Credo che esista un modello psicologico, detto contenitore... ho sentito una psicologa affermare che i giovani oggi non hanno piu' un contenitore entro il quale scegliere le proprie azioni.
Cioé pur accettando che un giovane abbia maggiore sregolatezza rispetto a un adulto, questa sregolatezza dovrebbe muoversi all'interno del contenitore, il quale quindi, seppur lontanamente e di nascosto, pone delle regole.
Io non credo che oggi sia come in passato. Mi sembra che s'e' persa in talune occasioni il senso della misura e un certo codice comportamentale.
E' vero che un tempo si lasciava che i leoni sbranassero i gladiatori, o che durante le guerre d'indipendenza si uscisse dalla trincea per offrire il proprio corpo al nemico con morte sicura; pero' questi generi di violenza erano comunque regolati da un certo codice comportamentale.
Oggi la violenza è unpredictable, tu non sai a quale categoria appartieni, esci di casa e potresti essere l'oggetto dell'imprevedibile e venire attaccato da tuoi simili per una logica a te sconosciuta.
Io dico che la soluzione al problema la si potrebbe trovare tentando di ridare delle regole di vivere civile partendo dalla base, dalle cose piu' semplici. E' molto piu' probabile che avvenga uno stupro (tanto per fare un esempio) in una città dove è possibile gettare carte per terra senza che nessuno ti dica niente, scrivere sui muri con lo spray con altrettanta impudenza, rigare i cofani delle autovetture parcheggiate e via dicendo, piuttosto che in una città dove queste cose non accadono.