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Emergenza rifiuti a Napoli

  1. #431
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
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    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    Ma vedi da qualche parte un mio intervento pro/contro l'amministrazione napoletana?
    Me ne sbatto di questa dannata demagogia, un governo ha fallito, via e avanti un altro.
    Come dicevano, appunto, forse avresti potuto farlo.
    PEr dire, piazzare i cassonetti, distribuire le buste, educare i cittadini, mandare in giro i camion, realizzare gli impianti per il trattamento, ecc., credo siano tutte cose di competenza degli enti locali, in primis dei comuni.
    Qualche responsabilità di sicuro c'è; si può riconoscerlo, a prescindere dal colore politico del sindaco/pres.di prov. di turno.
    Il comune di Salerno (con un sindaco PD, sottolineo) il problema sono riusciti a risolverlo, eppure il governo è lo stesso e la regione pure. Come mai?
    Se un modello organizzativo dimostra di funzionare in una realtà simile, non si potrebbeprendere ad esempio, ovviamente con gli opportuni aggiustamenti?
    Primo capoluogo d’Italia per raccolta differenziata, Salerno | Il blog di Ecozoom TV

    edit:nooo speravo rimanesse nell'altro post, avevo promesso di non intervenire più! Ok ora basta!


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  3. #432
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 58 anni
    Iscrizione: 27/10/2010
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    Piaciuto: 4 volte

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    ...Ciò che trovo davvero strano non è tanto tanto il fatto che governo e pubbliche amministrazioni se ne sbattano i coglioni sul tema immondizia ( nel napoletano ), ma è il fatto che al di là delle lamentele , il cittadino campano non reagisca con fermezza e determinazione ad impedire che la loro vita sia portata all' esasperazione ed allo sfacelo.Quand 'è che tireranno fuori i coglioni?!.

  4. #433
    Eurasia
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da -Ataru- Visualizza il messaggio
    ...Ciò che trovo davvero strano non è tanto tanto il fatto che governo e pubbliche amministrazioni se ne sbattano i coglioni sul tema immondizia ( nel napoletano ), ma è il fatto che al di là delle lamentele , il cittadino campano non reagisca con fermezza e determinazione ad impedire che la loro vita sia portata all' esasperazione ed allo sfacelo.Quand 'è che tireranno fuori i coglioni?!.
    Per te - da cittadino - cosa vuol dire reagire con fermezza?

  5. #434
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

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    Forse -Ataru- mi ha preceduto.
    In effetti non so cosa volesse dire...

    Ma dico la mia... Guardando i TG ed i video di tutti i programmi che trattano l'emergenza rifiuti ho notato una cosa. I cassonetti non sono solo pieni di buste piene di immondizia.
    Ho visto contenitori di plastica (tipo porta biancheria) in mezzo ai rifiuti, e sacche di cemento, e cassette di plastica, quelle della frutta.


    Allora, se c'è un'emergenza rifiuti non si potrebbe evitare di gettare nei cassonetti e nelle strade ALMENO qualcosa? Si può cercare, in qualche modo, di diminuire i rifiuti oppure no? E parlo sia della produzione degli stessi, sia del parcheggiarli per strada.

  6. #435
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Wittmann Visualizza il messaggio
    Come dicevano, appunto, forse avresti potuto farlo.
    PEr dire, piazzare i cassonetti, distribuire le buste, educare i cittadini, mandare in giro i camion, realizzare gli impianti per il trattamento, ecc., credo siano tutte cose di competenza degli enti locali, in primis dei comuni.
    Qualche responsabilità di sicuro c'è; si può riconoscerlo, a prescindere dal colore politico del sindaco/pres.di prov. di turno.
    Il comune di Salerno (con un sindaco PD, sottolineo) il problema sono riusciti a risolverlo, eppure il governo è lo stesso e la regione pure. Come mai?
    Se un modello organizzativo dimostra di funzionare in una realtà simile, non si potrebbeprendere ad esempio, ovviamente con gli opportuni aggiustamenti?
    Primo capoluogo d’Italia per raccolta differenziata, Salerno | Il blog di Ecozoom TV

    edit:nooo speravo rimanesse nell'altro post, avevo promesso di non intervenire più! Ok ora basta!
    In realtà in situazioni di emergenza il Consiglio dei Ministri (nella persona del capo della PC) si sostituisce agli enti locali, ed è routine.

