Originariamente inviata da
Pepper
Analizzare le cose da un punto di vista moderno, significa per me non cadere più nelle classificazioni - sterotipate - di compagni e camerata che appartengono a qualche decade fa.
Soprattutto vorrei far notare che mentre le dittature di destra europee - fascismo e nazismo in primis - sono state abbondantemente descritte con minuzia di particolari, cosicché oggi i sostenitori di esse sono una minoranza ("preoccupante" per me, ma comunque una minoranza), la maggior parte dei regimi di sinistra viene quasi vista come la salvezza dall'oppressione ecc. ecc.
Sinceramente non ricordo di alcun paese comunista dove non ci siano state, durante il governo, le solite oppressioni, violenze, censure, abusi della libertà personale, politica ed economica dei cittadini. E queste non son caratteristiche proprie del comunismo, ma dei regimi in generale. Il problema è che la maggior parte dei regimi di destra del passato non esiste più, mentre quelli di sinistra (Cuba, Cina, ex Unione Sovietica) vengono ancora presi a modello da tante, troppe persone.
Nel 2006 mi sta bene che mi critichi, per esempio, il capitalismo, o che mi proponga modelli di sviluppo alternativi.
Ma non ditemi di informarmi su Che Guevara, perché oltre a saperne abbastanza su di lui, la ritengo una figuara abbastanza "superata". E non nell'immagine di rivoluzionario, o guerrigliero, che riconosco, ma in quella di
schiavo delle contorte ideologie che hanno dominato quegli anni.