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Normalità

  1. #21
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da darkness_creature

    Io credo che un uomo "normale" sia, con le dovute sfumature, uno con una buona vita sociale, non troppo chiuso in se stesso, di tendenze oneste, che si fa la sua vita cercando di non fare del male agli altri, o almeno non più di tanto, e ha un minimo di rispetto per regole e autorità

    Sottintendo ovviamente l'eterosessualità e dell'assenza di deformazioni fisiche o malattie genetiche

    Per rispondere alla tua ultima domanda, sì, mi ritengo abbastanza aderente ai concetti sopra-citati da definirmi normale, così come mi sembri anche tu, più o meno almeno
    Dopodichè se questo è il tuo pensiero posso dire che sei proprio razzista. Mi dispiace darkness, ma tu consideri sbagliati certi individui (i quali, tra le altre cose, sono diversi da te). E questo è proprio razzismo, mi spiace.


  2. #22
    Sempre più FdT Sedicesima
    Donna 40 anni da Vicenza
    Iscrizione: 29/9/2006
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    Quote Originariamente inviata da darkness_creature
    @ Er_DVD_BeSt e Sedicesima

    Bè, un riferimento per normalità o anormalità deve pur esserci. Non puoi solo pensare che "ciò che esiste" è normale, ma proprio per niente. E' una cosa assolutamente inaccettabile da pensare, perchè "normale" è pericolosamente vicino ad "accettabile" molto più di quanto "anormale" sia vicino ad "inaccettabile". Serve quindi un riferimento il più possibile oggettivo, e questo è la natura. Le combinazioni genetiche che Er_DVD citava sono comunque frutto di calcoli e non di casualità, anche se non sono ancora calcoli alla nostra portata. Questo però non impedisce alla natura stessa di commettere errori come la sindrome di Down, l'albinismo, la talassemia......e l'omosessualità, negli uomini così come negli animali.

    L'uomo normale NON è un pedofilo nè un assassino nè nulla di questo genere. Qualunque cosa che devii da ciò è da considerare prima di tutto anormale. Nel caso dell'omosessualità o dell'albinismo sono anormalità accettabilissime ed innocue, mentre nel caso di pedofilia e istinti omicidi sono anomalie da punire, assolutamente inaccettabili in una società civile. Questi sono i fondamenti dell'uomo, che non devono MAI cambiare, e vanno difesi da chiunque tenti di cambiarli
    Sì ma credo che prendere come riferimento la natura per stabilire il concetto di normalità sia un punto di riferimento un po' troppo distante. So che tu vuoi dire che è il punto di riferimento + oggettivo, però così si finirebbe con il dire che tutto, tranne quello che fa prettamente parte della natura, sia anormale...

    Se invece ad esempio prendiamo come punto di riferimento la società, o un dato momento storico, il concetto di normalità si sposta del tutto...

  3. #23
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Sedicesima

    Sì ma credo che prendere come riferimento la natura per stabilire il concetto di normalità sia un punto di riferimento un po' troppo distante. So che tu vuoi dire che è il punto di riferimento + oggettivo, però così si finirebbe con il dire che tutto, tranne quello che fa prettamente parte della natura, sia anormale...

    Se invece ad esempio prendiamo come punto di riferimento la società, o un dato momento storico, il concetto di normalità si sposta del tutto...
    Ma anche perchè la natura non è un ente razionale. La natura non ha il cervello per dire: io il sesso lo voglio sono tra persone di sesso diverso perchè procreino, perchè se così fosse, essendo tutti vincolati alle leggi della natura, l'omosessualità non esisterebbe. Capsci che alla fine la natura è solo una serie casuale di eventi... Per tanto io la natura come esempio di normalità la ritengo banale, perchè l'uomo fa aprte del regno della natura e quindi è normale.

  4. #24
    Cagliostro_86
    Utente bannato

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    Per quanto mi riguarda e per il 95% delle cose che vengono dettate come per via dell'etica ed ecc ho questo piccolo pensiero.
    "Non trovo cosa più banale e noiosa della pura normalità."