    C'è da dire che la situazione di Salerno non è esattamente la stessa, tuttavia continuo a ripetermi: De Luca ha fatto bene a Salerno? Si usino metodologie simili anche a Napoli. Me ne sbatto di Bassolino e della Jervolino, e se non lo sapete se ne è stancata anche la popolazione partenopea.
    Però continuo a domandarmi una cosa... Le associazioni remunerate per lo smaltimento dei rifiuti negli scorsi anni che si sono rivelate poi semplici scavatrici di buche riempite di veleno, che fine hanno fatto? Si sta perseguendo?

    Passiamo oltre... Il termovalorizzatore di Acerra. Io c'ho scritto un articolo all'incirca 6 mesi fa... Sapete cosa c'era lì dentro? Il nulla. Nessun operaio, nessun camion che caricasse o scaricasse. Ci sono ritornato la settimana scorsa, e ho scoperto che è stato messo "a pieno ritmo" ufficialmente, mentre alcuni esperti del settore mi hanno confidato che l'impianto non è abbastanza sicuro per operare al 100%, e che quindi si sta incenerendo ad un ritmo rallentato. Nel frattempo ci sono nuovi "termovalorizzatori" in costruzione, tempo previsto un anno, tempo trascorso tre anni. La raccolta differenziata funziona su una percentuale ridotta del territorio: ad esempio ad Afragola, paese limitrofo a quello in cui risiedo io, alcuni dati parlano di nemmeno il 3%. L'altro giorno ho sentito una signora anziana lamentarsi del fatto che le avessero dato "mille buste, mille giorni, mille orari" per l'immondizia.

    Il punto? Si è spinto per fare le cose troppo in fretta. Il Governo centrale, la Regione e i Comuni hanno pressato per uscire dalla scorsa crisi, mettendo il polverone sotto il tappeto: i rifiuti tossici nell'aversano ci sono ancora, in bella vista; gli inceneritori sono limitati e altrettanto lo sono le discariche; la differenziata è stagnante (seppur vi siano eccezioni di eccellenza); l'educazione dei cittadini è durata solo per i 2 mesi post-crisi, in seguito è tornato tutto alla normalità.

    Cosa fare? Il punto è che questa crisi NON è risolvibile in un anno o due di governo. E' per questo motivo che mi chiedevo (e auspico) quando il Governo Centrale Illuminato Italiano (che spero esista) si deciderà a imporre un piano come minimo ventennale di rieducazione attiva e partecipativa, di costruzione di siti di stoccaggio (a norma!) di materiale tossico, di innalzamento obbligatorio della percentuale differenziata a carico dei Comuni, di riduzione della quantità di rifiuti emessa pro capite e tutte le altre belle cose di cui abbiamo tanto parlato e discusso (chi ricorda quel favoloso impianto ancora funzionante che permette un riciclo quasi totale dei rifiuti? Devo aver postato il link da qualche parte...) ma che a parte sporadici casi non ho mai visto applicare.

    Quando la Regione non è sufficiente a risolvere problematiche che di per sé infliggono danni a tutta la Nazione (perchè ricordo che è un problema principalmente di Napoli, ma non certo solo suo) il Governo dovrebbe entrare in gioco e decidersi a usare anche la forza se è necessario, imponendo riforme e obiettivi minimi da raggiungere a Regione e Comuni nella lotta al rifiuto selvaggio. Non basta aprire un'altra discarica, un altro inceneritore, o mandare i rifiuti in Spagna o in Burundi... Questa è una crisi che deve essere risolta con pazienza e in maniera radicale, imponendo un rinnovamento di mentalità e consuetudini non solo politiche e amministrative.

  7. #436
    Eurasia
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    In realtà in situazioni di emergenza il Consiglio dei Ministri (nella persona del capo della PC) si sostituisce agli enti locali, ed è routine.

    C'è da dire che la situazione di Salerno non è esattamente la stessa, tuttavia continuo a ripetermi: De Luca ha fatto bene a Salerno? Si usino metodologie simili anche a Napoli. Me ne sbatto di Bassolino e della Jervolino, e se non lo sapete se ne è stancata anche la popolazione partenopea.
    Però continuo a domandarmi una cosa... Le associazioni remunerate per lo smaltimento dei rifiuti negli scorsi anni che si sono rivelate poi semplici scavatrici di buche riempite di veleno, che fine hanno fatto? Si sta perseguendo?

