoglio condotta dagli ispettori della Ragioneria generale dello Stato, sembra che più che inventare un «modello» Veltroni abbia rinnovato la tradizione del «sacco di Roma» in chiave finanziaria, lasciando un debito programmato che sfiora i dieci miliardi di euro. I tre mesi di monitoraggio dei conti che aspettano il sindaco-commissario Gianni Alemanno forse diranno qualcosa di più. Ma che il centrosinistra a Roma si sia distinto anche per gli sprechi, per quanto poco pubblicizzati grazie all’efficienza di un’oliata macchina del consenso, non è certo una notizia inedita.
    NOTTE BIANCA. A cominciare proprio da quell’evento-simbolo, la Notte bianca. Con lo stop alle spese imposto dalla tesoreria comunale, scompare anche lei. Ma non era una manna dal cielo per la città? Per Veltroni valeva «90 milioni di euro». Eppure l’assessore alla Cultura Umberto Croppi non ha dubbi: il suo costo ora non è sostenibile. «Le spese vive per il comune sono di circa un milione di euro, ma i milioni si moltiplicano considerando gli straordinari dei vigili urbani, il conto delle ex municipalizzate, Ama e Atac su tutte per pulizie e trasporti, la distrazione di fondi stanziati dagli sponsor e dagli enti tesorieri che potrebbero essere utilizzati diversamente. Tutto per un evento che non è cultura, ma intrattenimento».
    ARA PACIS.La storia recente delle emorragie finanziarie targate Veltroni non è scarna. C’è la polemica sulla teca dell’Ara Pacis, cantiere eterno della Città eterna, inaugurato due anni fa e subito al centro di un’inchiesta della Corte dei conti per l’impennata dei costi da 7 a 14 milioni di euro.
    AFFITTI «DIMENTICATI».C’è la curiosa vicenda del trasferimento nel 2011 degli uffici comunali al «Campidoglio 2», la nuova cittadella amministrativa messa su per «risparmiare sugli affitti passivi», ma intanto, oltre al costo dell’operazione (250 milioni di euro), sul groppone del «Campidoglio 1» restano i canoni del fitto di un edificio per i gruppi consiliari e di un altro destinato a uffici distaccati del comune. Affitti che scadranno rispettivamente nel 2022 e nel 2025, anche se la nuova struttura di proprietà avrà spazio a sufficienza per tutti molto prima. Il costo? Tre milioni 750mila euro l’anno per il primo palazzo, 9,2 milioni per il secondo. E, ciliegina sulla torta, due consiglieri di An, Marco Visconti e Luca Gramazio, scoprono che la giunta Veltroni, siglando il contratto, avrebbe rinunciato «alla facoltà di disdetta alla prima scadenza novennale».
    RESIDENCE PER SFRATTATI.Interessanti anche i dati su come Veltroni ha affrontato l’emergenza abitativa. L’edilizia popolare ha latitato, ma in compenso sono fioriti gli affari per i «residence» pagati per ospitare sfollati e sfrattati. In media, per queste strutture, che spesso brillavano per le assurde condizioni di degrado, il Campidoglio negli anni veltroniani ha speso 30 milioni di euro l’anno.
    CAMPI ROM. Un po’ inferiore, come ha rilevato un altro consigliere comunale di An, Fabrizio Santori, l’esborso per gestire i 27 campi nomadi «ufficiali» e per assistere i rom che vi risiedono. «Nel 2006 il costo per le casse comunali tra gestione campi, servizi per i rom, interventi di bonifica, scolarizzazione, servizi sociali, acqua e luce, wc chimici e personale addetto è stato di 19.380.653 euro, a cui vanno aggiunti i circa 7 milioni di euro stanziati dal governo».
    CASSONETTI D’ORO. Sempre Santori aveva scoperto che in un deposito dell’Ama, la spa comunale che si occupa di nettezza urbana, erano stati consegnati alla ruggine decine di lavacassonetti praticamente nuovi, comprati per circa 140mila euro l’uno e abbandonati al degrado, con i contachilometri fermi a due o tre cifre. Mai usati o quasi. Uno spreco da 8,4 milioni di euro, contestuale allo stanziamento di 21 milioni di euro per comprare 30mila cassonetti nati con un difetto di progettazione.
    ESPERTI A NON FINIRE. L’elenco è lungo, e passa anche per l’altrettanto lunga lista delle consulenze esterne del Campidoglio. Nel 2007 Veltroni ha speso 113,5 milioni di euro per assoldare «esperti» e associazioni. Più di 60 milioni solo per consulenze nel campo di Tpl e gestione del territorio. Eppure la situazione finanziaria di Atac e Ama, giura la Ragioneria, a fine 2006 era negativa «per oltre un miliardo».

    fonte: ilgiornale.it 21-06-08
    -----------------
    non solo berslusca fa i danni quindi?

  9. #8
    FdT-dipendente
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    Questo spiega in che mani è la sinistra italiana <.<

  10. #9
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
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    Nel 2001, dopo 8 anni di governo del rutellone, il debito sfiorava i 7 miliardi..
    Roma poi è sempre stata favorita da finanziamenti straordinari che le altre città si sognano, tipo quelli per il Giubileo, e i rincari non ci sono stati solo li.
    Quindi questi 8 miliardi di € di debiti lasciati come regalino al nuovo sindaco sono una specie di invenzione per pararsi il culo...
    Pesante!?? Sono 16 mila miliardi per una sola amministrazione comunale! Alla faccia del pesante..

  11. #10
    Overdose da FdT
    Uomo 35 anni
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    Quote Originariamente inviata da Wittman Visualizza il messaggio
    Roma poi è sempre stata favorita da finanziamenti straordinari che le altre città si sognano, tipo quelli per il Giubileo, e i rincari non ci sono stati solo li.
    E' anche stata sfavorita dalla crisi finanziaria della regione Lazio, causata da sappiamo chi.
    E poi, ripeto, sono andato a vedermi i dati; secondo il rapporto S&P su ogni cittadino di Roma gravano 2426 euro, su ogni cittadino di Milano 2782 euro (vero comunque che Milano è più ricca di Roma, e che probabilmente può vantare servizi migliori, così a occhio eh). Facciamo a gara a chi gestisce nel modo più deleterio, tra Napoli e Roma, Milano e Catania, non so chi ne esce peggio.
    Il problema è più strutturale, i governi sono costretti a tagliare per rispettare i parametri europei ed altre amenità ed a pagare sono le amministrazioni locali, sfavorite da una certa gogliardia, incompetenza e, perché no, disonestà nel trattare il denaro pubblico..


    Ah una cosa; sono certo che questa attenzione mediatica su Roma sia la solita invenzione di quella merda antropomorfa che sta a capo del consiglio dei ministri, quando Veltroni lo ho accusato sulla norma salva-premier lui se ne è uscito con questa storia: "Veltroni è un fallito ecc", la stessa tecnica usata dai vari Bonaiuti, che quando gli si fa una domanda su, che ne so, un'opinione del Consiglio della magistratura dichiarano robe tipo "la sinistra vede complotti dappertutto, le solite macchinazioni della sinistra" e quant'altro, sviando il discorso, niente di nuovo insomma.
    Ultima modifica di Coso; 23/6/2008 alle 16:21

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