    Comunque sia per me il normale rispecchia la seguente spiegazione che si trova anche sul vocabolario.
    "che è conforme a una regola, a una norma, che segue l'abitudine, ordinario, consueto."

    Partendo da questa definizione, viene spontaneo chiederci ma queste regole, queste abitudini ordinarie e consuete da chi son state dettate? Ovviamente la risposta iper scontata è dall'uomo.
    Ora da cosa son basate queste regole? Se ci pensiamo bene da un codice etico e/o morale che penso sia lampante che è un codice dettato in maniera oggettiva.
    Ma nella mia mente contorta un di' mi balenò il pensiero che ogni persona ha una percezione della vita differente, ad esempio una cosa che puo' esser normale per Pinco Pallino, non è normale per me e via dicendo.
    Per questo trovo per il 95% dei casi la "normalità imposta" una cosa noiosa e banale.

  5. #25
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    Quote Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt

    Dopodichè se questo è il tuo pensiero posso dire che sei proprio razzista. Mi dispiace darkness, ma tu consideri sbagliati certi individui (i quali, tra le altre cose, sono diversi da te). E questo è proprio razzismo, mi spiace.
    Oh, no, non è possibile.......non mi dire che devo ricominciare tutto da capo.......guarda, io getto la spugna, se mi capisci bene, se no basta.....e porca eva, ci ho messo ore a cercare di farmi capire, e adesso te ne esci così! allora quando dicevi di avermi capito mi stavi prendendo per il c**o!!

    Vuoi considerarmi un razzista? Un discriminatore? Bè, c***i tuoi, chi mi conosce sa come sono e vede oltre il naso, cosa che evidentemente credevo fossi riuscito a fare anche tu, ma in realtà no

  6. #26
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
    Messaggi: 17,140
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    Quote Originariamente inviata da Cagliostro_86
    Per quanto mi riguarda e per il 95% delle cose che vengono dettate come per via dell'etica ed ecc ho questo piccolo pensiero.
    "Non trovo cosa più banale e noiosa della pura normalità."

    Comunque sia per me il normale rispecchia la seguente spiegazione che si trova anche sul vocabolario.
    "che è conforme a una regola, a una norma, che segue l'abitudine, ordinario, consueto."

    Partendo da questa definizione, viene spontaneo chiederci ma queste regole, queste abitudini ordinarie e consuete da chi son state dettate? Ovviamente la risposta iper scontata è dall'uomo.
    Ora da cosa son basate queste regole? Se ci pensiamo bene da un codice etico e/o morale che penso sia lampante che è un codice dettato in maniera oggettiva.
    Ma nella mia mente contorta un di' mi balenò il pensiero che ogni persona ha una percezione della vita differente, ad esempio una cosa che puo' esser normale per Pinco Pallino, non è normale per me e via dicendo.
    Per questo trovo per il 95% dei casi la "normalità imposta" una cosa noiosa e banale.
    Bell'intervento.

    Aggiungerei che non essere normali talvolta è molto faticoso, e che la pigrizia ci mette il suo...

    Incontrai un bivio e scelsi la via più impervia: per questo sono diverso.

  7. #27
    Cagliostro_86
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo

    Bell'intervento.

    Aggiungerei che non essere normali talvolta è molto faticoso, e che la pigrizia ci mette il suo...

    Incontrai un bivio e scelsi la via più impervia: per questo sono diverso.
    Grazie.

  8. #28
    Sempre più FdT Sedicesima
    Donna 40 anni da Vicenza
    Iscrizione: 29/9/2006
    Messaggi: 2,004
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    Quote Originariamente inviata da Cagliostro_86
    Per quanto mi riguarda e per il 95% delle cose che vengono dettate come per via dell'etica ed ecc ho questo piccolo pensiero.
    "Non trovo cosa più banale e noiosa della pura normalità."

    Comunque sia per me il normale rispecchia la seguente spiegazione che si trova anche sul vocabolario.
    "che è conforme a una regola, a una norma, che segue l'abitudine, ordinario, consueto."