    Passiamo oltre... Il termovalorizzatore di Acerra. Io c'ho scritto un articolo all'incirca 6 mesi fa... Sapete cosa c'era lì dentro? Il nulla. Nessun operaio, nessun camion che caricasse o scaricasse. Ci sono ritornato la settimana scorsa, e ho scoperto che è stato messo "a pieno ritmo" ufficialmente, mentre alcuni esperti del settore mi hanno confidato che l'impianto non è abbastanza sicuro per operare al 100%, e che quindi si sta incenerendo ad un ritmo rallentato. Nel frattempo ci sono nuovi "termovalorizzatori" in costruzione, tempo previsto un anno, tempo trascorso tre anni. La raccolta differenziata funziona su una percentuale ridotta del territorio: ad esempio ad Afragola, paese limitrofo a quello in cui risiedo io, alcuni dati parlano di nemmeno il 3%. L'altro giorno ho sentito una signora anziana lamentarsi del fatto che le avessero dato "mille buste, mille giorni, mille orari" per l'immondizia.

    Il punto? Si è spinto per fare le cose troppo in fretta. Il Governo centrale, la Regione e i Comuni hanno pressato per uscire dalla scorsa crisi, mettendo il polverone sotto il tappeto: i rifiuti tossici nell'aversano ci sono ancora, in bella vista; gli inceneritori sono limitati e altrettanto lo sono le discariche; la differenziata è stagnante (seppur vi siano eccezioni di eccellenza); l'educazione dei cittadini è durata solo per i 2 mesi post-crisi, in seguito è tornato tutto alla normalità.

    Cosa fare? Il punto è che questa crisi NON è risolvibile in un anno o due di governo. E' per questo motivo che mi chiedevo (e auspico) quando il Governo Centrale Illuminato Italiano (che spero esista) si deciderà a imporre un piano come minimo ventennale di rieducazione attiva e partecipativa, di costruzione di siti di stoccaggio (a norma!) di materiale tossico, di innalzamento obbligatorio della percentuale differenziata a carico dei Comuni, di riduzione della quantità di rifiuti emessa pro capite e tutte le altre belle cose di cui abbiamo tanto parlato e discusso (chi ricorda quel favoloso impianto ancora funzionante che permette un riciclo quasi totale dei rifiuti? Devo aver postato il link da qualche parte...) ma che a parte sporadici casi non ho mai visto applicare.

    Quando la Regione non è sufficiente a risolvere problematiche che di per sé infliggono danni a tutta la Nazione (perchè ricordo che è un problema principalmente di Napoli, ma non certo solo suo) il Governo dovrebbe entrare in gioco e decidersi a usare anche la forza se è necessario, imponendo riforme e obiettivi minimi da raggiungere a Regione e Comuni nella lotta al rifiuto selvaggio. Non basta aprire un'altra discarica, un altro inceneritore, o mandare i rifiuti in Spagna o in Burundi... Questa è una crisi che deve essere risolta con pazienza e in maniera radicale, imponendo un rinnovamento di mentalità e consuetudini non solo politiche e amministrative.
    Io condivido completamente.

  8. #437
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    In realtà in situazioni di emergenza il Consiglio dei Ministri (nella persona del capo della PC) si sostituisce agli enti locali, ed è routine.

    C'è da dire che la situazione di Salerno non è esattamente la stessa, tuttavia continuo a ripetermi: De Luca ha fatto bene a Salerno? Si usino metodologie simili anche a Napoli. Me ne sbatto di Bassolino e della Jervolino, e se non lo sapete se ne è stancata anche la popolazione partenopea.
    Però continuo a domandarmi una cosa... Le associazioni remunerate per lo smaltimento dei rifiuti negli scorsi anni che si sono rivelate poi semplici scavatrici di buche riempite di veleno, che fine hanno fatto? Si sta perseguendo?

