Ascoli, scene hard durante assemblea
Assemblea di classe hard all'istituto tecnico commerciale "Capriotti" di San Benedetto del Tronto, dove un ragazzo e una ragazza di 14 anni sono stati sospesi per aver effettuato sesso orale sulla cattedra. La scena si è svolta davanti agli occhi increduli dei compagni, che hanno ripreso tutto con i telefonini e diffuso le immagini via Mms. A denunciare l'accaduto sono stati alcuni genitori degli alunni.
La performance osè è andata in scena sabato mattina, dopo che gli studenti avevano chiuso la porta dell'aula per una riunione senza docenti. Solitamente, in situazioni del genere, gli alunni dovrebbero discutere di problemi scolastici, corsi di studio, progetti, viaggi di istruzione o interrogazioni, ma evidentemente due di loro non avevano più argomenti e hanno pensato bene di impegnare diversamente l'ora "buca" lasciandosi prendere dalla foga sessuale e da un quantomai inopportuno spirito voyeuristico.
Al cospetto di un nutrito gruppo di "curiosi", armati di videofonini, i due (lui italiano, lei originaria dei Balcani) si sono così esibiti in una performance orale direttamente sulla cattedra, mentre un altro gruppo di compagni, per dissentire da ciò che stava accadendo, si è rifugiato in un angolo della classe. Chi invece non si è defilato e, anzi, ha filmato il tutto, avrebbepoi scaricato il video anche su internet, in uno dei siti già finiti al centro delle cronache per indagini analoghe.
Secondo quanto riferisce sambenedettoggi.it, che ha diffuso la notizia, non è la prima volta che un fatto del genere accade in quella o in altre classi dell'istituto, sconvolgendo i ragazzi presenti e innescando un incredibile giro di foto e video amatoriali a luci rosse.
A denunciare l'accaduto, e ad avvertire la preside, questa volta ci ha pensato però un nutrito gruppo di genitori infuriati per quanto successo proprio durante l'ora di autogestione. A loro la performance osè è stata spiegata direttamente dai figli, che non hanno esitato a raccontare la verità sulla singolare assemblea hot e sul successivo tourbillon di foto e filmati hard. Miti comunque i provvedimenti presi dai vertici dell'istituto che, per i due alunni esibizionisti, hanno deciso una sospensione di 15 giorni, con uno strano obbligo di frequenza alle lezioni.
Ciò che più sconcerta gli inquirenti è la circostanza che il capo di istituto abbia ritenuto di svolgere autonomamente una sorta di "inchiesta interna" sull'episodio, sequestrando i cellulari degli studenti coinvolti, e successivamente restituendoli ai genitori, senza avvisare le forze di polizia o la magistratura. Un comportamento che potrebbe aver agevolato, in linea teorica, la distruzione delle prove informatiche. Se le eventuali ipotesi di reato sono infatti ancora tutte da valutare, di sicuro sussistono gia' gli estremi di un'imputazione per divulgazione e scambio di materiale pedopornografico per chi ha fatto girare il video con gli mms o lo ha scaricato sul web.
da Tgcom