    Partendo da questa definizione, viene spontaneo chiederci ma queste regole, queste abitudini ordinarie e consuete da chi son state dettate? Ovviamente la risposta iper scontata è dall'uomo.
    Ora da cosa son basate queste regole? Se ci pensiamo bene da un codice etico e/o morale che penso sia lampante che è un codice dettato in maniera oggettiva.
    Ma nella mia mente contorta un di' mi balenò il pensiero che ogni persona ha una percezione della vita differente, ad esempio una cosa che puo' esser normale per Pinco Pallino, non è normale per me e via dicendo.
    Per questo trovo per il 95% dei casi la "normalità imposta" una cosa noiosa e banale.
    Concordo.
    Aggiungo che cmq esistono cose oggettivamente anormali (cioè anormali per quasi la totalità delle persone), ad es. è considerato anormale dalla maggioranza andare in giro con le mutande sopra i pantaloni... Vabbè l'esempio è stupido, ma serve per far capire il concetto!
    Poi se si cambia prospettiva (ad esempio in base ad un momento storico, ad un luogo geografico ecc) il concetto di normalità può essere stravolto Es.: è normale mettere le mutande sotto la gonna, mentre per gli scozzesi è normale non metterle sotto al kilt quindi per noi italiani sembra una cosa anormale o comunque fuori dal comune..

  9. #29
    Cagliostro_86
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da Sedicesima

    Concordo.
    Aggiungo che cmq esistono cose oggettivamente anormali (cioè anormali per quasi la totalità delle persone), ad es. è considerato anormale dalla maggioranza andare in giro con le mutande sopra i pantaloni... Vabbè l'esempio è stupido, ma serve per far capire il concetto!
    Poi se si cambia prospettiva (ad esempio in base ad un momento storico, ad un luogo geografico ecc) il concetto di normalità può essere stravolto Es.: è normale mettere le mutande sotto la gonna, mentre per gli scozzesi è normale non metterle sotto al kilt quindi per noi italiani sembra una cosa anormale o comunque fuori dal comune..
    Ma perché sono considerate anormali? Perché come ho detto io sono state dettate da altre cose. Se noi fossimo stati abituati a girar nudi per strada sarebbe stato anormale andar a comprare vestiti.
    Qui lancio anche una cosa diciamo un po' provocatoria, spero che non nasca una polemica.
    Se noi vogliam fare un esempio con la natura, possiamo dire che in essa "l'omicidio" è un fattore assai normale.
    Invece per noi, grazie alla ragione, grazie a cosa ti pare, l'omicidio è un'anormalità. (Giustissima come cosa sia da subito chiaro.)
    Però qualche volta nella mia mente contorta, penso che esso in alcuni casi sia una cosa normale e anche giusta.
    Esempio, se tu (indico te ma è generale come cosa. ) vuoi venirmi ad uccidere, io non ci penserei due volte ad anticiparti.
    Perché per me a quel punto diventa normale e giusto difendere la mia persona e/o i miei cari.
    Spero di aver fatto capire il concetto più o meno.

  10. #30
    Sempre più FdT Sedicesima
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    Quote Originariamente inviata da Cagliostro_86

    Ma perché sono considerate anormali? Perché come ho detto io sono state dettate da altre cose. Se noi fossimo stati abituati a girar nudi per strada sarebbe stato anormale andar a comprare vestiti.
    Infatti ho detto che sono d'accordo con te, non ti ho contraddetto!!

    Concedetemi un OT:
    la distinzione tra la natura e l'uomo in fatto di omicidio non regge molto, perchè in natura gli animali si uccidono per mangiare, per stabilire chi è il capobranco per portare avanti la specie e tra maschi in alcuni casi quando si scontrano per una femmina.
    Gli uomini si uccidono per soldi, follia ecc ecc, non per la soppravivenza intesa in senso puramente naturalistico.

    Comunque esiste un istituto, la legittima difesa, che arriva a giustificare un omicidio (sempre se la difesa è proporzionata all'offesa).

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