    Passiamo oltre... Il termovalorizzatore di Acerra. Io c'ho scritto un articolo all'incirca 6 mesi fa... Sapete cosa c'era lì dentro? Il nulla. Nessun operaio, nessun camion che caricasse o scaricasse. Ci sono ritornato la settimana scorsa, e ho scoperto che è stato messo "a pieno ritmo" ufficialmente, mentre alcuni esperti del settore mi hanno confidato che l'impianto non è abbastanza sicuro per operare al 100%, e che quindi si sta incenerendo ad un ritmo rallentato. Nel frattempo ci sono nuovi "termovalorizzatori" in costruzione, tempo previsto un anno, tempo trascorso tre anni. La raccolta differenziata funziona su una percentuale ridotta del territorio: ad esempio ad Afragola, paese limitrofo a quello in cui risiedo io, alcuni dati parlano di nemmeno il 3%. L'altro giorno ho sentito una signora anziana lamentarsi del fatto che le avessero dato "mille buste, mille giorni, mille orari" per l'immondizia.

    Il punto? Si è spinto per fare le cose troppo in fretta. Il Governo centrale, la Regione e i Comuni hanno pressato per uscire dalla scorsa crisi, mettendo il polverone sotto il tappeto: i rifiuti tossici nell'aversano ci sono ancora, in bella vista; gli inceneritori sono limitati e altrettanto lo sono le discariche; la differenziata è stagnante (seppur vi siano eccezioni di eccellenza); l'educazione dei cittadini è durata solo per i 2 mesi post-crisi, in seguito è tornato tutto alla normalità.

    Cosa fare? Il punto è che questa crisi NON è risolvibile in un anno o due di governo. E' per questo motivo che mi chiedevo (e auspico) quando il Governo Centrale Illuminato Italiano (che spero esista) si deciderà a imporre un piano come minimo ventennale di rieducazione attiva e partecipativa, di costruzione di siti di stoccaggio (a norma!) di materiale tossico, di innalzamento obbligatorio della percentuale differenziata a carico dei Comuni, di riduzione della quantità di rifiuti emessa pro capite e tutte le altre belle cose di cui abbiamo tanto parlato e discusso (chi ricorda quel favoloso impianto ancora funzionante che permette un riciclo quasi totale dei rifiuti? Devo aver postato il link da qualche parte...) ma che a parte sporadici casi non ho mai visto applicare.

    Quando la Regione non è sufficiente a risolvere problematiche che di per sé infliggono danni a tutta la Nazione (perchè ricordo che è un problema principalmente di Napoli, ma non certo solo suo) il Governo dovrebbe entrare in gioco e decidersi a usare anche la forza se è necessario, imponendo riforme e obiettivi minimi da raggiungere a Regione e Comuni nella lotta al rifiuto selvaggio. Non basta aprire un'altra discarica, un altro inceneritore, o mandare i rifiuti in Spagna o in Burundi... Questa è una crisi che deve essere risolta con pazienza e in maniera radicale, imponendo un rinnovamento di mentalità e consuetudini non solo politiche e amministrative.
    Sono d'accordo al 95% con quello che dici...rimane la questione a monte del "perchè" ci si è ritrovati quasi costantemente per 20 anni in emergenza, quando in tante altri parti d'italia e di campania si facevano comunque dei progressi.
    Perchè questa regione si è dimostrata incapace di affrontare il problema, tanto che periodicamente si ripresenta da decenni, nonostante la quantità di somme stanziate? Altre realtà del sud, sicuramente non immuni da criminalità o mala-politica, ce l'hanno fatta, o quantomeno non sono messe così male.
    Il governo 2 anni fa si è imposto (con tanto di esercito), ma ha tamponato la situazione senza risolvere il problema alla radice, permettendogli di svilupparsi di nuovo. Tra l'altro anche li grandi e violente proteste (la militarizzazione della città!no alle discariche!no all'inceneritore!fuoco a camion dei rifiuti, che costano pure un occhio della testa), ma vabè.
    E rimane l'altra questione: appurato che per risolvere la questione (e non tamponare l'emergenza) ci vorranno anni di educazione della popolazione, organizzazione, costruzione delle numerose infrastrutture necessarie (che nessuno però vuole vicino a sè), sacrifici,ecc. ecc., cosa fare durante tutto questo periodo con le migliaia di tonnellate di rifiuti che vengono prodotte anche in questo preciso momento?

  9. #438
    Can che dorme Wolverine
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    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    In realtà in situazioni di emergenza il Consiglio dei Ministri (nella persona del capo della PC) si sostituisce agli enti locali, ed è routine.

