Frosinone: bruciato il "Codice da Vinci", pomodori contro la manifestazione
FROSINONE - Brucia il "Codice da Vinci", su un rogo che fa tornare indietro con la memoria a quando le presunte streghe venivano "arrostite". Brucia nella pubblica piazza, a Ceccano, nel frusinate, per volonta' di due consiglieri comunali dell'opposizione, Stefano Gizzi (Democrazia cristiana per le autononie) e Massimo Ruspandini (Alleanza Nazionale), ma alla manifestazione a sorpresa si contrappone una contromanifestazione organizzata da quanti sostengono che il best seller di Dan Brown non meriti di essere incenerito. Cosi', a Ceccano, oggi e' partita una sassaiola a base di pomodori. Un po' come la saga di Don Camillo e Peppone, insomma. Mentre i due consiglieri spiegavano le ragioni del loro gesto: "Di fronte al ripugnante tentativo operato dal libro e dal film di negare alla radice, con menzogne spudorate, i dogmi della nostra fede, riducendo il messaggio cristiano a un thriller hollywoodiano, rifiutiamo pubblicamente il messaggio pestifero che viene dal mondo del cinema''. (Agr)