    C'è da dire che la situazione di Salerno non è esattamente la stessa, tuttavia continuo a ripetermi: De Luca ha fatto bene a Salerno? Si usino metodologie simili anche a Napoli. Me ne sbatto di Bassolino e della Jervolino, e se non lo sapete se ne è stancata anche la popolazione partenopea.
    Però continuo a domandarmi una cosa... Le associazioni remunerate per lo smaltimento dei rifiuti negli scorsi anni che si sono rivelate poi semplici scavatrici di buche riempite di veleno, che fine hanno fatto? Si sta perseguendo?

    Passiamo oltre... Il termovalorizzatore di Acerra. Io c'ho scritto un articolo all'incirca 6 mesi fa... Sapete cosa c'era lì dentro? Il nulla. Nessun operaio, nessun camion che caricasse o scaricasse. Ci sono ritornato la settimana scorsa, e ho scoperto che è stato messo "a pieno ritmo" ufficialmente, mentre alcuni esperti del settore mi hanno confidato che l'impianto non è abbastanza sicuro per operare al 100%, e che quindi si sta incenerendo ad un ritmo rallentato. Nel frattempo ci sono nuovi "termovalorizzatori" in costruzione, tempo previsto un anno, tempo trascorso tre anni. La raccolta differenziata funziona su una percentuale ridotta del territorio: ad esempio ad Afragola, paese limitrofo a quello in cui risiedo io, alcuni dati parlano di nemmeno il 3%. L'altro giorno ho sentito una signora anziana lamentarsi del fatto che le avessero dato "mille buste, mille giorni, mille orari" per l'immondizia.

    Il punto? Si è spinto per fare le cose troppo in fretta. Il Governo centrale, la Regione e i Comuni hanno pressato per uscire dalla scorsa crisi, mettendo il polverone sotto il tappeto: i rifiuti tossici nell'aversano ci sono ancora, in bella vista; gli inceneritori sono limitati e altrettanto lo sono le discariche; la differenziata è stagnante (seppur vi siano eccezioni di eccellenza); l'educazione dei cittadini è durata solo per i 2 mesi post-crisi, in seguito è tornato tutto alla normalità.

    Cosa fare? Il punto è che questa crisi NON è risolvibile in un anno o due di governo. E' per questo motivo che mi chiedevo (e auspico) quando il Governo Centrale Illuminato Italiano (che spero esista) si deciderà a imporre un piano come minimo ventennale di rieducazione attiva e partecipativa, di costruzione di siti di stoccaggio (a norma!) di materiale tossico, di innalzamento obbligatorio della percentuale differenziata a carico dei Comuni, di riduzione della quantità di rifiuti emessa pro capite e tutte le altre belle cose di cui abbiamo tanto parlato e discusso (chi ricorda quel favoloso impianto ancora funzionante che permette un riciclo quasi totale dei rifiuti? Devo aver postato il link da qualche parte...) ma che a parte sporadici casi non ho mai visto applicare.

    Quando la Regione non è sufficiente a risolvere problematiche che di per sé infliggono danni a tutta la Nazione (perchè ricordo che è un problema principalmente di Napoli, ma non certo solo suo) il Governo dovrebbe entrare in gioco e decidersi a usare anche la forza se è necessario, imponendo riforme e obiettivi minimi da raggiungere a Regione e Comuni nella lotta al rifiuto selvaggio. Non basta aprire un'altra discarica, un altro inceneritore, o mandare i rifiuti in Spagna o in Burundi... Questa è una crisi che deve essere risolta con pazienza e in maniera radicale, imponendo un rinnovamento di mentalità e consuetudini non solo politiche e amministrative.
    Oh, lo vedi che quando ci mettiamo d'impegno riusciamo anche ad essere d'accordo?

  10. #439
    Zeitgeist
    Utente cancellato

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    Aggiornamento da Giugliano.

    Agghiacciante il fatto che paghiamo nonostante questo schifo, la tassa più alta d'Europa per i rifiuti.

  11. #440
    Assuefatto da FdT TatankaYotanka
    Iscrizione: 6/7/2008
    Messaggi: 744
    Piaciuto: 53 volte

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    Noto con molto piacere,che non si dice che alcune zone di Napoli praticano la raccolta differenziata ( la mia zona è pulita)...
    Ps... Salerno è un buco a confronto con Napoli,facile gestire una città di 200 mila persone rispetto a una che ne ha più di un milione....

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